Astrologia genetliaca e dottrina degli umori, Temperamento e salute del corpo, animo e salute dell'animo
.
.
Introduzione
Presso il Santuario di Lourdes si trova il Bureau des constatations médicales (L’Ufficio delle constatazioni mediche), costituito nel 1905 da papa Pio X, che opera secondo i criteri definiti nel XVIII secolo dal cardinale Lambertini, futuro papa Benedetto XIV, per i processi di beatificazione.
Tale ufficio esamina i casi di possibili guarigioni miracolose, arrivando eventualmente a definire una guarigione come inspiegabile secondo le attuali conoscenze scientifiche; successivamente, dopo altre valutazioni, la Chiesa cattolica può affermare il carattere “miracoloso” di una guarigione. Attualmente i casi riconosciuti ufficialmente come tali sono 67 su oltre 2000 casi di guarigione inspiegabile [1].
Perché una guarigione sia definita inspiegabile dal punto di vista medico, da parte del Bureau, devono essere soddisfatte le seguenti condizioni:
- La diagnosi originale deve essere verificata e confermata senza alcun dubbio.
- La malattia deve essere considerata incurabile secondo le attuali conoscenze mediche.
- La guarigione deve essere in relazione con una visita a Lourdes, sebbene non sia richiesta l’immersione nell’acqua o il berla.
- La guarigione deve essere immediata, con rapida remissione dei sintomi o dei segni della malattia.
- La guarigione deve essere completa, senza disturbi residui.
- La guarigione deve essere definitiva, senza ricadute. (https://it.cathopedia.org/wiki/Miracoli_di_Lourdes)
.
Le presunte guarigioni miracolose di Lourdes – di Francesco D’Alpa
Gli archivi del Bureau Medical di Lourdes contengono oltre 7.000 dossier su guarigioni reclamate come miracolose, di cui molte centinaia ritenute non spiegabili dalla scienza medica. Di queste solo 67 sono state riconosciute ufficialmente dalla Chiesa ed in particolare solo 6 dal 1976 ad oggi. Sorprende la predominanza femminile: ben 54 donne contro 13 uomini. E addirittura quelle verificatesi fra il 1878 ed il maggio 1950 hanno interessato 41 donne contro soli 3 uomini. Fra tutti i “miracolati” i religiosi sono ben 10: 2 uomini e 8 donne.
Secondo i criteri del Cardinale Lambertini, la guarigione miracolosa deve invece essere istantanea (“ut sanatiosit subita, et momentanea”). Ma nessuna guarigione miracolosa in tempi moderni rispecchia tale criterio; e non a caso la normativa applicata a Lourdes dal 1983 ha modificato ad hoc questo criterio, prescrivendo che per guarigione “immediata” si debba intendere un recupero molto rapido in proporzione ai tempi medi di recupero per patologie identiche o similari. Ed opportunamente, oggi, i medici credenti sostengono che la guarigione miracolosa procede attraverso processi naturali e che la sua eccezionalità consiste in gran parte proprio nella inusuale rapidità. Il Prof. Patrick Tellier, attuale direttore del Bureau Medical sostiene in proposito che: “Un malato non può guarire se non da una malattia suscettibile di guarigione. Il miracolo non forza la natura. Non si è mai visto un soggetto Down guarire a Lourdes. In definitiva, ciò che io chiamo miracolo può essere qualificato in medicina come remissione spontanea. Da parte mia, credo che il miracolo utilizzi le vie della natura, ma con delle modalità ancora non conosciute dalla medicina”. Dunque, non a caso, i miracoli non comprendono disabilità psico-motorie, distrofie muscolari o altre malattie genetiche, che sarebbero davvero tali agli occhi di tutti.
Tipi e modalità di guarigione
Fra i “miracoli” di Lourdes, laddove esisteva una reale malattia poi guarita, non solo la guarigione segue comunque sempre dei processi naturali ma, come nella patologia ordinaria, lascia dei segni residui o degli esiti anatomo-funzionali. Questi (e ciò sembra ovvio, sulla base del criterio del Cardinale Lambertini: “In quinto luogo è necessario che la guarigione sia perfetta, e non difettosa o parziale”) non vengono descritti nei primi casi storici, ma sono progressivamente più evidenti avvicinandoci ai giorni nostri, fino al paradosso che un evento è celebrato come miracoloso tanto più quanto maggiormente è evidente il segno residuo della precedente malattia: una sottolineatura ad hoc per mascherare quella che un tempo sarebbe parsa piuttosto una incongruenza teologica.
Per i miracoli di natura medica si può dibattere se essi siano o meno spiegabili alla luce delle attuali conoscenze; ma quasi sempre è difficile sostenere che gli eventi descritti vadano in conflitto con le leggi scientifiche, giacché in medicina (o meglio, in biologia) è difficile indicare delle leggi inderogabili. La guarigione spontanea di un cancro, per quanto altamente improbabile, non è un miracolo, essendo stata descritta molte volte ed anche se la causa di questa guarigione resta al momento ignota. L’intervento straordinario di Dio, nel miracolo, dovrebbe eccedere l’ordine naturale; ma chi può stabilire l’ordine naturale in medicina? Mentre per i primi casi di Lourdes si ritenne da parte dei medici stessi che mostrassero un “carattere soprannaturale evidente”, per gli ultimi si sono aperti dibattiti che hanno visto pareri notevolmente divergenti. Si può infine sostenere (utilizzando un criterio “negativo” che è contrario alla logica teologica) che avvengono dei miracoli solo perché la scienza non è in grado di spiegare ciò che i testimoni affermano senza contraddittorio o ciò che in alcuni casi appare effettivamente non spiegabile al momento? (https://www.uaar.it/uaar/ateo/archivio/70/presunte-guarigioni-miracolose-lourdes/)
.
Stelle e guarigioni prodigiose
Non si vuole, in questa esposizione, entrare nel merito di quanto debba essere ritenuto miracolo o remissione spontanea delle malattie gravi che hanno riguardato i soggetti ritenuti miracolati dalla Chiesa Cattolica. Però, in uno studio astrologico, possiamo dire che, in tutte le società e fin dall’antichità, sono sempre esistiti degli “apporti”, degli aiuti e dei “soccorsi” direttamente attribuiti ad una forte fede, pagana o religiosa che sia, capace, in alcune persone, di suscitare l’intervento di demoni (spiriti protettori), dei e divinità e delle loro virtù guaritrici. La manifestazione di straordinari aiuti, che giustificavano guarigioni prodigiose da patologie gravi e ritenute incurabili dalla medicina del tempo, venivano messe in relazione al presentarsi di talune particolari stelle al sorgere o nella nona Casa (il luogo degli dei) o nell’angolo sotterraneo (il Fondocielo) del tema di nascita.
