Introduzione
Si trae spunto dalle notizie di questi giorni che portano in primo piano un prosieguo delle indagini, finora rimaste senza esito, per la ricerca del colpevole della morte di Yara Gambirasio. Alla luce di ulteriori esami e controlli dei campioni di DNA, a suo tempo trovati sul corpo della ragazza, sugli indumenti e sugli oggetti della vittima, a distanza di quattro anni dall’accaduto, si da notizia della riapertura delle indagini e del fermo di un sospettato, un uomo sposato con due figli, per una presunzione di “gravi indizi di colpevolezza”. Le indagini sono tuttora aperte e sui giornali si parla, a torto o a ragione, di quanto fatto in passato e di quanto si sta facendo adesso, creando già nell’opinione pubblica una fazione di colpevolisti e una fazione di innocentisti. Cercando di prendere le distanze da valutazioni “di pancia” sul valore probatorio degli esami fatti e sul modo di procedere di tecnici e giudici, risulta di un certo interesse rivedere la figura astrologica di Yara Gambirasio e fare alcune osservazioni che riguardano i moti primi e la figura dell’anno.
I movimenti della sfera celeste continuano a prodursi, indipendentemente dalla nostra fondamentale considerazione del “percorso” della vita umana, perché le figure e gli aspetti continuano a precisarsi e seguono una scala di tempo superiore alla misura delle nostre vite. Le figure e gli aspetti tra i pianeti, i luminari ed il centro della Terra continuano a precisarsi anche nel moto diurno, se prendiamo a base una specifica figura di nascita (di un dato momento e di un dato luogo), a scandire un tempo personale. Continuano, quindi, a procedere, per i moti primi, le posizioni di nascita dei pianeti e delle cuspidi delle Case del tema di nascita di Yara Gambirasio. In questo periodo, di una inaspettata nuova “pubblicità” della vicenda occorsa quattro anni fa, che poteva rimanere ancora silente per gli anni a venire o anche per sempre, possiamo osservare alcune figure, sia per il moto di direzione che in rivoluzione, che ritengo significative, quantomeno indicative. A questo scopo riportiamo un breve resoconto degli aspetti salienti della vicenda di questa sfortunata ragazzina, di cui si persero le tracce il 26/11/2010, già esposto nell’articolo “Avversità del destino: Yara Gambirasio”. [1]
.
La vicenda di Yara Gambirasio
“(…) E’ la vicenda di una ragazzina di 13 anni di Brembate di Sopra, giovane promessa della ginnastica artistica italiana, che, dopo i consueti allenamenti sportivi, nel breve tragitto che percorreva a piedi quotidianamente dalla palestra a casa, il pomeriggio del 26/11/2010, scompare senza lasciare traccia. Subito si mette in moto, da parte delle forze di polizia e della cittadinanza, una ricerca nella zona di qualunque indizio o elemento che potesse far luce su quanto successo, ma senza risultato. Fino a ché, dopo esattamente tre mesi, il 26/2/2011, un modellista, che cercava di recuperare il proprio aeromodello caduto tra le erbe alte, in un campo incolto, peraltro una delle aree oggetto delle ricerche seguite alla scomparsa, trova casualmente il corpo di Yara Gambirasio. Le condizioni di degrado del corpo, dopo un più approfondito esame, ha portato gli inquirenti a ritenere che, quasi certamente, l’aggressione e la morte siano avvenute lo stesso giorno della sua scomparsa. L’autopsia rileverà la presenza, sul corpo della ragazza, di diverse coltellate, inferte con violenza, che ne hanno provocato la morte. Ad oggi le indagini non hanno portato al responsabile del fatto”.
.
Sizigia novilunica
Riportiamo le considerazioni tratte dal novilunio precedente la nascita, avvenuto il 6/5/1997 alle ore 20,48 di T.U., con i luminari a 16°21’ del Toro, uniti alla stella Menkar, di natura Saturno.
.
latitudini | declinazioni | DH [2] | Visibilità [3] | |
Sole | – | +16.73 | 3.12 | – |
Luna | –3.85 | +13.04 | 3.04 | – |
Saturno | -2.23 | +03.72 | 0.55 | -9,55 (n.v.) |
Giove | -0.62 | -15.36 | 2.46 | – |
Marte | +1.76 | +06.66 | 1.08 | – |
Venere | -0.22 | +18.86 | 4.02 | -7,66 (v.) |
Mercurio | -1.86 | +09.60 | 1.63 | -5,13 (n.v.) |
Tyche | – | – | 5.92 | – |
Daimon | – | – | 5.92 | – |
.
Sorge il Sagittario, insieme alla stella Antares, natura Marte, e tramonta Betelgeuse, natura Marte [4]. I dominatori del grado della sizigia sono Venere, la Luna e Giove. Giove, in condizione peregrina, è in quadrato al novilunio e in esagono all’Ascendente. Venere è vespertina, visibile, domina e si configura precisamente al Mediocielo. In questa figura Marte e Saturno sono prossimi al meridiano e fanno figura all’Ascendente. Saturno è vicino al meridiano inferiore, unito alla stella del filo meridionale dei Pesci (natura Saturno) e, insieme a Mercurio retrogrado, è sotto i raggi del Sole ed unito alla sorte della Nemesi [5]. Marte, in nona Casa, unito alla stella Zosma (natura Saturno/Venere), al nodo lunare e alla sorte dell’Audacia [6], forma un preciso trigono al novilunio ed a Venere. Marte, occidentale al Sole, ha realizzato da poco la seconda stazione (il 27/4), ritenuta tradizionalmente una fase pericolosa e attiva come se fosse una quadratura al Sole. Osservando la condizione dei due benefici, vediamo che Venere domina il novilunio. Venere è in Toro, nelle proprie dignità, visibile e vespertina in nascita notturna. Giove, pur debole, si configura al novilunio e all’Ascendente della sizigia. Entrambe queste condizioni sono favorevoli nel consentire una vita che si forma compiutamente e nasce. I malefici vicini al meridiano, il novilunio e i malefici con stelle di natura Saturno (tutte di natura violenta), i malefici che testimoniano il novilunio (Saturno per fase e Marte per figura), portano con sé indicazioni, di carattere generale per le nascite che avverranno nei giorni successivi, di infortuni o incidenti che il destino ha in serbo. Se, come vedremo per Yara Gambirasio, configurazioni simili si propongono al momento del parto, possono essere indicativi di una particolare gravità, forza e violenza di quanto può accadere.
