Astrologia genetliaca e dottrina degli umori, Attitudini e talenti, attività e professioni, Nascite illustri o straordinarie, rinomanza delle azioni, talenti speciali
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Introduzione
Santo? Mistificatore? Conosciamo la risposta a questa domanda poiché negli ultimi anni si è fatta piena luce sulle ombre che, in alcune fasi della vita di Padre Pio, alcuni personaggi hanno cercato di insinuare nei Suoi confronti e la Sua opera. Ne sono state pubblicamente confermate le straordinarie doti umane e la fenomenologia miracolosa per giungere al recente processo della Sua santificazione.
Nel nostro campo d’indagine è possibile comprendere gli aspetti ora riconosciuti più veri, genuini, intimi di una personalità tanto complessa e per lungo tempo fraintesa e osteggiata dagli ambienti religioso e scientifico? Attraverso l’arte astrologica, seguendo i dettami dell’insegnamento degli antichi, è possibile fornire al riguardo alcuni elementi di estremo interesse.
Nel rimandare ad altri lavori per un approfondimento dei riferimenti biografici e concernenti le eccezionali facoltà attribuite al“Fraticello di Pietrelcina”, introduciamo, in questo articolo, un campo affascinante e poco studiato, quello del divinare e dei fenomeni che frequentemente accompagnano personaggi straordinari. Mi riferisco ai fenomeni di un’acuta intuitività e sensibilità, per giungere ad eventi quali l’ispirazione divina, le visioni mistiche, la preveggenza, le guarigioni miracolose e quant’altro rientra nelle varie forme di sensitività con cui l’uomo antico aveva familiarità e lo scienziato conosceva ed accettava in quanto rientrante nel campo dell’osservazione dei fenomeni naturali riguardanti l’essere umano.
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“I moti dell’animo” e l’agire
Riveste un carattere fondamentale cercare di comprendere la sfera d’azione e gli ambiti nei quali l’essere umano tende ad esprimere le sue caratteristiche fondamentali. In tale indagine risulta preziosa la lettura del Quadripartito di Tolemeo, in particolare lì dove concerne le “qualità dell’animo[1]” e la “professione[2]”.
Secondo l’astrologia classica vi è la possibilità di indagare le istanze principali, gli impulsi e le forze trainanti che orientano la psiche, l’anima e lo spirito. A questo scopo, nella natività si osservano con grande attenzione gli astri significatori delle “qualità dell’animo”, che sono la Luna e Mercurio. La Luna riguarda la componente emotiva – l’anima sensitiva – e Mercurio la componente razionale – l’intelletto razionale – . Inoltre, si osserva chi domina su di essi, in modo da trarre delle importanti informazioni sulle attitudini, sugli orientamenti di vita, sulle caratteristiche interiori – sui “moti dell’animo” -.
Le attitudini e caratteristiche personali tendono ad esprimersi in forme svariate di attività, lavori, professioni. Tolemeo al riguardo chiarisce quali particolari condizioni devono caratterizzare l’astro che nel tema di nascita può meglio indicare la qualità dell’agire.
I passi tolemaici riportati nell’articolo si riferiscono alla traduzione di Giuseppe Bezza, così come il commento dei vari passi è stato oggetto di un suo seminario romano.
Secondo Tolemeo [3] “La stella che detiene la signoria delle azioni viene assunta secondo due modi: dal luogo del Sole e dal segno culminante. Sarà quindi necessario osservare sia la stella che ha compiuto assai da presso l’apparenza mattutina rispetto al Sole, sia quella al culmine elevato, in particolare allorché prende l’applicazione della Luna”.
Con questa affermazione si stabilisce che gli astri efficaci per l’agire devono sorgere dai raggi del Sole – essere mattutini [4] al Sole e nella fase di levata eliaca [5] -, in seconda istanza, devono essere in aspetto al Mediocielo (in quanto luogo deputato alle attività). Laddove vi sia un astro mattutino in levata eliaca ed un astro al culmine, la preferenza è data all’astro che emerge dai raggi del Sole. Questa particolare condizione dell’astro esprime la concezione, che è tipica del modo di pensare dei greci, secondo cui il Sole è la causa delle attività nel senso che trasmette ad un astro, quando appare dai raggi e mostra la sua luce, la qualità dell’agire.
Proseguendo, Tolemeo specifica che la qualità delle azioni si trae dalla condizione dei pianeti veloci, pertanto, Mercurio, Venere e Marte sono definiti i significatori naturali delle attività e ne vengono chiarite le principali distinzioni qualitative.
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“le varie forme di sensitività”
Per la questione della sensitività, quando la Luna e Mercurio al momento della nascita sono in particolari condizioni, la persona è in grado di esprimere date capacità e fenomeni che, nel caso di destini eccezionali, caratterizzano fortemente un particolare modo d’agire ed operare. Riportiamo, quindi, il passo di Tolemeo contenuto nella parte finale del 4° capitolo del libro quarto in cui introduce le molteplici forme di divinazione e sensitività:
“In particolare, se la Luna possiede il luogo dell’azione procedendo nel suo moto dall’unione al Sole con la stella di Mercurio, nel Toro, nel Capricorno e Cancro fa gli auguri, i sacrificatori, i lecanomanti. In Sagittario e Pesci i negromanti ed i suscitatori degli spiriti. In Vergine e Scorpione i maghi, gli astrologhi, coloro che rivelano ciò che è nascosto e che hanno prescienza del futuro. In Ariete, Leone e Bilancia, coloro che sono ispirati divinamente, che interpretano i sogni, che scongiurano gli spiriti.”