Su questo particolare argomento risulta estremamente utile la conoscenza di uno tra i testi più rappresentativi in lingua greca sulle stelle di un autore Anonimo – “Giudizi tratti dalla posizione delle stelle inerranti”. Nel testo vengono precisate le stelle che contrassegnano le geniture illustri o con talenti particolari ma anche le stelle che possono significare infermità e malattie gravi e quelle che recano aiuti e soccorso.
Ci riferiamo alla traduzione di Giuseppe Bezza che si basa su un testo pubblicato nel Catalogus dei codici greci (CCAG – Catalogus Codicum Astrologorum Graecorum) e su tre varianti, la Excepta Parisina, la versione di Retorio [2] e la versione latina (VL): circolata nel medioevo come traduzione dell’arabo.
Nel Medioevo, e poi anche nell’astrologia rinascimentale, questi asterismi formano un catalogo formale di 30 stelle “lucide, luminose”. Ne fanno parte quelle che ora definiamo di prima grandezza, insieme a stelle di seconda grandezza e ad altre che sono comunque tra le più brillanti del cielo visibile. Sappiamo che questo astrologo anonimo viveva a Roma nell’anno 379 perché ci dà il nome dei consoli su cui ha compiuto le sue osservazioni. E una conferma del luogo di osservazione la abbiamo anche dal fatto che non considera la stella Canopo, perché a Roma questa stella non sorge e non tramonta. È un testo vario che raggruppa le stelle secondo la loro natura e costituisce una recensione delle stelle più brillanti, chiamate anche Beibenie. Etimologicamente, tale nome è di provenienza araba e dovrebbe far riferimento al nome di una località desertica dell’arabia pietrosa dei beduini. Le stelle di questo catalogo prendono il nome di stelle lucide perché i beduini consideravano il deserto come un mare e vi si orientavano, di notte, secondo le stelle.
Nella prima parte comincia e dice “coloro che nascono al sorgere di Spica”… E poi, dopo Spica, prende la brillante della Lira, che è Vega, e così via. Le raggruppa e dà i giudizi gruppo per gruppo. Il primo a cui si riferisce è quello delle stelle che hanno natura Venere/Mercurio e dichiara quello che fanno queste stelle. Alla fine di questo elenco, una parte dei giudizi che troviamo qui sono in parte simili a quanto viene detto nel capitolo di Tolomeo sulle “qualità dell’animo”. Cioè, ad esempio, dove noi leggiamo che cosa fa Spica, che cosa fa la brillante della Corona Boreale, cioè tutte le stelle di natura Venere/Mercurio, vi sono evidenti analogie con quanto dice Tolomeo di Venere e Mercurio che insieme dominano l’animo. Nel capitolo in cui si parla delle stelle che producono infermità, ad un certo punto, vi sono delle precisazioni interessanti che riguardano la possibilità che determinate stelle, presenti in dati luoghi, “possano recare soccorso per l’apparizione divina o tramite sogni”. Riportiamo una parte del testo in cui ad ognuna di queste stelle è connesso un dio, una divinità o un modo di soccorso:tramonta. È un testo vario che raggruppa le stelle secondo la loro natura e costituisce una recensione delle stelle più brillanti, chiamate anche Beibenie. Etimologicamente, tale nome è di provenienza araba e dovrebbe far riferimento al nome di una località desertica dell’arabia pietrosa dei beduini. Le stelle di questo catalogo prendono il nome di stelle lucide perché i beduini consideravano il deserto come un mare e vi si orientavano, di notte, secondo le stelle.
“In particolare, alcuni segni e stelle inerranti, ove si trovino nel grado del luogo degli dei (nella nona Casa) o in quello dell’angolo sotterraneo (nella quarta Casa) o ancora quando sorgono all’oroscopo, concedono a chi nasce grandi soccorsi per l’apparizione divina o tramite sogni. Quando, pertanto, troviamo così disposto lo Scorpione, segnatamente il grado XXVII ove vi è la brillante di Ofiuco – Rasalhague –, che cura i nativi per l’apparizione o la virtù di Asclepio o Serapide o per la convenienza di ottimi medici. Quindi Spica nella Vergine al grado XXIX, sana per l’apparizione della Madre degli dei o di Core o di Afrodite o di Igea. La brillante che è nel capo del Gemello precedente – Castor -, che è nel XXVI grado dei Gemelli, ove si trovi, come abbiamo detto, sette gradi prima del luogo degli dei o dell’angolo sotterraneo – quando parla di “sette gradi prima del luogo degli dei”, intende 7 gradi prima o dopo la cuspide della Casa – o sorgendo all’oroscopo porta il soccorso di Ermete Telesforo o di Apollo, Se troviamo così disposta la brillante che è nella testa del Gemello seguente – Pollux -, che è al XXIX grado dei Gemelli, segnatamente nelle geniture notturne arreca il soccorso e l’apparizione di Eracle, nelle diurne dei Dioscuri. Se nei luoghi predetti si trova la brillante del Cane – Sirio -, che consorge [3] con il XX grado dei Gemelli, concede, segnatamente nelle geniture notturne, il soccorso o l’apparizione di Ecate o di Ares stesso o di Anubis o tramite offerte o il fuoco o il sangue o i sacrifici espiatori. Le stelle che sono nelle corna del Capricorno – Algedi e Dabih – e i Capretti – Haedus – e la Capra – Capella -, nei luoghi predetti, portano il sostegno o le apparizioni di Pan o di Mercurio, segnatamente quando un pianeta benefico osserva i luoghi menzionati.
Nei luoghi che abbiamo menzionato anche ciascun pianeta, segnatamente quelli che sono volti al ben fare, secondo la propria natura e virtù suscitano apparizioni e soccorsi.
Nelle natività diurne, Saturno suscita le proprie visioni o quelle che provengono da Plutone e Poseidone e arreca soccorsi dalle qualità contrarie delle proprie piante e rimedi da altre sostanze. In una genitura notturna, ben disposto, porta visioni che provengono dai morti o da sintomi o dal timore degli dei. Marte, infine, apporta < visioni e soccorsi > propri alla sua natura, vantaggiosi nella notte, spaventosi, avversi e dannosi nel giorno”.
.
Marie Bigot
Nata il 7 dicembre 1922 a La Richardais (Francia) Marie Bigot è guarita dalla paralisi parziale l’8 ottobre 1953, recupera l’udito l’8 e torna a vedere il 10 ottobre 1954. Il Miracolo è stato riconosciuto il 15 agosto 1956 dal cardinale Clement Roques, arcivescovo di Rennes.