.
Tema di nascita di Yara Gambirasio
Yara Gambirasio nasce a Bergamo il 21 maggio 1997 ad un’ora estiva dichiarata delle 10,19 (ore 8,19 di T.U.) con il sorgere del Leone. Alle ore 8,21 di T.U. è completamente aperta una porta di Venere con il Mediocielo che apre la nascita e di cui proponiamo la figura.
.
latitudini | declinazioni | DH | visibilità | |
Sole | – | +20.22 | 2.37 | – |
Luna | +3,93 | -13.32 | 1.87 | – |
Saturno | -2.27 | +04.29 | 0.12 | -13,60 (l.e.) |
Giove | -0.68 | -01.98 | 4.05 | – |
Marte | +1.23 | +05.15 | 1.61 | – |
Venere | +0.37 | +22.73 | 3.00 | -9,99 (v.) |
Mercurio | -3.46 | +10.01 | 1.21 | -7,52 (n.v.) |
Tyche | – | – | 5.50 | – |
Daimon | – | – | 5.50 | – |
.
Il Sole è in undicesima Casa ed è l’afeta in nascita diurna [7], nonché signore dell’Ascendente Leone. Venere, in undicesima, è visibile ed in largo quadrato zodiacale a Marte; Mercurio, in decima Casa, è sotto i raggi, vicino al suo ventre boreale [8] e, per l’argomento della vita, assume una virtù malefica; Saturno è in levata eliaca [9] ed è unito al Mediocielo. Per questa sua condizione può rappresentare l’alcocoden (il signore dell’afeta) [10]. Marte è unito per declinazione a Saturno ed è il signore della genitura, l’almuten. La Luna è in Scorpione, in quarta Casa e riceve l’esagono zodiacale di Marte e la sua equidistanza meridiana, nonché il quadrato di Giove. La Luna è in trigono all’Ascendente e di fase crescente il giorno seguente forma l’opposizione al Sole (plenilunio). Marte è unito al nodo lunare e, posto in segno quadrato a quello del Sole, forma un preciso trigono mondano al Sole, l’afeta. Marte conferma la fase pericolosa e attiva, rispetto al Sole, che abbiamo visto in sizigia. Quando Marte è unito al nodo indica sempre eventi che si complicano o che possono prendere degli sviluppi anomali. Inoltre, Giove realizza una quadratura al Sole e, pur sovreminente, è piuttosto debole nella sua protezione.
.
Le stelle per il momento della nascita
Da un esame del tema si nota una netta prevalenza di stelle di natura Marte, Marte/Mercurio, Saturno. Specificatamente, il Sole è unito alle stelle dei Capretti della costellazione dell’Auriga, di natura Marte/Mercurio. La Luna è con Arturo, la brillante della costellazione di Bootes, natura Giove/Marte. In prossimità dell’Ascendente troviamo l’Asino boreale, della costellazione del Cancro, di natura Sole/Marte. Venere è con Aldebaran, della costellazione del Toro, di natura Marte. Mercurio è con Algol, stella della costellazione di Perseo, di natura Saturno/Giove. Saturno è con la stella del filo meridionale dei Pesci, di natura Saturno. Marte è con Denebola, della costellazione del Leone, di natura Saturno/Venere. Infine, il Mediocielo è con la stella di Andromeda.
.
Un susseguirsi di notizie
(21 giugno 2014 – milano.repubblica.it/)
“Il giudice ricorda due sentenze della Suprema corte nell’ordinanza con cui ha disposto l’arresto di Bossetti. Gli inquirenti cercano di capire dai dati telefonici se l’uomo era nei luoghi frequentati dalla vittima. Una quasi banale rapina a un furgone portavalori. E un omicidio cruento, quello di un uomo che ha sgozzato l’amante della moglie. Sono i due casi che hanno fatto giurisprudenza sulla validità nel processo degli accertamenti sul dna. E proprio queste due sentenze della Cassazione vengono citate nell’ordinanza con cui il gip di Bergamo ha disposto la custodia cautelare in carcere per Massimo Giuseppe Bossetti, il presunto assassino di Yara Gambirasio, per dimostrare che “gli esiti dell’indagine genetica” hanno “natura di prova” e non “di mero elemento indiziario”. Il giudice Vincenza Maccora, dopo aver rimarcato che “sussistono gravi indizi per ritenere” che il muratore di Mapello “è il soggetto che ha lasciato la traccia di sangue” sugli indumenti della ragazzina, mette nero su bianco che sulla base dell’orientamento “prevalente in giurisprudenza” quelle analisi sul dna hanno valore di “prova”. E per farlo richiama un principio stabilito da quelle due sentenze della Suprema corte: gli esiti di una “indagine genetica”, dato “l’elevatissimo numero delle ricorrenze statistiche confermative, tale da rendere infinitesimale la possibilità di un errore, presentano natura di prova e non di mero elemento indiziario”. E peraltro quando “l’indagine genetica” non dà “risultati assolutamente certi” – e questo, secondo il gip, non è il caso di Bossetti – “ai suoi esiti può essere attribuita valenza indiziaria”.