Sono due le condizioni da ricercare:
– la Luna deve occupare il luogo delle attività – questo si realizza quando la Luna sorge dai raggi del Sole o è prossima al Mediocielo -;
– la Luna deve “procedere” con Mercurio e trovarsi in uno di questi segni[6].
Nel caso in cui la Luna non rappresenti l’attività vera e propria, indicata anche da altri fattori, può comunque indicare queste capacità quando “la Luna procede con Mercurio”. Quindi, se la Luna ha comunque un aspetto con Mercurio, ed è posta in questi segni, una data capacità c’é.
La condizione della Luna che procede con Mercurio, in molti casi, è rappresentata da figure che avvengono per declinazione. Ai fini di questo argomento sulla sensitività, se questa fosse la natura dell’aspetto tra la Luna e Mercurio e ci sono gli altri elementi che indica Tolemeo, la figura è efficace.
Nel tema di nascita di Padre Pio la Luna, posta in Cancro, esce dai raggi del Sole e procede con la stessa declinazione di Mercurio, pertanto, determina un’attività che si manifesta come modo di essere dell’animo e incide anche fortemente sul modo di essere fisico [7].
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Categorie
Tolemeo pone delle distinzioni, di grande interesse, a seconda dei segni zodiacali in cui è posta la Luna quando è il signore delle azioni secondo quanto appena visto (se sorge dai raggi del Sole oppure è al Mediocielo) e se “procede” con Mercurio:
In Toro indica gli àuguri e gli indovini – i mantes – [8].
In Capricorno indica i sacerdoti addetti al sacrificio i quali sezionavano la vittima, aprivano le visceri e divinavano dalle interiora, quindi àuguri in questo senso [9].
In Cancro indica la lecanomanzia in cui la superficie divinatoria era costituita dall’acqua contenuta in grandi vasche [10].
Quando Tolemeo dice “in Toro, Capricorno e Cancro, auguri, sacrificatori , lecanomanti”, intende una catalogazione dal valore disgiuntivo, cioè, in Toro gli àuguri, in Capricorno i sacrificatori e in Cancro i lecanomanti. Dopo questa triade si prosegue con alcune altre forme di divinazione.
In Sagittario e Pesci indica i negromanti [11] e i suscitatori degli spiriti. Sono le figure di sensitivi che oggi chiameremmo“medium” [12].
In Vergine i maghi – che in epoca ellenistica erano sacerdoti guaritori ed esorcisti della malattia – e gli astrologi [13]. Qui vi comprendiamo anche lo Scorpione che riguarda in particolare quelli che “rivelano ciò che è nascosto”.
In Bilancia, Ariete e Leone, quelli che sono ispirati divinamente, che interpretano i sogni e che scongiurano gli spiriti. In particolare, in Bilancia interpretano i sogni [14]; in Ariete abbiamo coloro che sono ispirati divinamente [15]; mentre in Leone abbiamo gli esorcisti [16].
Tutte le minute specificazioni delle varie forme di sensitività appena descritte devono essere prese nel loro senso più ampio poiché, secondo il vaglio dell’esperienza e di una investigazione pratica, dovremo sempre riferirci per ogni individuo ad un modo di espressione, di queste stesse caratteristiche straordinarie, assolutamente originale ed unico.
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Brevi note biografiche
Francesco Forgione nacque a Pietrelcina, un piccolo paese del Sannio meridionale. Un borgo poverissimo in cui l’analfabetismo raggiungeva punte altissime. Nel 1889, nel 1892 e nel 1894 nascevano le sorelle. L’ultima, Grazia, diveniva suor Pia dell’Addolorata. Il padre era possidente di pochi fazzoletti di terra a Piana Romana. La madre, una donna energica, dal carattere forte e molto religiosa, era “massara”, proprietaria. Gli elementi che caratterizzano l’infanzia di Francesco sono il senso di protezione, il calore materno ed un rispetto dei valori semplici della natura, della fede e spirituali. Nel complesso fu un’infanzia normale ma con alcuni segni precoci della vocazione mistica. Già a cinque anni vi furono le prime estasi e le apparizioni e cresceva l’amore per la Madonna della Libera, patrona del Sannio. Nonostante il carattere mansueto, la fragilità e la grande sensibilità lo portano fin da allora ad appartarsi in un processo di allontanamento dal mondo esteriore compensato da una grande e vasta gioia dell’animo.