Il caso di Marie è unico negli annali di Lourdes perché ha vissuto tre guarigioni successive: nel 1952, a 30 anni, non cammina più, non sente più, non vede più. Il suo male ha un nome barbaro, aracnoidite della fossa posteriore (una forma di meningite grave). Quando si reca a Lourdes per la prima volta, con il pellegrinaggio del Rosario, nell’ottobre 1952, è costretta a letto e pensa di imparare il metodo braille. Ritorna a casa senza alcun miglioramento, malgrado le sue speranze. L’anno successivo, nel corso del pellegrinaggio, con grande sorpresa, recupera la possibilità di camminare. Un anno dopo, di nuovo in pellegrinaggio, alla fine della processione Eucaristica dell’8 ottobre 1954, ritrova l’udito: “Ho sentito perfettamente la folla che cantava Regina del Rosario.” E le ore che seguono le riservano altre emozioni, sul treno del ritorno le ritorna la vista. Successivamente, non le rimane nessuna recidiva medica: grazie ad una perfetta salute, Maria ha potuto tornare a Lourdes pressoché tutti gli anni. (https://www.lourdes-france.org/it/guarigioni-miracolose/)
Diciamo qualcosa sulla Aracnoidite della fossa posteriore che può portare cecità, sordità, emiplegia: è un processo infiammatorio interessante l’aracnoide, la cui sintomatologia dipende dalla regione colpita del sistema nervoso centrale. Le forme che interessano il cervello possono conseguire a traumi o più spesso a processi infiammatori acuti, subacuti o cronici, anche di origine infettiva, delle cavità della faccia (otiti, sinusiti, rinofaringiti, infezioni dentarie). Le forme spinali succedono generalmente a iniezioni intradurali, traumi, emorragie subaracnoidee o possono essere la complicanza di lesioni spinali. L’aracnoidite presenta diverse forme, con varia sintomatologia, dipendente dalla regione interessata.
– L’aracnoidite rolandica interessa la corteccia precentrale deputata alla regolazione del movimento volontario del corpo e si manifesta con emiparesie e crisi epilettiche.
– L’aracnoidite ottochiasmatica si sviluppa nella regione del chiasma ottico e la sintomatologia è costituita da restringimento del campo visivo e diminuzione del visus. Quando l’aracnoidite è localizzata nella fossa cerebrale posteriore sono presenti segni di ipertensione endocranica, sindrome cerebellare con alterazioni dell’attitudine e dell’equilibrio, paralisi del VI, VII, VIII paio di nervi cranici.
– L’aracnoidite spinale consiste in alterazioni della sensibilità, dolori e, col tempo, deficit motorio.
La prognosi non desta preoccupazioni per la vita del paziente, ma la funzionalità delle regioni colpite è difficilmente ripristinata.
.
Della vita di Marie Bigot
Originaria di La Richardais, vicino a Saint-Malo (Ille-et-Vilaine), Marie Bigot aveva appena compiuto 30 anni quando, all’inizio degli anni ‘50, una forma di meningite improvvisamente la lasciò sorda, cieca ed emiplegica. Una pesante operazione del cervello non avrà alcun effetto.
Nel 1953, la sua famiglia decide di portarla in Pellegrinaggio a Lourdes. Marie Bigot, durante la permanenza nel Santuario, sentì improvvisamente un forte crampo su tutto il lato destro del corpo prima che riuscisse a muovere la gamba destra e poi il braccio destro. Un cineasta, che era venuto a seguire l’esperienza spirituale della donna, riprese l’evento di Marie Bigot che riesce ad alzarsi e a camminare.
Sul momento, però, i medici del Lourdes Medical Bureau rimangono scettici e solo l’anno successivo, durante un suo pellegrinaggio a Roma, riconoscono la mancanza di emiplegia.
L’altro evento straordinario si verifica il 9 ottobre 1954, alle 17, in cui comincia a sentire: “Ho sentito per la prima volta il rumore della folla, poi i cinque colpi del campanile, e mi sono spaventata!”
Ma non solo, il giorno dopo, sul treno per tornare in Bretagna, vede finalmente il panorama: “Ho visto per la prima volta un fulmine, poi, le labbra rosse dell’infermiera e gli orecchini bianchi. Ricordo una valigia su cui era scritto 5039. Lo ricordo, perché, per essere sicura, l’ho guardato più volte”.
Marie Bigot sarà ufficialmente riconosciuta miracolata nel 1956 dall’arcivescovo di Rennes, e la sua guarigione è tra i miracoli del Santuario di Lourdes riconosciuti dalla Chiesa e a cui Marie Bigot rimane fedele per tutta la vita, tornandoci ogni anno nel mese di ottobre, instancabilmente, dimostrando la sua esperienza spirituale: “Devo dare, anche se non posso fare quanto mi viene chiesto” mi ha confidato.
“È un peso che ho sulla schiena, un pesante fardello, ma ho continuato la mia vita come se nulla fosse accaduto” ha ammesso nella sua ultima visita a Lourdes nel mese di ottobre 2015. (https://www.la-croix.com/Urbi-et-Orbi/Actualite/Carnet/Mort-Marie-Bigot-59e-miraculee-Lourdes-2016-04-18-1200754220)
.
Della nascita di Marie Bigot
Tutto ciò che abbiamo sono dei dati riportati ed è giusto non avere dubbi sui dati che abbiamo di fronte, però, si vorrebbe sapere qualcosa di più. Ad esempio, viene riportato il seguente dato: sordità, cecità, emiplegia (paralizzata per metà) da aracnoidite [4]. Sappiamo che la prognosi non desta preoccupazioni per la vita del paziente, ma che la funzionalità delle regioni colpite è difficilmente ripristinata.
Il dato anagrafico, proveniente dall’archivio CIDA – Linguaggio Astrale n. 75 -, indica una nascita per il 7 dicembre 1922 alle ore 3:58 di fuso (ore 2:58 di T.U.). Diciamo subito che la figura della nascita di Marie Bigot mostra chiaramente la sordità, meno la cecità e per la emiplegia è possibile solo fare delle congetture, perché bisogna capire come tutte queste cose si sono manifestate.
.
La Sizigia plenilunica
La nostra indagine parte dall’osservazione della Sizigia [5], figura fondamentale ed imprescindibile nell’argomento delle malattie e della vita. Si tratta della Sizigia plenilunica del 4/12/1922 alle ore 12:24 di fuso (ore 11:24 di T.U.):
.
latitudini | declinazioni | DH [6] | visibilità [7] | |
Sole | – | -22.17 | 0.78 | – |
Luna | -4.84 | +17.37 | 0.77 | – |
Saturno | +2.32 | -04.73 | 3.17 | – |
Giove | +1.05 | -13.24 | 2.06 | -29.02 (v.) |
Marte | -1.31 | -14.48 | 5.30 | – |
Venere | +0.17 | -19.35 | 0.63 | -11.66 (v.) |
Mercurio | -0.78 | -22.76 | 0.65 | -1.00 (c.) |
Tyche | – | – | 5.99 | – |
Daimon | – | – | 5.99 | – |
.