Alla base dell’indirizzo della Cassazione, che il gip sposa in pieno, ci sono in particolare una pronuncia di quasi dieci anni fa e un’altra dello scorso anno. Nel 2004 la Corte ha confermato la condanna a 14 anni e sei mesi di carcere per un uomo accusato di aver ucciso l’amante della moglie a Valdobbiadene (Treviso) colpendolo alle spalle con una roncola e poi sgozzandolo. Gli investigatori avevano trovato su uno zerbino un “mix di sangue” con il profilo genetico della vittima e dell’omicida e la Cassazione, come si legge nelle motivazioni, ha riconosciuto la “natura di prova delle risultanze delle indagini genetiche sul dna, allo stesso modo in cui in tempi ormai non più recenti, venne riconosciuto il valore probatorio delle impronte digitali: valore che in entrambi i casi si fonda su ricorrenze statistiche così alte, da rendere infinitesimale la possibilità di un errore”.
Il 5 febbraio del 2013, poi, la Suprema corte, confermando la condanna della Corte d’appello di Bologna nei confronti di un rapinatore che aveva assaltato un portavalori, ha ribadito la valenza probatoria dell’esame sul dna che in quel caso fu rintracciato sull’auto usata per commettere la rapina. Fra l’altro, un richiamo a quest’ultima sentenza si ritrova anche in un verdetto della Cassazione del 9 ottobre scorso che confermò la condanna per un ladro emessa dalla Corte d’appello di Firenze. Una pronuncia in cui viene fissato anche un altro principio che rafforza le indagini che hanno portato in carcere Bossetti. A quel ladro il dna venne prelevato raccogliendo, a sua insaputa, i mozziconi di sigarette che aveva fumato quando era sotto interrogatorio in caserma.
Anche il carpentiere di Mapello non sapeva che gli investigatori erano a caccia del suo profilo genetico, quando lo hanno sottoposto a un finto etilometro qualche giorno fa. Il “prelievo del dna” però, scrive la Cassazione, non è un “atto invasivo o costrittivo” e dunque “non richiede l’osservanza delle garanzie difensive”. Infine va ricordato che a carico di Bossetti, oltre al “forte elemento probatorio” del suo dna trovato sui vestiti di Yara, “si aggiungono” – scrive il gip – “anche ulteriori utili indizi”, come le analisi sulle celle telefoniche, che “rafforzano, se valutati globalmente, il quadro indiziario”.
A quest’ultimo proposito va detto che gli investigatori sono ancora al lavoro per incrociare le celle telefoniche agganciate da Yara con quelle di Bossetti e stabilire quindi il numero di contatti virtuali fra la vittima e il presunto assassino della 13enne. Le analisi tecniche si concentrano su un arco temporale piuttosto ampio – “da qualche mese prima” della scomparsa della giovane ginnasta – per stabilire con assoluta certezza quante volte i cellulari hanno agganciato la stessa cella. E dunque dedurre se e in quali occasioni la vittima e il presunto carnefice siano stati contemporaneamente presenti nello stesso luogo.
Incroci che richiederanno “ancora un po’ di tempo” e che andranno comunque verificati: la stessa cella comprende spazi non così delimitati, ma fornisce in modo chiaro una fotografia degli spostamenti della persona. Si tratta di un accertamento possibile grazie all’intuito degli investigatori: al momento della scomparsa risalente al 26 novembre 2010 gli inquirenti hanno acquisito le 120 mila utenze telefoniche compatibili con la zona della scomparsa e hanno “salvato tutti i tabulati”. Cosa che non sarebbe possibile ora: i gestori hanno l’obbligo di conservate i dati del traffico telefonico solo degli ultimi due anni. E accanto al cosiddetto lavoro investigativo e informativo prosegue quello scientifico del Ris di Parma, dopo l’intervento in casa Bossetti in cui, oltre a essere sequestrati capi di vestiario, è stato usato il Luminol per cercare anche la minima traccia di sangue che, anche a distanza di quasi quattro anni, potrebbe ancora essere trovata. Per questo gli uomini del Ris hanno concentrato la loro attenzione sui posti dell’abitazione in cui l’uomo potrebbe essersi lavato.
C’è inoltre molta attenzione sugli arnesi del suo lavoro sequestrati: “Non sono presenti lesioni tipicamente di difesa – riporta il gip nell’ordinanza citando i risultati dell’autopsia – Per ciò che riguarda il mezzo produttivo delle lesioni da arma bianca, trattasi di strumento da punta e taglio, con spessore della lama minimo di 0,2 mm, lunghezza. di almeno 2 cm, con possibile copertura in titanio, che per le caratteristiche rilevate è meno probabile trattarsi di un taglierino (cutter) ma di un coltello”. Per trovare tracce organiche utili saranno analizzati anche i due mezzi di Bossetti, l’auto e l’autocarro usato per il lavoro. Quello a bordo del quale passava davanti al centro sportivo di Brembate di Sopra da dove scomparve Yara quel pomeriggio del 26 novembre del 2010.”
(27 giugno 2014 – milano.repubblica.it/) “Peli e capelli trovati su Yara stesso dna di Bossetti”. Ma gli inquirenti smentiscono
Il medico legale Fabio Buzzi parla di “una coincidenza univoca”. Poi fa marcia indietro. Previderé, il genetista incaricato dalla Procura di Bergamo: “Notizia totalmente priva di fondamento” Massimo Giuseppe Bossetti (ansa)”C’è coincidenza univoca di dna tra le tracce repertate sui vestiti di Yara Gambirasio e i peli e i capelli trovati sopra e intorno al suo corpo”. A dirlo è il professor Fabio Buzzi, capo di medicina legale di Pavia (da lui dipendono i genetisti che hanno stabilito la corrispondenza del dna di Bossetti a quello di Ignoto 1) davanti alle telecamere della trasmissione Segreti e delitti. Il dipartimento di Buzzi era stato incaricato dalla Procura della Repubblica di Bergamo di analizzare i reperti peliferi (peli e capelli) trovati sopra e intorno al corpo di Yara, trovata morta nel campo di Chignolo d’Isola il 26 febbraio 2011.