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Padre Pio da Pietrelcina
Per gli scopi che qui ci si propone, passiamo all’osservazione di alcuni degli aspetti fondamentali del tema di nascita di Francesco Forgione, meglio conosciuto come Padre Pio, ora San Pio, nato a Pietrelcina (BN) il 25 maggio 1887 alle ore 17,10 (ora di fuso). In questa circostanza si è proceduto ad una minima rettifica del momento di nascita dichiarato. Pertanto, proponiamo la figura di nascita stilata per le ore 17,08 di fuso, quando Giove apre quasi al suo massimo una porta del nascere rispetto al cardine del Mediocielo [17]:
Latitudini | declinazioni | distanza oraria [18] | |
Sole | – | +20.98 | 4.25 |
Luna | -3.59 | +19.70 | 2.38 |
Saturno | +0.06 | +22.08 | 1.55 |
Giove | +1.41 | -09.15 | 4.83 |
Marte | +0.06 | +19.51 | 4.74 |
Venere | +2.25 | +24.95 | 1.81 |
Mercurio | +0.20 | +20.72 | 4.40 |
Tyche | – | – | 4.12 |
Daimon | – | – | 4.12 |
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Il tema di nascita
Il grado ascendente è a 9°04’ Scorpione: domicilio di Marte; triplicità di Venere e Luna; confini di Venere. Venere (DH1,81) [19] si trova sulla cuspide della nona Casa, unita a Saturno e in aspetto al grado ascendente. La Luna ha vicinanza di declinazione con Marte e Mercurio e, nel suo movimento nel segno del Cancro, si applica all’unione con Venere, quindi, Venere influenza fortemente le caratteristiche del corpo e del “temperamento”, senza dimenticare Marte e Mercurio.
Prima ancora di esprimerci sulla sensitività di Padre Pio, dobbiamo soffermarci sul grande senso di fede qui indicato da vari elementi. Il primo è senza dubbio l’unione tra Saturno e Venere nella nona Casa. In questo caso è anche l’indicazione di una vita condotta in castità, perché tra Saturno e Venere non vi è un dominio comune nel segno in cui sono posti (Saturno e Venere sono in Cancro, dove Saturno non ha domini). Questa unione è in quadratura a Giove ed alla sorte del Genio (o Daimon) [20], posti in dodicesima Casa. In tutta questa figura la sovreminenza [21] ed i maggiori domini sono di Venere (Giove e Daimon [22] in segno del domicilio di Venere, Saturno e Venere in segno della triplicità di Venere); i vari elementi sono in luoghi cadenti i quali hanno sempre un significato sulle parti più sottili dell’organismo, sull’intelletto e sullo spirito. Giove, in un senso generale, è il senso di fede, quando è retrogrado, in dati casi, rafforza il significato di qualcosa che attiene ai processi dell’animo e dello spirito. Qui la Luna si applica a Venere; Venere e Saturno (insieme a Marte e Mercurio) formano aspetto con il grado ascendente e la Luna. Vengono quindi interessati i principali significatori del corpo fisico (Luna e grado ascendente) da cui azzardiamo l’ipotesi che, in un certo qual modo, alcune istanze dell’animo e dello spirito possano trovare una forma di espressione e manifestazione anche attraverso l’organismo. Riguardo al fisico ed alla salute la circostanza che Marte, signore dell’ascendente e della sesta Casa, sia posto in settima Casa – uno dei luoghi deputati alle malattie -, indica la presenza di malattie nel corso della vita. Il fatto poi che Marte e Mercurio siano sotto i raggi indica anche malattie di cui vi è difficoltà di diagnosi. Inoltre, per Padre Pio ritroviamo una condizione di possibili affezioni o piaghe alle estremità, in quanto sorge lo Scorpione e Marte – suo signore – si trova in settima Casa posto sotto i raggi del Sole [23].
Una certa scontrosità dei modi viene indicata dall’unione spuria di Mercurio con Marte in settimo luogo. In questo caso, il complesso del tema fa pensare ad un’estrema sensibilità che favorisce una continua tensione interna – data anche da Luna, Sole, Mercurio e Marte uniti per declinazione ma posti in segni disgiunti, da Sole e Luna in segni di diversa natura – e che dice di una non facile composizione ed equilibrio delle componenti dell’animo. Vi è una fragilità del fisico ed una componente nervosa che tende ad esaurirsi presto. I luminari nell’ottavo luogo (in particolare il Sole in ottava Casa descrive bene il suo rifuggire la pubblicità e l’esibizione di sé o delle proprie doti), l’unione di Venere e Saturno e gli altri elementi, rivelano una tendenza all’introversione, la presenza di un ricco mondo interiore prevalente ma anche un’intensità del sentire interiormente (che qui si fa “slancio del cuore”e amore infinito verso gli altri) che, in una certa misura, venivano disturbati, interrotti, dalla dimensione e le questioni pratiche.
Tra gli altri elementi, osserviamo che la sorte di Eros culmina ed è unita al nodo nord. La sorte di Eros ha un significato generale anche sulla vitalità fisica e le passioni ma qui può rappresentare il “matrimonio con Dio” ed il grande fervore religioso dimostrato nella sua vita. Nel contempo, tutte le sue energie ed anche una sua capacità di acquisizioni materiali – indicati dalla sorte di fortuna (o Tyche) nella prima Casa in trigono mondano rispetto al cardine del mediocielo – si indirizzano al perseguimento di ideali elevati. Il nodo lunare nord unito al meridiano superiore indica una “protezione divina” e la possibilità di dare un esito alle proprie speranze. Il nodo sud nel quarto luogo può, d’altronde, riguardare la vita condotta in povertà.