Il plenilunio si realizza a 11°32’ Sagittario in cui si trova il Sole, in decima Casa, culminante, con DH 0.78, con Mercurio sotto i raggi, a 10°15’ Sagittario, e unito alla stella Rasalhague (compresa tra le stelle che recano soccorso). Marte sorge a 24°50’ Acquario, con DH 5.30, e la Luna, è al suo ventre [8], è nel quarto luogo, a 11°32’ Gemelli, con DH 0.77, unita ad Aldebaran. Quindi, è un plenilunio dove entrambi i luminari sono osservati da un malefico, dove Marte sorge ed è in quadrato – nel mondo – al Sole e alla Luna. Inoltre, diciamo anche che entrambi i benefici, sia Venere che Giove, sono configurati all’Ascendente della Sizigia.
.
Il tema di nascita
Tenuto conto delle figure e dei domini della Sizigia plenilunica, la natività è stata rettificata per le ore 4:00 di fuso (ore 3:00 di T.U.), quando, Giove, il dominatore della Sizigia, realizza una isaritmia [9] con il grado Ascendente e Mercurio realizza una isaritmia con il grado del Mediocielo. Giove è orientale al Sole nei due tempi e, alla nascita, è angolare e domina e si configura alla Luna, il luminare del tempo [10] della nascita.
.
latitudini | declinazioni | DH | visibilità | |
Sole | – | -22.51 | 2.30 | – |
Luna | -4.72 | +17.78 | 0.59 | – |
Saturno | +2.33 | -04.81 | 5.62 | – |
Giove | +1.05 | -13.41 | 4.63 | -30.92 (v.) |
Marte | -1.25 | -13.77 | 1.79 | – |
Venere | +0.80 | -18.49 | 3.43 | -15.48 (v.) |
Mercurio | -1.04 | -23.57 | 2.27 | -0.14 (c.) |
Tyche | – | – | 4.29 | – |
Daimon | – | – | 4.29 | – |
.
Le figure significative
Alla nascita Saturno è in dodicesima Casa e osserva la sesta Casa per opposizione e, stando in questa posizione, osserva entrambi i luminari, uno per quadratura e l’altro per esagono: Saturno è a 17°44’ Bilancia; il Sole è a 14°14’ Sagittario; la Luna è a 16°15’ Cancro. Poi, Tyche [11] (DH 4.30) è in sesta Casa, è in prossimità del nodo lunare sud [12] (coda del grado) ed è in quadrato alla Sorte di Malattia, Sinos [13] (DH 2.15) Inoltre, vediamo che anche la Sorte di Eros (DH 5.13) è in sesta Casa. Queste circostanze, e figure simili a questa, significano sempre che c’è malattia. E più sovente che c’è infermità e che c’è qualcosa di congenito. Poi, Daimon, la Sorte del Sole (DH 4.30), è in settima Casa congiunta alla Sorte di Nemesi [14] (DH 4.67) e anche questa è una figura abbastanza parlante. Però, siccome queste figure sono al di fuori dello schema tolemaico, le utilizziamo come “sintomi” e come un rafforzamento dei significati primi che si vedono.
Il significato primo della malattia è chiaramente il plenilunio precedente in cui un malefico sorge ed è in quadratura ai due luminari. Poi, alla nascita, Saturno è appena sorto e, dalla dodicesima Casa, osserva la sesta Casa, è configurato al Sole ed è in quadrato alla Luna, il luminare del tempo. Inoltre, Mercurio, che è combusto (è nel medesimo grado del Sole, con a.v. -0.14) [15], è con Antares [16] e riceve il raggio di Saturno. Questa è la tipica configurazione della sordità citata da Tolomeo nel capitolo sulle malattie. La condizione è quando Mercurio è combusto in un “segno afono” – e qui i segni afoni sono, sovente, le immagini stellate e tutti i segni animali come lo Scorpione – ed è osservato da Saturno.
Questo discorso di Mercurio combusto testimoniato da Saturno fa riferimento a dei principi fisici primitivi dove viene raffreddata, congelata, la virtù, la natura di Mercurio per la vicinanza al Sole e viene “rappresa”. In questa condizione, la presenza di un aspetto di Saturno blocca la virtù e produce una patologia. Per cui, questa è la figura tipica del “bleso” – chi ha difficoltà nel parlare, chi ha balbuzie – o del “sordo”.
Poi, il fatto che i malefici testimoniano fortemente i luminari, in vario modo, in Sizigia e alla nascita, allora, queste malattie possono riguardare anche il sistema nervoso centrale, i nervi e la vista, che sono sempre rappresentati dal Sole e dalla Luna.
.
Le possibilità di guarigione
Per poter dire qualcosa a questo riguardo, in generale, dobbiamo sempre considerare le figure che i malefici o i benefici hanno con i luminari. In questa natività Giove non osserva il Sole e la Luna si separa dal trigono di Giove. Qui la Luna è già a 16°14’ Cancro (è in sue dignità e in dignità di Giove) e si separa da Giove – che è a 8°42’ Scorpione – e si applica per quadratura a Saturno (che si trova in sue dignità). Quindi, da tutte queste figure se ne può trarre l’indicazione della malattia, ma anche della possibilità di una guarigione. Per la persona vi sono malattie importanti e, poiché la guarigione è possibile, proviamo ad osservare il modo della remissione dei sintomi o della guarigione.
In generale, sappiamo che Giove riguarda le terapie, i rimedi e la cura dei medici. Giove domina sul plenilunio precedente ed è il signore della natività (l’almuten). E lo diciamo perché il Sole di nascita ed il plenilunio sono in Sagittario, perché la Luna è nell’Esaltazione di Giove, perché Giove sorge nel primo luogo ed è unito alla stella Vega (natura Venere/Mercurio) e, quindi, già tutte queste condizioni ci fanno capire che Giove è molto forte. Oltre che per i domini, la sua forza è dovuta anche al fatto che è orientale al Sole (ha da poco realizzato la levata eliaca ed è di moto diretto e veloce) e che la Luna si separa da Giove, con una figura forte che si realizza tra gli angoli (tra prima Casa e Mediocielo). Inoltre, la circostanza che Giove sia orientale al Sole da una possibilità che la guarigione avvenga presto.