Alla dichiarazione seguono una serie di smentite. Ma la più secca fra le varie va segnalata. E’ quella di Carlo Previderé, il genetista che sta eseguendo proprio questa perizia per conto dei magistrati di Bergamo, che a Repubblica dice: “Il professor Buzzi non ha mai ricevuto alcun incarico diretto dalla Procura, la notizia da lui data circa la corrispondenza di una formazione pilifera all’indagato è totalmente priva di fondamento”. Smentita totale, dunque. Lo stesso Buzzi, poco dopo aver concesso l’intervista televisiva si era sentito in dovere di precisare: “Sulle indagini genetiche relative alle formazioni pilifere non abbiamo ancora certezze”.
Per altro, la consulenza che riguarda le “formazioni pilifere” è ancora in corso, deve ancora essere consegnata alla procura di Bergamo. Anche se non trapelano indiscrezioni vere, la perizia parte da una considerazione di fondo: la maggior parte dei peli erano della piccola vittima e di animali selvatici che sono passati in quel campo isolato di Chignolo d’Isola, dove nel febbraio 2011, grazie a un pilota di aeromodelli, venne ritrovato il corpo di Yara.
E dove gli anatomopatologi prelevarono l’intera zolla di terra con i resti e, in seguito, un’altra zolla per confrontare le piantine, le larve, gli insetti del terreno. Anche a Bergamo, oltre alla smentita di inquirenti e detective, si percepisce l’incredulità totale: ma come ha potuto, si dicono i vertici dell’indagine, il professor Buzzi annunciare qualche cosa che nessuno gli ha mai detto e che “non esiste”? Le indagini scientifiche imminenti riguardano i mezzi di trasporto dell’indiziato Massimo Giuseppe Bossetti, in carcere dal 15 giugno, e saranno eseguite martedì a Parma dai carabinieri dei Ris.”
(13/7/2014: Il Fatto Quotidiano>Giustizia & impunità>YaraGambirasio…)
“In cantiere dicevano tutti che Yara era stata uccisa per una vendetta contro il padre”. Anche con queste parole si è difesoMassimo Giuseppe Bossetti, accusato di aver ucciso la tredicenne di Brembate di Sopra, nell’interrogatorio di convalida del fermo dello scorso 19 giugno davanti al gip di Bergamo.
Del contenuto dell’interrogatorio, riportato in un verbale di una sessantina di pagine, riferiscono oggi La Repubblica e l’Eco di Bergamo. Alla domanda del gip Ezia Maccora che gli ha chiesto se nei cantieri dove Bossetti lavorava, si discuteva dell’omicidio di Yara, il muratore ha risposto che l’argomento ”era all’ordine del giorno” e che si parlava di “una vendetta” legata “a presunti rapporti tra la ditta Lopav” e ”il signor Gambirasio che fa il geometra nell’edilizia”. Una voce che era già circolata sui media in passato a margine delle indagini, ma a cui gli inquirenti, dopo le verifiche del caso, non hanno dato credito perché priva di riscontri.
(…) Intanto inquirenti e investigatori, attraverso le analisi scientifiche su nuovo materiale biologico, accertamenti sulle telecamere della zona e su tabulati e celle telefoniche e con l’ascolto di altri testimoni, stanno cercando di rafforzare il quadro accusatorio a carico del carpentiere di Mapello che poggia, al momento, principalmente sulla prova del Dna.
(…) Nuove indiscrezioni sono emerse dai verbali di alcuni colleghi di Bossetti, i quali avrebbero smentito il racconto del muratore che ha parlato di sparizioni di attrezzi dal cantiere di Palazzago. Non sembra reggere, quindi, la tesi del presunto assassino, che ha paventato la possibilità che del sangue sia uscito dal suo naso (“soffro di epistassi”, ha detto al pm) e sia poi finito su un arnese da lavoro rubato e usato per uccidere la ragazza. “Questa è solo una delle ipotesi difensive – ha spiegato l’avvocato Salvagni – e i verbali dei colleghi di cui si parla, dunque, non sono così determinanti. Non è questa – ha aggiunto – la pista difensiva principale che noi presenteremo a processo”.
Il legale ha chiarito che la difesa attenderà il deposito di tutte le nuove relazioni scientifiche degli inquirenti prima di decidere se presentare un’istanza per chiedere la ripetizione dell’esame del Dna come invece già annunciato. “Se faremo istanza – ha chiarito – dovremo anche decidere se farla con la formula dell’incidente probatorio, ma non è escluso nemmeno che attenderemo la fase del dibattimento”. Gli investigatori, intanto, continuano a vagliare i filmati delle telecamere della zona per capire se è proprio il furgone Iveco Daily di Bossetti quello transitato quel pomeriggio attorno alla palestra di via Locatelli e nei pressi della casa di Yara. Proseguono anche le analisi sui reperti trovati dai carabinieri del Ris di Parma sull’autocarro alla ricerca di eventuali tracce riconducibili alla ragazzina”.
Ultime Notizie Flash–di Filomena Procopio–14/lug/2014:
“14 luglio 2014: le ultime notizie sul caso Yara Gambirasio. Basterà il dna ritrovato sui vestiti della tredicenne a incastrare Massimo Giuseppe Bossetti? E’ lui il vero assassino?
Nei telefilm americani e non solo, che tanto seguiamo con interesse il dna è sempre la prova regina. “C’è il tuo dna sulla scena del crimine” questa una delle frasi che sentiamo più spesso quando chi indaga sta per arrestare l’assassino. Pensavano che il dna potesse bastare per fare di un uomo il colpevole ma a quanto pare non basta. Le ultime notizie del caso Yara Gambirasio ci fanno riflettere perchè in definitiva ci sono solo una serie di pezzi di un puzzle che potrebbe non comporsi alla perfezione. Come una melodia perfetta per chi indaga ma stonata per chi difende Massimo Giuseppe Bossetti a oggi unico e solo indagato per l’omicidio della tredicenne di Brembate. Non ci dimentichiamo che una intercettazione, anche questa ritenuta una delle prove oggi più affidabili, aveva portato fuori strada, almeno così sembrerebbe oggi. Tante care scuse per Friki una vita rovinata e una pagina cancellata troppo in fretta. I legali di Massimo Giuseppe Bossetti lo sanno e si preparano a un processo dove tutto sarà messo in discussione come d’altra parte abbiamo visto in questi anni: omicidio di Chiara Poggi e di Meredith insegnano. Nulla è come sembra, le prove anche quelle più determinanti a volte non bastano.”