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Fenomeni prodigiosi
La Luna è nel segno del Cancro, nel proprio domicilio. Questa circostanza indica già un istinto che giunge a compimento e significa qualcosa e delle capacità quando tutte le figure del tema confermano questo. Tre giorni prima si è realizzato il novilunio e, per il momento della nascita, la Luna è alla sua prima visibilità (arcus visionis –19,73), mentre vi é un’identità di declinazione con Mercurio, in cui la Luna si separa per declinazione da Mercurio. Lo scarto di declinazione è di circa 1°, per cui i due pianeti possono essere considerati “procedenti per la stessa via”. La Luna trovandosi a 6°32’ Cancro (decl. 19,70) ha già raggiunto il suo picco di declinazione e ridiscende, allontanandosi dalla declinazione di Mercurio (decl. 20,72) e applicandosi alla declinazione di Marte (decl. 19,51). Inoltre, la Luna posta nel Cancro si applica all’unione del benéfico Venere per cui quanto è significato da questa figura: preveggenza, visioni, estasi mistiche, guarigioni miracolose e quant’altro, viene espresso “nel modo più nobile”: il prestare servizio divino e l’opera sacerdotale.
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Le stelle brillanti
Per quanto concerne le stelle fisse, alcune tra le più importanti della tradizione sono presenti in vicinanza dei principali elementi della natività. Con il Sole e Mercurio vi sono Aldebaran (natura Marte) e le Pleiadi (natura Marte/Venere), che hanno riguardato l’enorme consenso da parte dei fedeli e della gente comune, ma anche i contrasti, le forti opposizioni di alcuni personaggi, i problemi di salute; la Luna è con la stella Alhena (natura Mercurio/Venere); Venere è con le stelle dei piedi dei Gemelli (natura Mercurio/Venere); Saturno è con Procione (natura Mercurio/Marte); Giove è con Alphecca [24], la brillante nella Corona Boreale (natura Venere/Mercurio); il Mediocielo è con Alphard (natura Venere/Saturno); il grado Ascendente è con Unukalhai (natura Saturno/ Marte); la sorte del Genio è con la stella Arturo (natura Giove/Marte).
Proseguiamo l’indagine con l’esame di due momenti estremamente significativi nella vita di Padre Pio, il momento dell’apparizione delle stimmate ed il termine della vita.
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Stigmatizzazione
Le stimmate sono apparse per la prima volta il 20 settembre 1918 e se ne trova conferma nella lettera che il22/10/1918 Padre Pio scrive a padre Benedetto descrivendo il fenomeno che “lo coinvolge nel fisico e ne sconvolge l’intimo dell’anima” [25].
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La figura di direzione del 1918
Per i nostri fini propongo la figura della direzione primaria [26] calcolata per il 20 settembre 1918 (arco di direzione 32,29) da cui emergono figure estremamente significative:
Confini | Declinazioni | Distanza oraria | |
Oroscopo | Giove | -21.03 | 6.00 |
Mediocielo | Marte | +03.42 | 0.00 |
Sole | Marte | +23.43 | 5.97 |
Luna | Venere | +18.47 | 4.16 |
Saturno | Mercurio | +13.77 | 3.30 |
Giove | Giove | -18.57 | 2.47 |
Marte | Saturno | +23.32 | 5.21 |
Venere | Mercurio | +15.36 | 3.51 |
Mercurio | Saturno | +23.45 | 5.73 |
Fortuna | Mercurio | -23.37 | 5.45 |
Daimon | Mercurio | -16.62 | 2.35 |
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Il Sole diretto (DH 5,97) è giunto all’occidente formando opposizione all’Ascendente di nascita; il grado Ascendente diretto è giunto a 4°23’ Sagittario, grado zodiacale opposto al Sole di nascita; la Luna diretta (DH 4,16) è giunta al Sole di nascita (DH 4,25); Venere diretta (18°17’ Leone) è nel grado zodiacale del Mediocielo di nascita (17°20’ Leone) e della sorte di Eros di nascita (18°33’ Leone); la sorte del Genio diretta (DH 2,35) e Giove diretto (DH 2,47) sono giunti all’equidistanza della Luna di nascita (DH 2,38); Giove diretto (decl –18,57) si avvicina alla declinazione della Luna di nascita (decl 19,70) e di Marte di nascita (decl 19,51); Sole, Marte e Mercurio sono vicini alla declinazione di Venere e di Saturno di nascita.
L’aspetto fondamentale è dato dal Sole diretto che giunge all’occidente poiché questo indica sempre un momento di importante crisi personale. Per il momento della nascita il Sole tiene Marte – signore dell’ascendente – sotto i suoi raggi, quindi, le figure del Sole in direzione riguardano anche la salute ed il fisico. In questo stesso periodo la Luna diretta giunge sul Sole a conferma di un momento che riguarda le questioni fondamentali della vita. Inoltre, Venere diretta giunge al grado zodiacale del Mediocielo, Giove e Daimon diretti all’equidistanza della Luna di nascita, nel suo caso, questi aspetti precisano che i cambiamenti e gli eventi riguardano il senso della fede e la spiritualità.