A seguire, osserviamo se, nei luoghi deputati, sono presenti quelle stelle che “recano soccorso” e di cui abbiamo parlato all’inizio. Alla nascita il grado di passaggio [17] di Spica è 22°46’ Bilancia, mentre il grado che sorge è 20°28’ Bilancia, pertanto, Spica [18] è al sorgere e anche questi due gradi di distanza rendono pienamente ragione della figura. La Luna è nella nona Casa (il luogo degli dei), è nel proprio Domicilio ed è con le stelle brillanti dei Gemelli, Castor (nel capo del Gemello precedente – α Geminorum –), e Pollux (nella testa del Gemello seguente – β Geminorum –). Inoltre, Rasalhague (α Ophiuchi), della costellazione del Serpentario, posta sopra la costellazione dello Scorpione, è con il grado del Plenilunio: tutte queste stelle sono nei luoghi deputati e rientrano nel catalogo delle stelle che recano soccorso.
.
La direzione per l’epoca della prima guarigione
Durante un pellegrinaggio a Lourdes, l’8 ottobre del 1953, Marie Bigot guarisce in modo istantaneo dalla paralisi parziale che la costringeva su una carrozzella e recupera la capacità di camminare autonomamente. Esattamente un anno dopo, l’8 ed il 10 ottobre 1954, recupera l’udito e la vista. Data la remissione spontanea di tutte le sue patologie ritenute incurabili nel 1956 viene ufficializzata la guarigione miracolosa dovuta all’intervento della Madonna di Lourdes.
Per il movimento di direzione primaria [19] (con figura redatta per l’8/10/1953 – arco di direzione 34.07 -): Marte diretto giunge al quadrato dell’Ascendente e si oppone al Mediocielo; il Sole e Mercurio diretti giungono al trigono del Mediocielo, si oppongono alla Luna di nascita e sono in quadrato a Marte di nascita; la Luna diretta si oppone al Sole e a Mercurio di nascita e precisa il trigono con Marte e con Saturno di nascita, oltreché un esagono zodiacale con Saturno di nascita; Giove diretto è in quadrato alla Luna di nascita; Venere diretta giunge alla declinazione di Mercurio di nascita e all’equidistanza di Giove diretto; la Sorte di Base [20] diretta è giunta alla Luna di nascita; Daimon diretta è ancora opposta all’Ascendente e in quadrato al Mediocielo, giunge al trigono del Sole e di Mercurio di nascita, va al quadrato della Luna di nascita ed è in quadrato a Marte diretto; Tyche diretta è in quadrato a Venere di nascita; la Sorte di Malattia diretta è unita a Daimon, è in esagono alla Luna di nascita e si oppone a Giove di nascita; la Sorte di Eros [21] diretta è in trigono all’Ascendente ed è in quadrato al Sole e a Mercurio diretti; le Sorti delle Nozze e dell’Audacia [22] dirette sono equidistanti alla Luna di nascita e in trigono a Venere di nascita; la Sorte della Necessità [23] è equidistante a Saturno di nascita. Inoltre, la stella soccorritrice Rasalhague diretta è giunta all’Ascendente; la stella soccorritrice Albireo diretta è giunta a Giove di nascita; Regulus diretta è al Mediocielo; Sadalmelik diretta è giunta al Fondocielo; Alphard diretta è giunta alla Luna di nascita; Nunki diretta è giunta al Sole e a Mercurio di nascita; Sirius diretta è giunta a Daimon di nascita; Al Pherg diretta è giunta a Tyche di nascita.
Nel cerchio interno indichiamo le direzioni nel moto diurno, nel cerchio esterno le direzioni nel moto zodiacale, da osservare entrambe [24]. Inoltre, la legenda in figura indica i confini [25] a cui sono giunti gli astri.
.
Confini | Declinazioni | DH | |
Oroscopo | Mercurio | -16.38 | 6.00 |
Mediocielo | Mercurio | +11.46 | 0.00 |
Sole | Venere | -22.54 | 4.03 |
Luna | Mercurio | +15.15 | 2.43 |
Saturno | Mercurio | -15.38 | 3.20 |
Giove | Giove | -21.09 | 5.21 |
Marte | Saturno | -00.48 | 0.15 |
Venere | Saturno | -23.33 | 5.25 |
Mercurio | Venere | -22.46 | 3.97 |
Fortuna | Saturno | – | 2.57 |
Daimon | Giove | – | 5.78 |
.
Marte diretto (DH 0.15) è in quadrato all’Ascendente e si oppone al Mediocielo;
il Sole e Mercurio diretti (DH 4.03/3.97) sono in trigono al Mediocielo;
il Sole e Mercurio diretti (15°35’/16°15’ Capricorno) sono opposti alla Luna di nascita (16°15’ Cancro);
il Sole e Mercurio diretti (DH 4.03/3.97) sono in quadrato a Marte di nascita (DH 1.79);
la Luna diretta (DH 2.43) si oppone al Sole e a Mercurio di nascita (DH 2.30/2.27);
la Luna diretta (DH 2.43) é in trigono a Marte di nascita (DH 1.79);
Giove diretto (DH 5.21) è in quadrato alla Luna di nascita (DH 0.59);
la Luna diretta (DH 2.43) é in trigono a Saturno di nascita (DH 5.62);
la Luna diretta (18°57’ Leone) è in esagono a Saturno di nascita (17°44’ Bilancia);
Venere diretta (decl. -23,33) giunge alla declinazione di Mercurio di nascita (decl. -23,57);
Venere diretta (DH 5.25) è equidistante a Giove diretto (DH 5.21);
la Sorte di Base diretta (DH 0.70) è giunta alla Luna di nascita (DH 0.59);
Daimon diretta (DH 5.78) è opposta all’Ascendente e in quadrato al Mediocielo;
Daimon diretta (DH 5.78) è in trigono a Sole/Mercurio di nascita (DH 2.30/2.27);
Daimon diretta (DH 5.78) è in quadrato a Marte diretto (DH 0.15);
Daimon diretta (DH 5.78) va al quadrato della Luna di nascita (DH 0.59);
Tyche diretta (DH 2.57) è in quadrato a Venere di nascita (DH 3.43);
la Sorte di Malattia diretta (DH 4.57) è unita a Daimon di nascita (DH 4.30);
la Sorte di Malattia diretta (DH 4.57) è in esagono alla Luna di nascita (DH 0.59);
la Sorte di Malattia diretta (DH 4.57) si oppone a Giove di nascita (DH 4.30);
la Sorte di Eros diretta (DH 2.15) è in trigono all’Ascendente;
la Sorte di Eros diretta (DH 2.15) è in quadrato a Sole/Mercurio diretti (DH 4.03/3.97);
l’Audacia e le Nozze dirette (DH 0.71/0.63) sono equidistanti alla Luna di nascita (DH 0.59);
l’Audacia e le Nozze dirette (DH 0.71/0.63) sono in trigono Venere di nascita (DH 3.43);
la Sorte della Necessità diretta (DH 5.57) è equidistante a Saturno di nascita (DH 5.62);
la stella Rasalhague diretta (DH 5.53) giunge all’Ascendente;
la stella Regulus diretta (DH 0.07) è al Mediocielo;
la stella Albireo diretta (DH 4.54) giunge a Giove di nascita (DH 4.63);
la stella Aldebaran diretta (DH 4.62) si oppone a Giove di nascita (DH 4.63);
la stella Sadalmelik diretta (DH 0.12) è al Fondocielo;
la stella M33 diretta (DH 5.93) è giunta al Discendente;
la stella Alphard diretta (DH 0.84) è ancora unita alla Luna di nascita (DH 0.59);
la stella Nunki diretta (DH 5.52) è giunta a Sole/Mercurio di nascita (DH 2.30/2.27);
la stella Sirius diretta (DH 4.43) è con Daimon di nascita (DH 4.30);
la stella Al Pherg diretta (DH 4.12) è con Tyche di nascita (DH 4.30).