.
Dei tempi futuri
Dalla sizigia e dalla figura della nascita troviamo indicazioni favorevoli per la gestazione, la nascita e la crescita dell’organismo. Insieme a questo vi sono le indicazioni di pericoli, di incidenti, infortuni o disgrazie. Proponiamo, ora, la figura che contiene gli aspetti di direzione del momento attuale che esplicita alcune informazioni che ritengo significative e che possono stimolare varie considerazioni.
.
Si riapre l’indagine per la presenza di un presunto sospetto
Si propone la figura di direzione calcolata per il 30/06/2014, per i giorni della riapertura delle indagini sulla morte di Yara Gambirasio (arco di direzione 17,43) [11], in cui vengono mostrati gli aspetti che ora si precisano seguiti da alcune considerazioni dell’autore.
Nel cerchio interno indichiamo le direzioni nel moto diurno, nel cerchio esterno le direzioni nel moto zodiacale, da osservare entrambe [12]. Inoltre, la legenda in figura indica i confini [13] a cui sono giunti gli astri.
.
Confini | Declinazioni | DH | |
Oroscopo | Saturno | +16.03 | 6.00 |
Mediocielo | Venere | +12.72 | 0.00 |
Sole | Marte | +22.90 | 1.43 |
Luna | Giove | -21.75 | 0.86 |
Saturno | Venere | +13.44 | 0.99 |
Giove | Venere | -09.48 | 5.46 |
Marte | Mercurio | -02.76 | 2.85 |
Venere | Saturno/Marte | +23.44 | 2.09 |
Mercurio | Saturno | +19.27 | 0.17 |
Fortuna | Venere | – | 4.50 |
Daimon | Marte | – | 5.28 |
.
Mercurio diretto (DH 0.17) giunge al Mediocielo e all’unione di Saturno di nascita (DH 0.12);
Saturno diretto (5°45’ Toro) è giunto al grado di Mercurio di nascita (5°15’ Toro);
Venere diretta (DH 2.09) giunge all’esagono dell’Ascendente;
Giove diretto (DH 5,46) è ancora in trigono al Sole di nascita (DH 2,37);
Il Sole diretto (decl. +22,90) giunge alla declinazione di Venere di nascita (decl. +22,73);
Saturno diretto (decl. +13,44) giunge alla declinazione della Luna di nascita (decl. -13,32);
Marte diretto (DH 2.85) giunge al trigono di Mercurio di nascita (DH 1.21);
Giove diretto (5°33’ Pesci) giunge all’esagono di Mercurio di nascita (5°15’ Toro);
Marte diretto (DH 2,85) giunge al quadrato di Venere di nascita (DH 3,00);
Venere diretta (DH 2,09) giunge al quadrato di Giove di nascita (DH 4,05);
Saturno diretto (DH 0,99) giunge all’esagono di Venere di nascita (DH 3,00);
Daimon [14] diretta (DH 5.28) giunge al trigono di Mercurio di nascita (DH 1.21);
Giove diretto (DH 5,46) giunge all’unione di Daimon e all’equidistanza di Tyche di nascita (DH 5,50);
Tyche [15] diretta (DH 4,50) giunge al quadrato di Marte di nascita (DH 1,61);
La sorte di Nemesi [16] diretta (DH 1.99) giunge al trigono dell’Ascendente;
La sorte dell’Attività [17] diretta (DH 1.94) giunge al trigono dell’Ascendente.
Per il moto di entrambi la sorte di Nemesi diretta è in trigono alla sorte dell’Attività diretta.
.
Considerazioni
I pianeti, il Sole, Tyche e Daimon ed alcune altre sorti formano figure in questo periodo. Da una osservazione completa vediamo che i più importanti elementi di questo tema esprimono ora figure di direzione.
In generale, il culmine superiore e la decima Casa esprimono lo stato sociale (e civile) e tutti gli avvenimenti che attengono alla sfera della vita pubblica e posti alla piena luce del sole: sono gli eventi che divengono di “pubblico dominio” e di cui la gente parla. Nel tema di nascita di Yara Gambirasio Saturno e Mercurio sono i signori del culmine e della decima Casa di nascita. Il culmine e la decima Casa sono in dignità di Marte e di Venere, pianeti che alla nascita sono in aspetto a Saturno (Venere è in esagono e Marte ha vicinanza di declinazione con Saturno). Saturno, Mercurio, ma anche Marte e Venere, possono continuare ad esprimere le vicende di Yara Gambirasio di carattere pubblico e visibili a tutti. Non deve, quindi, meravigliare che le figure “motrici” (che trainano tutte le altre) del 2014 sono l’unione di Mercurio a Saturno ed al culmine superiore (e di Saturno che, zodiacalmente, giunge a Mercurio) che indica il “giungere a maturazione” di circostanze che hanno avuto un percorso ed un iter precedenti a questo momento. Saturno qui “parla” ed esprime vicende dolorose (per questo tornare a parlare della morte, per Saturno che precisa ora l’opposizione per declinazione alla Luna). Inoltre, il “muoversi” ed il precisarsi di figure di tutti i pianeti, del Sole, della Luna, di Tyche e di Daimon (con Giove che si unisce ed è equidistante a queste importanti sorti), di Nemesi (che porta allo scoperto le situazioni celate e nascoste, nel suo configurarsi ora all’Ascendente e a Basis [18] – che non si è ancora separata dal sorgere -), dell’Audacia (che ora si oppone a Saturno ed al culmine e “forza” i modi ed i tempi di quelli che saranno gli sviluppi della vicenda) indica che si tratta di fatti rilevanti che modificheranno il corso futuro della vita di varie persone e di cui parleranno i mass media. Infine, Giove alla nascita è sulla cuspide dell’ottava Casa ed esprime qualcosa riguardo le circostanze della morte di questa ragazza. Giove ora precisa figure al Sole (lo spirito, la dignità ed il decoro), a Tyche (l’anima sensitiva) e a Daimon (lo spirito immateriale), quasi ad esprimere, formare e restituire un senso compiuto agli accadimenti della vita di questa ragazza e della sua famiglia.