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Rivoluzione dell’anno 1918
La figura di rivoluzione solare di quest’anno – che si realizza il 26/5/1918 alle ore 3,49 U.T. – è un plenilunio, in cui il Sole è appena sorto e la Luna tramonta. Marte (Vergine) è in segno quadrato a Sole (Gemelli) e Luna (Sagittario); Saturno (DH 0,24) forma un preciso quadrato nel mondo a Sole (DH 5,86) e Luna (DH 5,89). Giove, Marte e Saturno, i tre astri superiori, sono in aspetto al plenilunio. Venere diventa signora dell’anno [27], nella seconda parte del periodo. L’evento è avvenuto a settembre, quando il dominio dello spazio di profezione [28] dell’anno passa da Mercurio a Venere, all’inizio del Cancro. Considerando circa 2° e ½ per ogni mese, da maggio a settembre, lo spazio giunge all’inizio del segno del Cancro ed accoglie la Luna di nascita[29], mentre Venere prende il dominio quale Divisore della Luna diretta, giunta a 7°15’ Leone [30].
Per riepilogare le cose evidenti si può semplicemente osservare queste figure rispetto alla natività. Venere prende il dominio nel momento in cui la profezione dell’oroscopo transita sui gradi in cui è la Luna di nascita. Poi, Venere passerà anche sui gradi in cui sono Venere e Saturno di nascita. La rivoluzione solare è un plenilunio in cui tutti i pianeti superiori testimoniano i luminari, Sole e Luna (ad indicare l’importanza dell’evento). Venere è anche opposta al luogo della sorte del Genio di nascita. Ci limitiamo a queste osservazioni, considerata anche l’eccezionalità dell’evento rappresentato:
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Latitudini | declinazioni | DH | |
Sole | – | +20.97 | 5.86 |
Luna | -1.41 | -22.82 | 5.89 |
Saturno | +0.90 | +18.78 | 0.24 |
Giove | -0.33 | +22.66 | 4.98 |
Marte | +1.12 | +05.44 | 2.48 |
Venere | -2.05 | +06.29 | 4.09 |
Mercurio | -3.43 | +11.31 | 4.97 |
Tyche | – | – | 5.97 |
Daimon | – | – | 5.97 |
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I tempi di vita
Secondo la dottrina classica il termine della vita deve essere segnalato, nell’osservazione dei moti primi, da un’afflizione dell’afeta (il datore di vita). I primi potenziali afeti sono il Sole, la Luna ed il grado ascendente. Trattandosi di nascita diurna il Sole è il luminare del tempo. Qui il Sole è sul limitare dell’ottava Casa di natività per cui non può essere scelto quale afeta, anche la Luna, più chiaramente nell’ottavo luogo, non può assumere il ruolo di afeta. Inoltre, manca un pianeta che abbia sufficienti dignità sui luoghi significatori della vita [31], pertanto afeta è il grado dell’oroscopo (il grado Ascendente).
Per i nostri fini propongo la figura della direzione primaria calcolata per il giorno della sua morte, il 22 settembre 1968 (arco di direzione 82,29):
Confini | Declinazioni | DH | |
Oroscopo | Venere | -22.03 | 0.00 |
Mediocielo | Mercurio | -16.15 | 6.00 |
Sole | Marte | +12.12 | 1.72 |
Luna | Mercurio | -03.19 | 4.60 |
Saturno | Venere | -08.71 | 5.99 |
Giove | Mercurio | -23.32 | 1.18 |
Marte | Saturno | +15.74 | 1.05 |
Venere | Giove | -07.10 | 5.78 |
Mercurio | Marte | +13.28 | 1.50 |
Fortuna | Venere | -11.06 | 2.69 |
Daimon | Marte | -23.44 | 0.37 |
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La figura di direzione del 1968
Per l’epoca della morte si perfezionano due figure pericolose per la vita: Saturno diretto (DH 5,99) si oppone al grado Ascendente; il grado Ascendente diretto (decl –22,03) giunge alla declinazione opposta di Saturno di nascita (decl 22,08).
Inoltre, per quanto concerne gli altri luoghi vitali, vediamo che il Sole diretto (DH 1,72), luminare del tempo di questa natività, giunge al quadrato di se stesso (Sole di nascita DH 4,25); il Sole diretto (28°10’ Leone) ha da poco compiuto il quadrato zodiacale con Marte di nascita (26°48’ Toro); la Luna diretta (8°01’ Bilancia) ha da poco superato la quadratura zodiacale a se stessa(6°32’ Cancro) [32].
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Rivoluzione dell’anno 1968
Il ritorno del Sole si realizza il 25/5/1968 alle ore 6,07 U.T. In questa figura la Luna, visibile, di fase calante, sta entrando sotto i raggi del Sole (arcus visionis –12,55) e realizza una fase speculare a quella del momento della nascita. Questa circostanza appare, azzardando un’interpretazione, come un racchiudere il suo progetto di vita e l’indicazione di un ciclo che si è svolto nella sua completezza.