.
Considerazioni
In questo periodo muta il Signore dei Confini [26] per il Mediocielo, per Marte e per Saturno e i relativi divisori sono Mercurio e Saturno. Da quanto visto in genitura, Giove, per l’angolarità, per l’orientalità [27], per i domini e per gli aspetti (in particolare il trigono con la Luna che è nei propri domini e in quelli di Giove) che realizza alla nascita, può rappresentare una rapida guarigione. Ora, in direzione, Giove precisa il quadrato alla Luna di nascita e l’equidistanza a Venere diretta (per il moto di entrambi). Abbiamo detto prima che, in una concezione arcaica, si ritiene che il pianeta che può “sciogliere i mali” indicati dagli aspetti tra Saturno e Mercurio combusto, è Marte. Riepiloghiamo, pertanto, i principali aspetti che si precisano per i moti primi:
Marte giunge al meridiano e si configura all’Ascendente ed al Mediocielo; la Sorte del Sole, Daimon (la parte di spirito) è sulla linea dell’orizzonte e si configura al Mediocielo, alla Luna di nascita e a Marte diretto; il Sole e Mercurio sono in trigono al Mediocielo e in quadrato a Marte di nascita; Giove è in quadrato alla Luna e la Luna si configura per trigono a Marte e a Saturno: tutti questi aspetti, nel loro senso primo, possono rappresentare un libero fluire delle “energie elementali” che agevolano un cambio di stato dell’organismo (e una trasformazione). Inoltre, ora, il Sole, Mercurio e la Luna si oppongono reciprocamente ed indicano un radicale mutamento di situazione ed una svolta importante nella vita.
.
Rivoluzione solare dell’anno 1952
La rivoluzione, con gli spazi di perfezione [28], è stata calcolata per il luogo di nascita, La Richardais – lat. 48°36’N; long. 02°02’W – e il giorno 6 dicembre 1952 alle ore 10:45 di fuso (ore 9:45 di T.U.).
.
latitudini | declinazioni | DH | visibilità | |
Sole | – | -22.52 | 3.25 | – |
Luna | +0.35 | +18.03 | 4.65 | – |
Saturno | +2.34 | -07.21 | 1.18 | – |
Giove | -1.24 | +14.41 | 0.09 | – |
Marte | -1.36 | -18.75 | 4.55 | – |
Venere | -2.22 | -23.36 | 5.14 | -27.27 (v.) |
Mercurio | +2.53 | -17.99 | 1.80 | -11.69 (l.e.) |
Tyche | – | – | 1.90 | – |
Daimon | – | – | 1.90 | – |
.
In questa rivoluzione i benefici, Venere, Giove e la Luna, sono angolari, Tyche e Daimon sono in trigono all’Ascendente e la stella Arcturus [29] (natura Giove/Marte) culmina. Giove è “nell’angolo sotterraneo”, si presenta nello spazio di perfezione dell’Anno (e ne prende un dominio), è in quadrato alla Luna, a Marte e ai nodi lunari e si presenta sul grado di Daimon di nascita. Venere e Marte si presentano in prima Casa, Mercurio è in decima Casa e Marte è in trigono al Mediocielo. Marte, Venere e Mercurio dominano la perfezione dell’Anno e sono i Signori dell’Anno.
Mercurio è mattutino [30] (nel giorno), è visibile e in levata eliaca (a.v. -11.69), è doriforo (precede e fa corteo al Sole), è in quadrato a Marte ed alla Luna, domina e si oppone alla perfezione dell’Anno e si presenta nella perfezione della Sorte del Sole (Daimon).
Venere è nello spazio di perfezione della Luna e del Mediocielo, domina e si configura alla perfezione dell’Anno, è unita per declinazione al Sole ed è in quadrato con Saturno, con il quale è in mutua ricezione.
Marte è con il nodo lunare nord, è in quadrato a Giove, si oppone alla Luna, è in esagono al Sole, è in quadrato (nel mondo) a Mercurio, domina e si configura alla perfezione dell’Anno e si presenta nella perfezione del Mediocielo.
Saturno è nella propria hàiresis [31] (diurno nel giorno), è nella propria Esaltazione, è in mutua ricezione con Venere (che va al sorgere e che è la Signora dell’Anno) e precede e fa corteo al Sole (è doriforo [32]).
Alla nascita Giove è angolare, è orientale e commisto, per natura, alla Luna. In direzione Giove è giunto al quadrato della Luna rappresentando una crisi, anche di uno stato fisico, corporeo, di carattere positivo. In rivoluzione Giove è in quadrato sovreminente alla Luna e rievoca il significato forte e positivo della figura presente alla nascita della Luna (in Domicilio) che “defluisce” per trigono da Giove (angolare ed orientale).
La Luna è con Praesepe (M44) e gli Asini [33], è nella fase repulsiva (di natura marziana), è al suo nodo (lat. +0.35), si separa dal trigono di Mercurio e si applica all’opposizione di Marte e del nodo lunare nord, al quadrato di Giove, al trigono del Sole e all’esagono di Saturno (in sue dignità) e indica rapidi cambiamenti che sono positivi e che modificano lo stato corporeo, fisico, preesistente.