.
La rivoluzione dell’anno 2014
Dopo l’esame dei moti di direzione osserviamo la rivoluzione solare integrata dagli spazi di perfezione (o profezione) [19] del periodo. La rivoluzione è stata calcolata per il luogo di nascita (Bergamo) e il giorno 21 maggio 2014 alle ore 13,00 di ora estiva (ore 11,00 di T.U.).
.
latitudini | declinazioni | DH | visibilità | |
Sole | – | +20.22 | 0.24 | – |
Luna | +4.46 | -07.56 | 5.89 | – |
Saturno | +2.47 | -15.14 | 0.35 | – |
Giove | +0.32 | +22.49 | 2.93 | -23,02 (v.) |
Marte | +0.73 | -02.91 | 2.91 | – |
Venere | -1.94 | +06.44 | 2.07 | -12,66 (v.) |
Mercurio | +2.31 | +25.53 | 1.40 | -16,33 (l.e.) |
Tyche | – | – | 0.35 | – |
Daimon | – | – | 0.35 | – |
.
Nella rivoluzione solare sorge il grado zodiacale 2°41’ Vergine, unitamente ad una stella del Leone, Zosma, natura Saturno/Venere (è un grado molto prossimo al quadrato del Sole di nascita). Il Sole culmina e la Luna tramonta, dove la Luna è calante e realizza il quadrato al Sole. Indica una “crisi”, un cambiamento della situazione (confermato dalla presenza delle Pleiadi con il Sole ed il Mediocielo) che prelude, superato il decorso di questa crisi (che richiede un certo tempo: sei mesi/un anno), ad un compimento e ad una chiusura di quanto è rimasto “aperto” e insoluto in precedenza.
.
Perfezioni della rivoluzione solare del 2014
Giove e Saturno sono i signori dello spazio di perfezione dell’Anno (la perfezione dell’Anno va da 23°47’ Sagittario a 2°56’ Acquario). Giove e Saturno sono in forza in questa figura: Giove è nel Segno di Esaltazione, Saturno è angolare e configurato ad entrambi i luminari, a Tyche e a Daimon; Giove e Saturno sono configurati tra loro e alla perfezione dell’Anno (Giove è opposto e Saturno è in esagono).
Marte e Giove sono i signori dello spazio di perfezione del Sole, l’afeta (che va da 19°43’ Scorpione a 22°22’ Sagittario). Giove si presenta al trigono dello spazio, Saturno e Daimon si presentano all’interno dello spazio.
Venere e Marte sono i signori dello spazio di perfezione del Mediocielo (che va da 21° Bilancia a 23°56’ Scorpione). Venere si oppone allo spazio, Saturno ed il nodo lunare si presentano nello spazio.
Venere e Mercurio sono i signori dello spazio di perfezione della Luna (che va da 14°25’ Toro a 17°37’ Gemelli). Il Sole e Tyche sono nello spazio, Saturno e Daimon si oppongono allo spazio, la Luna è in quadrato, Giove è in esagono, Marte è in trigono allo spazio.
Mercurio e Giove sono i signori dello spazio di perfezione della sorte di Fortuna (che va da 19°31’ Gemelli a 26°09’ Cancro) [20]. I signori della perfezione, Mercurio e Giove, si presentano nella perfezione.
Rispetto alle posizioni di nascita osserviamo che Saturno di rivoluzione si presenta sul grado della Luna di nascita; Giove si presenta al trigono della Luna di nascita; la Luna si presenta su Giove di nascita; Venere si presenta sul grado di Saturno di nascita; Mercurio si presenta su Venere di nascita; Daimon si presenta su Eros di nascita e all’opposizione del Sole di nascita; Basis e Nemesis si presentano su Nemesis della nascita.
.
Riepilogo
Mercurio ha realizzato, per il moto di direzione, l’unione a Saturno ed al Mediocielo e Saturno si unisce a Mercurio. Saturno è uno dei signori dell’Anno, si presenta nella perfezione dell’afeta e del Mediocielo ed è opposto alla perfezione della Luna. Mercurio è in decima Casa ed in fase al Sole che culmina precisamente. Inoltre, in rivoluzione Saturno, con il Sole, con Tyche e con Daimon, è unito alla linea del meridiano. Infine, Saturno di rivoluzione si presenta sul grado della Luna di nascita.
Osserviamo, poi, che in direzione la Nemesis si configura all’Ascendente e, per il moto di entrambi, a Basis; in rivoluzione la Nemesis è unita a Basis ed entrambe queste sorti si oppongono all’Ascendente di rivoluzione e si presentano sul grado in cui è Nemesis alla nascita.
Appare indicativa anche la figura della rivoluzione dell’anno dove il Sole culmina, la Luna tramonta e Saturno è unito al Plenilunio, si oppone al Mediocielo e a Tyche, è in equidistanza al Sole e a Daimon ed è in quadrato all’Ascendente ed alla Luna. La Luna è al tramonto della figura annuale, è prossima al suo ventre settentrionale [21], è di luce calante e realizza la quadratura al Sole, che in questa figura culmina. Mercurio è in levata eliaca, quindi, in fase al Sole qui culminante. Saturno alla nascita era unito al Mediocielo, in rivoluzione è al Fondocielo. Saturno alla nascita era in levata eliaca e lascia il testimone a Mercurio che, ora, in rivoluzione, è in levata eliaca ed è in decima Casa con il Sole.