Marte, pianeta maléfico, è il signore della profezione dell’anno (per i primi mesi, precisamente fino a parte del mese di ottobre). Marte è signore dello spazio di profezione della Luna, per quasi tutto l’anno. Marte, per questi domini, descrive gli eventi principali che riguardano i significatori del corpo fisico: l’ascendente e la Luna. Alla nascita Marte è sotto i raggi, quest’anno si presenta nuovamente sotto i raggi del Sole. Inoltre, Saturno di rivoluzione si presenta, e quindi prende un dominio, nello spazio di profezione della Luna. Infine, rispetto alla nascita, osserviamo che Venere di rivoluzione giunge sul grado di Marte di nascita e che il grado che sorge in rivoluzione è molto prossimo al grado della Luna di nascita.
Certo, la presenza di Giove nello spazio di profezione dell’Anno è ancora la grande fede; i luminari, Sole e Luna, nello spazio di profezione del Mediocielo, nel suo caso, possono rappresentare l’evento che diviene un fatto pubblico e importante per la gente.
Latitudini | declinazioni | DH | |
Sole | – | +20.97 | 3.97 |
Luna | +2.08 | +17.34 | 2.79 |
Saturno | -2.30 | +06.20 | 1.96 |
Giove | +1.10 | +13.39 | 1.50 |
Marte | +0.51 | +22.69 | 4.33 |
Venere | -0.70 | +18.81 | 3.65 |
Mercurio | +1.93 | +25.33 | 5.07 |
Tyche | – | – | 4.81 |
Daimon | – | – | 4.81 |
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Conclusioni
Accostarsi ad un personaggio della statura morale di Padre Pio da la misura di quanto possa essere complessa l’indagine del carattere e delle istanze interiori dell’essere umano. Personalmente ritengo importante ribadire in questa sede l’evidenza, anche attraverso l’indagine astrologica, della veracità e sincerità di un sentire interiore e di una fenomenologia straordinaria che lo ha riguardato. Queste cose solo in parte possono essere colte soffermandosi sulle peculiari caratteristiche (e solo alcune di queste sono state qui menzionate). Per certo, le sue umili origini e un’infanzia povera hanno influito anche su alcune debolezze del fisico. Il riferimento agli alti ideali religiosi e morali, attraverso un percorso di sofferenza, gli hanno consentito, non di chiudere, non di ritrarre il proprio animo (in quanto poteva esserci questa possibilità) ma di aprire il cuore sincero e dedicarsi alla “cura delle anime” attraverso il servizio sacerdotale fornendo un esempio concreto con la sua stessa vita.
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Bibliografia
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Placido Titi, De diebus decretoriis at aegrorum decubitu ad iuvandaml praeclaram Artisi Medicae Professionem iuxta Summorum Pontificum et Sacri Concilii Tridentini induktum, Epitome Astrosophica, Physicis maxime rationibus, deinde Galeni, Aristotelis et Ptolemaei praeceptis contexta a D. Placido de Titis Perusino Olivetano in Almo Tycinensi Gymnasio Mathematicarum Professore publice exhibita. Cum LX Exemplis apud gravissimos Authores inventis. Tomus primus, ex officina Ioannis Andreae Magrij in via Nova, Ticini Regii 1660. Tomus secundus (Cum L Natalium Exemplis partim apud gravissimos Authores inventis, partim ab eruditorum manu traditis) ex officina Ioannis Ghidini, Ticini Regii 1665.
Placido Titi, Phsiomathematica sive Coelestis Philosophia naturalibus hucusque desideratis ostensa principiis. Auctore D. Placido de Titis Perusino Olivetanae Congregationis Monacho. Cum nuperrimisi ad Placidianam doctrinam additamentis, excerptis ex III libro Astronomicarum rerum praemittendarum ad futuram Astrologiam Italicum, a Cursino Francobacci et Africano Scirota Romano, in hac secunda editione ad operis calcem oppositis. Ex Typographia Fr. Vigoni, Mediolani 1675. Gerolamo Cardano, Opera Omnia tomus V (Astronomica, Astrologica, Onirocritica) Lugduni 1663. (Johnson Reprint Co., New York and London 1967).
Retorio, De planetarum natura ac vi, CCAG 7 213ss.
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Giuseppe Bezza, Commento al primo libro della Tetrabiblos di Claudio Tolemeo, Con una nuova traduzione e le interpretazioni dei maggiori commentatori, Milano 1992.
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Antonio Motta, Vita di Padre Pio attraverso le lettere, Oscar Mondatori, 1995.
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Note
[1] Claudio Tolemeo: Quadripartito, III libro, 14° capitolo su “le qualità dell’animo”.
[2] Claudio Tolemeo: Quadripartito, IV libro, 4° capitolo su “la professione”.
[3] Vedi nota 2.
[4] Se poniamo il Sole all’ascendente della figura, sono mattutini i pianeti posti tra l’ascendente ed il mediocielo e tra il discendente ed il fondocielo: I e III quadrante; sono vespertini i pianeti posti tra il mediocielo e il discendente e tra il fondocielo e l’ascendente: II e IV quadrante. Vedasi il commento a Tolemeo di ´Alī ibn Ridwān, pag. 868 di “Arcana Mundi”, Giuseppe Bezza, 1995.