In questi casi, Marte rappresenta chi toglie l’impedimento. E Marte, dice Tolomeo, scioglie l’impedimento perché scioglie il blocco causato da Saturno, quindi è questo il significato di Marte che in direzione giunge al meridiano e che, nella rivoluzione solare dell’anno della guarigione, si presenta in prima Casa, ha una figura con la Luna, con il Sole e con Giove e domina la perfezione dell’Anno. Sono eventi positivi perché è una figura annuale con tutti i benefici angolari e in cui, il rapporto presente alla nascita tra Giove e la Luna, e il quadrato che si è precisato per i moti primi, si ripropone anche in rivoluzione.
Infine, mentre in rivoluzione Mercurio è visibile, è apparente effettivamente alla vista, alla nascita Mercurio è talmente vicino al Sole da essere nel medesimo grado. E corrisponde pienamente alla condizione menzionata da Tolomeo in cui “Mercurio combusto è osservato da Saturno”, dove per combusto egli non intende la non visibilità di Mercurio alla vista ma la combustione, l’orbita stretta dei 2-3 gradi. Nella figura annuale la condizione di Mercurio è mutata radicalmente, anche questo, alla luce delle figure principali appena viste, può significare una trasformazione importante.
Il Sole e Mercurio che si presentano e dominano, con Marte e Giove, la perfezione della Sorte del Sole sono riconducibili ad una remissione dell’impedimento (a livello di sistema nervoso), causa della paralisi parziale del corpo. Inoltre, la retrogradazione di Giove e di Mercurio, nonché la figura tra Saturno e Venere (in cui Saturno è sovreminente), potrebbe spiegare lo sciogliersi solo di una delle diverse patologie presenti nella persona ed una latenza ed un ritardo riguardo alla remissione dei sintomi delle altre gravi patologie presenti. Diciamo questo anche alla luce di quanto mostra la figura annuale successiva e che concerne l’epoca della guarigione completa e della totale remissione dei sintomi ancora presenti dopo l’8 ottobre 1953.
.
Rivoluzione solare dell’anno 1953
La rivoluzione, con gli spazi di perfezione, è stata calcolata per il luogo di nascita, La Richardais – lat. 48°36’N; long. 02°02’W – e il giorno 6 dicembre 1953 alle ore 16:27 di fuso (ore 15:27 di T.U.).
.
latitudini | declinazioni | DH | visibilità | |
Sole | – | -22.52 | 5.03 | – |
Luna | -3.18 | -25.92 | 5.29 | – |
Saturno | +2.29 | -11.08 | 5.18 | -34.25 (v.) |
Giove | -0.53 | +22.70 | 4.19 | – |
Marte | +1.23 | -07.28 | 4.61 | – |
Venere | +0.81 | -19.62 | 5.95 | -11.02 (v.) |
Mercurio | +1.92 | -17.08 | 5.87 | -17.23 (v.) |
Tyche | – | – | 5.74 | – |
Daimon | – | – | 5.74 | – |
.
La figura annuale è un novilunio in cui Daimon e la Sorte di Base sorgono, Giove è in prima Casa e Venere, Mercurio e i luminari sono angolari e configurati all’Ascendente ed al Mediocielo; Venere e Giove sono uniti per declinazione al Sole; culminano le stelle delle corna del Capricorno, Algedi e Dabih, rientranti nel catalogo delle stelle che recano soccorso; il nodo lunare nord è al meridiano con le stelle benefiche Vega e Albireo (natura Venere/Mercurio). Inoltre, numerose stelle brillanti sono presenti e operative in questa figura: la stella Spica sorgeva alla nascita e ora è unita a Marte; Arcturus è con il Sole; Aldebaran è con Giove; Antares è con Mercurio; l’Aculeo dello Scorpione (M7) è con Venere; la Greppia, Praesepe (M44), e gli Asini sono al Fondocielo. Già queste condizioni possono consentire il manifestarsi e l’esprimersi di eventi fuori dall’ordinario.
Mercurio è nuovamente visibile (a.v. -17.23), è angolare, è unito a Venere, è unito ad Antares, è in esagono al nodo lunare nord, è in ricezione (senza figura) con Giove e domina lo spazio di perfezione dell’Anno [34] mentre Giove si presenta nella perfezione.
Continuando l’esame, vediamo che Marte e Saturno, sono uniti a stelle benefiche, sono in ricezione mutua, sono in sesta Casa e Marte si applica per trigono a Giove.
La Luna (che in questa genitura è “il soccorso della Madre degli dei”), è sotto i raggi e tra circa un giorno diventerà visibile e si applicherà prima a Marte (e a Spica) e poi a Giove (e ad Aldebaran) e, trascorso un periodo di latenza (dei mesi), può rappresentare una remissione dei sintomi, un risanamento, una guarigione.
.
______________________________________________________________________________
Note
[1] Su più di 7000 dossiers di guarigioni depositati a Lourdes, dopo le apparizioni, ad oggi sono 70 i casi riconosciuti come ‘miracoli’ dalla Chiesa:
- Più dell’80% dei miracolati sono donne;
- Il miracolato più giovane aveva 2 anni;
- I paesi d’origine dei miracolati sono la Francia (56 miracolati), l’Italia (8), Il Belgio (3), la Germania (1), l’Austria (1) e la Svizzera (1);
- I miracolati affermano d’essere stati guariti per intercessione di Nostra Signora di Lourdes, nonostante alcuni di questi non fossero mai venuti a Lourdes;
- La maggior parte dei miracolati è guarita a contatto con l’acqua di Lourdes (50 miracolati, per lo più alle piscine).
[2] Astrologo greco del VI secolo d.C., originario dell’Egitto, Retorio ci appare una figura di grande rilievo nella storia dell’astrologia. Egli unisce tra loro metodi e tradizioni diversi: Antioco, Tolemeo, Teucro, Valente, Doroteo e costituisce l’intermediario privilegiato tra l’astrologia dell’età tardo-imperiale e quella bizantina. Il suo vasto compendio di astrologia consta apparentemente di 118 capitoli in buona parte pubblicati nelle appendici del Catalogus Codicum Astrologorum Graecorum, cfr. D. Pingree, Antiochus and Retorius, «Classical Philology», 1977, pp. 203-223. (notizie tratte da “Retorio Della natura e virtù dei pianeti”, Giuseppe Bezza in Arcana Mundi, antologia del pensiero astrologico antico, pp. 72-86).
[3] Quando qui dice “coascendono … consorge con il grado…” questo uso di “consorge” è improprio perché vuole intendere, per quelle stelle che non sono nella fascia zodiacale, il relativo grado di passaggio, la loro longitudine nello zodiaco.
[4] L’aracnoidite (ARC) è un’infiammazione cronica dello strato aracnoideo delle meningi.
L’aracnoidite adesiva è la forma più grave con dolori neurogeni, intrattabili e debilitanti agli arti e alla schiena e altri disturbi neurologici.