In questa rivoluzione il Sole culminante e Mercurio in decima Casa, ora visibile, consentono di “far luce” su alcuni elementi ed aspetti (che riguardano il DNA, per Tyche e Daimon coinvolti in questa figura!?) che finora sono rimasti oscuri o celati (anche per l’unione di Basis e Nemesis che entrano a far parte della figura principale [22]). Se vogliamo, la figura al meridiano che coinvolge il Sole, Tyche, Daimon, Saturno e la Luna riporta all’attenzione le prove e gli elementi già esaminati e richiede un esame ed un confronto (di tesi e contro tesi) che potrà essere risolutivo.
Il complesso delle figure può prefigurare la “notorietà” e la pubblicità di quanto avviene e che si procederà a porre sotto la luce dei riflettori gli elementi e le vicende di questa nuova parte delle indagini. Ma esprime anche una “messa in luce” e un portare a conoscenza le informazioni, le prove raccolte e studiate, che potrebbero portare, pur con varie difficoltà e qualche colpo di scena (il signore dell’Anno si oppone alla perfezione dell’Anno), a conclusione le ricerche scientifiche e le indagini finora rimaste senza esito.
.
Conclusioni
Non vi è, da parte mia, una ricca esperienza di casi in cui ho indagato su quanto succede nel “dopo” e a distanza di tempo dal termine della vita. Quanto esposto vuole semplicemente spingere ad alcune riflessioni sugli strumenti dell’indagine astrologica. Ma, ancor di più, a riflessioni personali che devono farci capire, a mio parere, che c’è un “Disegno” più grande di noi che trova innumerevoli forme di espressione e di manifestazione da rendere ardua una comprensione completa e vera delle situazioni fondamentali della vita, di cui possiamo però cogliere alcuni aspetti significativi.
.
_____________________________________________________________________
Note
[2] La distanza oraria si riferisce alla suddivisione del giorno in 24 ore ed è la misura oraria dell’astro osservato nella sua posizione relativa rispetto alla linea meridiana (asse fondocielo/mediocielo) ed alla linea dell’orizzonte (asse ascendente/discendente). I valori in distanza oraria (DH) indicati nella figura di direzione partono da un valore zero in prossimità del meridiano e determinano i quattro quadranti di sei ore l’uno del cerchio completo, nel seguente modo: dal fondocielo all’ascendente e dal fondocielo al discendente da 0 a 6 ore; dal mediocielo all’ascendente e dal mediocielo al discendente da 0 a 6 ore. Questo significa dire che l’astro situato esattamente sulla cuspide della seconda, dell’undicesima, della nona e della quinta Casa ha un valore di distanza oraria pari a 2 ore (DH 2.00); l’astro situato precisamente sulla cuspide della prima, della dodicesima, dell’ottava e della sesta Casa ha un valore di distanza oraria di 4 ore (DH 4.00), e così via.
[3] In questa colonna viene fornito il dato della visibilità degli astri per il giorno della nascita. Con la sigla v. intendiamo “visibile” o fuori dai raggi del Sole; con la sigla n.v. intendiamo “non visibile” o sotto i raggi (invisibilità e combustione). Con la sigla l.e. indichiamo la “levata eliaca” (che può essere mattutina o vespertina), con t.e. il “tramonto eliaco” (mattutino o vespertino).
[4] Antares e Betelgeuse sono stelle tradizionalmente di natura violenta, soprattutto se unite ai luminari e all’Ascendente (il corpo fisico).
[5] Per questa e per le altre sorti indicate nell’articolo ci riferiamo al sistema di calcolo successivo a quello adottato da Placido Titi e da Adriano Negusanzio. Qualche anno dopo la morte di Placido, nella ristampa della Coelestis Philosophia del 1675, Francesco Brunacci e Francesco Maria Onorati propongono un metodo di calcolo che mantiene la stessa struttura del calcolo del Placido ma viene svolto interamente sull’equatore operando con l’ascensione obliqua dell’oroscopo e con le ascensioni miste (am) dei luminari, ovvero con le aoch nell’emisfero ascendente e con le doch in quello discendente, in modo da ottenere l’ascensione mista della sorte. Sulle argomentazioni teoriche e le modalità del calcolo, si segnala l’articolo pubblicato all’interno del sito www.cieloeterra.itdell’associazione Cielo e Terra “La sorte oraria, il vero oroscopo lunare”, di Marco Fumagalli, che amplia quanto già indicato nell’altro suo articolo “il calcolo delle sorti secondo Placido Titi” (pubblicato su Linguaggio Astrale n. 103 di giugno 1996).
La sorte di Nemesi, Nemesis, può rappresentare esperienze in cui bisogna confrontarsi con difficoltà impegnative che insorgono, ansie ed affanni. L’unione con Saturno, posto in segno di Marte, aggrava grandemente le difficoltà.
[6] La sorte dell’Audacia reca in sé il significato dell’audacia, della macchinazione, della violenza. L’unione a Marte accentua il senso di una violenza che può risultare fuori misura ed eccessiva.
[7] La vita è indicata dall’emisfero superiore (visibile). Il pianeta che ha in sé la forza vitale è detto afeta o hyleg in arabo (Cloto); la direzione nella quale la vita è lanciata è detta afesis, athazir in arabo (Lachesi); il punto in cui la vita si conclude è detto anereta (Atropo). I luoghi più favorevoli alla vita sono detti “luoghi afetici”.
Sono luoghi afetici i luoghi posti sopra l’orizzonte purché non disgiunti dall’Ascendente, secondo Tolomeo e Doroteo[i] nel seguente ordine: Mediocielo (X), Ascendente (I), XI, VII, IX. Nell’individuare l’afeta i criteri di scelta variano a seconda se trattasi di nascita diurna o di nascita notturna. In questo caso afeta è il Sole poiché è posto in un luogo afetico, in Casa undicesima.