[5] Nel ciclo luminoso del pianeta rispetto al Sole è il momento (determinato per un dato orizzonte locale) in cui il pianeta esce dai raggi del Sole ed appare visibile (levata eliaca mattutina) e quando il pianeta è ancora visibile e sta per entrare sotto i raggi del Sole (levata eliaca vespertina). In queste due fasi si realizza la massima operosità del pianeta in quanto aumenta di moto e di luce.
[6] Rimane il dubbio se in questi segni indicati ci deve stare la Luna oppure Mercurio. Oppure è indifferente che ci sia o l’una o l’altro. Così come non è chiaro se la Luna deve solo applicarsi a Mercurio. A questo proposito il Bonati interpreta che la Luna deve avere un dominio sull’ascendente o sul mediocielo, in modo che questa forma della Luna che occupa il luogo delle attività è da intendere come uno qualsiasi dei pianeti significatori delle attività. Inoltre, ritiene che qui Tolemeo intende che “se la Luna dal novilunio si dirige a Mercurio”. In una compilazione di Antioco d’Atene si legge che “la Luna nuova o piena fa gli ispirati dagli dei”, cioè, quelli che divinano. Generalmente le forme della divinazione erano recensite in vari modi e a seconda che avvenissero in stato di veglia o durante il sonno. La seconda forma è sicuramente più comune ed in questo caso il fenomeno dipende non solo dalla Luna in sé, ma da tutta un’osservazione dei pianeti del “temperamento” e di quei pianeti che sono nel terzo e nel nono luogo.
Ancora, secondo quanto dice Tolemeo rispetto ai segni, ogni segno dello zodiaco converrebbe ad una particolare natura del luminare. Egli esclude i Gemelli e l’Acquario, probabilmente per le familiarità di Saturno e Mercurio che indicano i modi della ragione attenta e vigile. Oppure, come osserva il commentatore arabo, Ali Ibn Ridwan, perché in quei segni non c’è alcuna familiarità della Luna, di Venere e di Giove, e il divinare non può darsi senza la familiarità di questi astri (si riportano le riflessioni di Giuseppe Bezza).
[7] Qui si intende dire che il divinatore, in quanto tale, in un certo modo muta il proprio essere corporeo poiché viene totalmente “preso” dal fatto; inoltre, queste condizioni descritte conferiscono all’attività stessa qualcosa di mutevole e di variabile.
[8] L’esaltazione della Luna e il domicilio di Venere producono la divinazione in Toro.
[9] sacrificatori perché in Capricorno c’é la triplicità di Venere, ma anche le dignità di Saturno e di Marte.
[10] Il Cancro è il domicilio della Luna e segno della triplicità di Venere.
[11] I negromanti sono quelli che attualmente chiameremmo “spiritisti”, ma anche personaggi dell’antichità quali la pizia e le sibille.
[12] Questo è indicato per il dominio di Giove e per l’essere Mercurio in esilio, secondo il Cardano “giacché significa ciò che è contrario alla natura umana quali i morti e i demoni”. Inoltre, sono segni bicorporei – mobili – e quindi significano un duplice divisamento, un duplice modo di intendere.
[13] Presumibilmente per la triplicità di Venere ed il domicilio di Mercurio.
[14] Cardano dice “a causa delle dignità di Saturno e di Venere”. Il commentatore arabo indica la Bilancia per Saturno, Venere e Mercurio; mentre il Nabod indica, senz’altro per Saturno “perché si dorme”.
[15] Nabod dice “a causa di Marte e del Sole”.
[16] Questo per il dominio del Sole oppure, come dice il Cardano, “perché la natura del Sole si oppone a quella della Luna e siccome alla Luna convengono gli spiriti al Sole conviene l’esorcismo.
[17] Si tratta di quelle “aperture delle porte” in cui i pianeti formano rapporti di uguaglianza numerica in virtù dei loro moti, isaritmie (che devono essere considerate secondo il moto orario), rispetto al sorgere o al culminare. Per approfondire l’argomento delle isaritmie tolemaiche si può vedere l’articolo di Giuseppe Bezza e Marco Fumagalli: “Henri Paul, l’autista di Diana” pubblicato su Linguaggio Astrale.
[18] Per la distanza oraria si rimanda alla nota contenuta nell’articolo “Mike Bongiorno. gli eventi e la vita secondo l’astrologia classica” pubblicato sul presente sito.
[19] Con l’abbreviazione DH ci riferiamo alla distanza oraria.
[20] Per questa e per le altre sorti indicate nell’articolo ci riferiamo al sistema di calcolo successivo a quello adottato da Placido Titi e da Adriano Negusanzio. Qualche anno dopo la morte di Placido, nella ristampa della Coelestis Philosophia del 1675, Francesco Brunacci e Francesco Maria Onorati propongono un metodo di calcolo che mantiene la stessa struttura del calcolo del Placido ma viene svolto interamente sull’equatore operando con l’ascensione obliqua dell’oroscopo e con le ascensioni miste (am) dei luminari, ovvero con le aoch nell’emisfero ascendente e con le doch in quello discendente, in modo da ottenere l’ascensione mista della sorte. Sulle argomentazioni teoriche e le modalità del calcolo, si segnala, per l’estremo interesse ed il carattere di assoluta novità, l’articolo recentemente pubblicato all’interno del sito www.cieloeterra.it dell’associazione Cielo e Terra “La sorte oraria, il vero oroscopo lunare”, di Marco Fumagalli, che amplia con recenti importanti riflessioni quanto già indicato nell’altro suo articolo “il calcolo delle sorti secondo Placido Titi” (pubblicato su Linguaggio Astrale n. 103 di giugno 1996).
[21] In una coppia di pianeti è sovreminente, per il moto orario diurno, quello tra i due che è sorto prima, che risulta destro, più orientale. Tale condizione è massimamente operativa nella figura di quadrato ma si osserva nei vari aspetti ed anche nella congiunzione tra pianeti. Tale efficacia è integra sempreché il pianeta “destro” sia sopra l’orizzonte o, quantomeno, non si sia ancora separato dal cardine dell’ascendente o del discendente.
[22] Daimon è la sorte del Genio o sorte del Sole, indicata nei grafici con il simbolo ; tyche è la sorte di Fortuna o sorte della Luna, indicata nei grafici con il simbolo .
[23] Vi è un aforisma secondo cui se il signore dell’ascendente si oppone all’ascendente e questi si trova sotto i raggi del Sole sono possibili affezioni o piaghe alle estremità, alle mani o ai piedi.
[24] Nella tradizione questa stella rafforza il significato di un’integrità morale e dei costumi.
[25] Notizia tratta dal libro di Antonio Motta “Vita di Padre Pio attraverso le lettere”, Oscar Mondatori, 1995.
[26] Moto primo o direzione di un punto della sfera locale è il suo spostamento nel senso del moto diurno verso un secondo punto, rimanendo invariate le sue coordinate celesti dell’istante iniziale. L’arco che il primo punto percorre in gradi equatoriali è l’arco di direzione. Quando il primo punto giunge per direzione al circolo orario del secondo punto, si dice che tra i due punti avviene un incontro di direzione. L’osservazione di questo moto costituisce il primo fondamento dell’arte della previsione astrologica (spiegazione contenuta nel glossario del sito www.cieloeterra.it).
[27] Signore dell’anno è il pianeta che domina lo spazio di profezione dell’anno. Vedi anche la nota seguente.
[28] Profezione o perfezione di un punto della sfera locale è il suo spostamento, nel senso del moto diurno, attraverso i circoli orari delle 12 case, in modo tale che in 1 anno percorra lo spazio di una casa, e dopo 12 anni ritorni al punto iniziale. Il segno nel quale cade la profezione prende il nome di “segno di profezione” e, nel caso che il punto “proferito” sia l’oroscopo (l’ascendente), è detto segno dell’anno (spiegazione contenuta nel glossario del sito www.cieloeterra.it). Per il calcolo si veda l’articolo di Giuseppe Bezza “La profezione. Come si calcola, come si interpreta.”, pubblicato su Linguaggio Astrale 104, settembre 1996.
[29] Lo spazio di profezione dell’anno transita per quest’anno i gradi della Luna di natività e rievoca i significati connessi alla Luna di natività: gli eventi che toccano il fisico e le questioni fondamentali della vita.
[30] Quando la profezione (o perfezione) giunge al segno del Cancro o del Leone, si prende come signore dello spazio di profezione, rispettivamente, il divisore della Luna o del Sole di questo periodo. In questo caso, nel trascorrere dei mesi, quando lo spazio di profezione transita il primo grado del Cancro, signore dell’Anno diventa Venere, signora dei confini (secondo la suddivisione degli egizi) del grado in cui è giunta la Luna diretta: 7°15’ Leone.
[31] Secondo la tradizione i luoghi vitali sono il grado del Sole, il grado della Luna, il grado ascendente, il grado della sorte di fortuna tolemaica (che non muta nel suo calcolo per le nascite diurne e notturne), il grado del novilunio precedente la nascita ed il grado del plenilunio precedente la nascita.
[32] A completamento indichiamo le altre figure perfezionatesi nell’anno: il Sole diretto (DH 1,72) sta perfezionando il trigono con la Luna di nascita (DH 2,38); Giove diretto (5°58’ Capricorno) giunge all’opposizione della Luna di nascita (6°32’ Cancro); Mercurio diretto (DH 1,50) giunge all’equidistanza di Saturno di nascita (DH 1,55); il Sole diretto (28°09’ Leone) si separa dall’esagono di Giove di nascita (27°10’ Bilancia); Venere diretta (18°06’ Bilancia) si separa dal grado zodiacale della sorte del Genio di nascita (17°23’ Bilancia); la sorte di Eros diretta (DH 4,25) giunge sul Sole di nascita (DH 4,25); la sorte di Malattia diretta (DH 1,75) giunge a Venere di nascita (DH 1,81); infine, per il moto di entrambi, la sorte di Malattia diretta giunge all’equidistanza del Sole diretto (DH 1,72).