[8] Il ventre indica la quantità e l’incremento dell’evento significato. Nel corpo fisico indica la quantità delle masse corporee e, più in generale, l’alterazione sia in senso fisico che in senso morale. L’essere nel ventre significa l’alterare velocemente le cose e, per i significatori dell’animo, un modo variegato degli stati d’animo e delle decisioni.
[9] Nel ciclo luminoso del pianeta rispetto al Sole è il momento (determinato per un dato orizzonte locale) in cui il pianeta esce dai raggi del Sole ed appare visibile (levata eliaca) e quando il pianeta è ancora visibile e sta per entrare sotto i raggi del Sole (tramonto eliaco). In queste due fasi si realizza la massima operosità del pianeta in quanto ha moto rapido e la massima luce.
[10] L’alcocoden è chiamato “padrone di casa” o “signore del domicilio” perché questa sua funzione di padrone la esercita sulla Casa dell’afeta. Questo è un concetto comune e fondamentale dell’astrologia islamica che troviamo in alcuni poeti islamici e in Tunisia. L’alcocoden è colui che informa la vita secondo la sua natura. L’alcocoden è il signore dell’afeta, ma non semplicemente il signore del suo domicilio, ma potrebbe anche essere il signore della triplicità, dell’esaltazione, del confine, e tra questi candidati si sceglie quello che ha maggiori diritti e che osserva l’afeta; l’osservazione dell’afeta è requisito indispensabile: se nessun astro osserva l’afeta il tema di nascita è privo di alcocoden. L’alcocoden può anche essere un luminare e, in dati casi, può coincidere con l’anereta.
[11] Per il modo del calcolo dei moti di direzione, data la difficoltà di reperire testi di contemporanei sull’argomento, si indica l’opera “I moti del cielo”, di Marco Fumagalli, recensita nel sito www.cieloeterra.it.
[12] La direzione nel mondo è quando un astro si muove nel suo moto diurno, però, muovendosi nel suo moto diurno resta fermo nel suo grado zodiacale, allora la sua virtù rimane impressa in questo grado zodiacale.
La direzione nello zodiaco è quando un astro rimane fisso nella sua posizione nel mondo e tutti i gradi dello zodiaco salgono a lui. Allora, dire che un astro rimane fisso nella sua posizione nel mondo, ad esempio in decima Casa, è dire che la sua virtù nel mondo permane e non si muove, e tutti i gradi dello zodiaco salgono indicando i cambiamenti e il mutare delle cose.
[13] Il confine è la prima delle due dignità minori e consiste nella divisione di ciascun segno zodiacale in cinque settori di ampiezza variabile, ognuno dei quali viene assegnato ad uno dei cinque pianeti, esclusi i due luminari. I sistemi di divisione dei segni in confini riportati nell’astrologia classica sono tre: un sistema caldeo, uno egizio (a cui ci si riferisce nell’articolo) ed uno tolemaico. Il criterio di attribuzione dei confini sembra essere in relazione, come dice lo stesso Tolemeo, con i tempi ascensionali dei segni, ma sicuramente è stato successivamente corretto in base all’esperienza. Il confine ha molta forza ma il suo effetto è limitato nel tempo e riguarda i mutamenti brevi. È detto anche “termine” (spiegazione contenuta nel glossario del sito www.cieloeterra.it).
[14] La sorte del Genio, Daimon, in ogni genitura può rappresentare l’intelletto, l’animo, il comportamento, i desideri profondi e le istanze interiori che indirizzano le scelte importanti della nostra vita.
[15] La sorte di Fortuna, Tyche, in ogni genitura può rappresentare il corpo, la vita, le acquisizioni, le sostanze materiali, la convivenza, il matrimonio e quanto viene condiviso nella vita di coppia. Come la Luna, può esprimere qualcosa riguardo la casa, il domicilio, il luogo in cui si vive.
[16] La sorte delle Attività, significa riguardo la qualità e le caratteristiche delle azioni e delle attività. Si osserva il dominatore della sorte delle Attività per integrare le informazioni, date dai pianeti dominatori dell’agire, sulle azioni e le attività del soggetto ed i relativi momenti significativi.
[17] Si richiama il contenuto della nota 5.
[18] La sorte del Fondamento, Basis, è la sorte che, secondo la tradizione, esprime il fondamento, l’origine, il legame tra corpo e anima.
[19] Profezione o perfezione di un punto della sfera locale è il suo spostamento, nel senso del moto diurno, attraverso i circoli orari delle 12 case, in modo tale che in 1 anno percorra lo spazio di una casa, e dopo 12 anni ritorni al punto iniziale. Il segno nel quale cade la perfezione prende il nome di “segno di perfezione” e, nel caso che il punto “proferito” sia l’oroscopo (l’ascendente), è detto segno dell’anno (spiegazione contenuta nel glossario del sito cieloeterra.it).
[20] Quando la perfezione (o profezione) giunge al segno del Cancro o del Leone, si prende come signore dello spazio di perfezione, rispettivamente, il divisore (o confine) della Luna o del Sole di questo periodo. Nel 2014 la Luna è giunta a 8°40’ Sagittario, nei confini di Giove secondo gli egizi, pertanto, signore della seconda parte della perfezione della Luna é Giove (Cancro).
[21] Si richiama il contenuto della nota 8.
[22] La sorte del Fondamento, Basis, è la sorte che, secondo la tradizione, esprime il fondamento, l’origine, il legame tra corpo e anima. La sorte di Nemesi, Nemesis, può anche rappresentare la giustizia che da ad “ognuno il suo”, che disvela quanto è rimasto celato e fa emergere “le cose come stanno”. L’unione tra queste due sorti, in un cardine della figura annuale e quindi configurate con il Sole, Saturno, Tyche e Daimon, confermano il venire allo scoperto di situazioni legate alla morte di Yara Gambirasio.