L’eziologia non è nota. Ogni anno vengono descritti circa 25.000 casi, soprattutto in Nord e Sud America, in Asia e in Europa, dove gli interventi alla colonna vertebrale sono più diffusi.
Può essere anche causata da infezioni batteriche e virali a livello spinale (75%) e iniezioni subaracnoidee ripetute di farmaci antitumorali o antimetabolici.
L’aracnoidite lombosacrale è complicata dalla siringomielia, dalla sindrome della cauda equina, dallo pseudomeningocele, dalle cisti intratecali o dall’assottigliamento del midollo spinale e delle radici nervose (NR). L’aracnoidite è dovuta ad alterazioni infiammatorie progressive.
Una volta iniziata la fase proliferativa, l’aracnoidite diventa cronica e si complica con l’invecchiamento della colonna. Gli interventi, le iniezioni o qualsiasi altra invasione della colonna possono peggiorare di molto la malattia.
[5] La Sizigia è il novilunio o il plenilunio che precede la nascita ed è come una matrice che influenza i “caratteri fondamentali” di tutte le nascite dei giorni successivi fino al successivo novilunio/plenilunio. Ha una natura solare (novilunio)/lunare (plenilunio), fa parte, rispettivamente, dell’hairesis diurna/notturna.
[6] La distanza oraria si riferisce alla suddivisione del giorno in 24 ore ed è la misura oraria dell’astro osservato nella sua posizione relativa rispetto alla linea meridiana (asse fondocielo/mediocielo) ed alla linea dell’orizzonte (asse ascendente/discendente). I valori in distanza oraria (DH) indicati nella figura di direzione partono da un valore zero in prossimità del meridiano e determinano i quattro quadranti di sei ore l’uno del cerchio completo, nel seguente modo: dal fondocielo all’ascendente e dal fondocielo al discendente da 0 a 6 ore; dal mediocielo all’ascendente e dal mediocielo al discendente da 0 a 6 ore. Questo significa dire che l’astro situato esattamente sulla cuspide della seconda, dell’undicesima, della nona e della quinta Casa ha un valore di distanza oraria pari a 2 ore (DH 2.00); l’astro situato precisamente sulla cuspide della prima, della dodicesima, dell’ottava e della sesta Casa ha un valore di distanza oraria di 4 ore (DH 4.00), e così via.
[7] In questa colonna viene fornito il dato della visibilità degli astri per il giorno della nascita. Con la sigla v. intendiamo “visibile” o fuori dai raggi del Sole; con la sigla n.v. intendiamo “non visibile” o sotto i raggi (invisibilità e combustione). Con la sigla l.e. indichiamo la “levata eliaca” (che può essere mattutina o vespertina), con t.e. il “tramonto eliaco” (mattutino o vespertino). Con la sigla c. intendiamo la “combustione” del pianeta molto vicino al Sole, entro i tre gradi.
[8] I ventri sono i due punti nei quali un pianeta raggiunge la massima distanza in latitudine rispetto all’eclittica. I ventri dei pianeti non hanno valori fissi ma mutano di volta in volta.
[9] Nelle 24 ore, del giorno, sono tanti i momenti in cui, secondo “cause precedenti”, che riguardano la “formazione di corpo e spirito”, la nascita dei bimbi è possibile. Secondo questa concezione, le fasi di formazione dell’embrione, dal concepimento alla nascita, devono seguire un ritmo armonico, esprimere un’assonanza che consente il compimento della gestazione. A questa concezione risponde la tecnica che è di Tolomeo e del suo tempo. Seguendo questa tecnica, ricercheremo, nel giorno di nascita, quei momenti in cui è possibile nascere. Si tratta di quelle “aperture delle porte” in cui i pianeti formano rapporti di eguaglianza numerica in virtù dei loro moti, isaritmie (che devono essere considerate secondo il moto orario), rispetto al sorgere o al culminare. Tali momenti possono essere pochi o tanti, ma la nostra scelta deve riguardare, con poche eccezioni, solo quei rapporti che si creano tra quel pianeta, che ha un chiaro dominio al tempo della sizigia e che troviamo riconfermato, per diritti, forza, operatività, concordia di hairesis, nel tema di nascita.
[10] Luminare del tempo è il Sole in nascita diurna e la Luna in nascita notturna.
[11] Per questa e per le altre sorti indicate nell’articolo ci riferiamo al sistema di calcolo successivo a quello adottato da Placido Titi e da Adriano Negusanzio. Qualche anno dopo la morte di Placido, nella ristampa della Coelestis Philosophia del 1675, Francesco Brunacci e Francesco Maria Onorati propongono un metodo di calcolo che mantiene la stessa struttura del calcolo del Placido ma viene svolto interamente sull’equatore operando con l’ascensione obliqua dell’oroscopo e con le ascensioni miste (am) dei luminari, ovvero con le aoch nell’emisfero ascendente e con le doch in quello discendente, in modo da ottenere l’ascensione mista della sorte. Sulle argomentazioni teoriche e le modalità del calcolo, si segnala l’articolo pubblicato all’interno del sito www.cieloeterra.it dell’associazione Cielo e Terra “La sorte oraria, il vero oroscopo lunare”, di Marco Fumagalli, che amplia quanto già indicato nell’altro suo articolo “il calcolo delle sorti secondo Placido Titi” (pubblicato su Linguaggio Astrale n. 103 di giugno 1996).
La Sorte del Genio, Daimon, in ogni genitura può rappresentare l’intelletto, l’animo, il comportamento, i desideri profondi e le istanze interiori che indirizzano le scelte importanti della nostra vita.
La Sorte di Fortuna, Tyche, in ogni genitura può rappresentare il corpo, la vita, le acquisizioni, le sostanze materiali, la convivenza, il matrimonio e quanto viene condiviso nella vita di coppia. In ambito religioso, sono i beni condivisi nella comunità e la comunione con gli altri. Come la Luna, può esprimere qualcosa riguardo la casa, il domicilio, il luogo in cui si vive.
[12] I nodi sono i due punti nei quali la Luna o un pianeta ha latitudine 0°, ovvero si trova sull’eclittica. Se il pianeta ha latitudine 0° e sta salendo sopra l’eclittica è nel suo nodo ascendente, se sta scendendo sotto l’eclittica è nel suo nodo discendente.
[13] La Sorte di Malattia, o del pericolo, indica situazioni che possono costituire un pericolo più o meno grave; in dati casi indica l’occasione violenta, la malattia inseparabile. In questo tema la Sorte della Malattia è in quadrato a Tyche, che si trova nel sesto luogo, e, se i pianeti lo indicano, può indicare malattie importanti.
[14] La Sorte di Nemesi, Nemesis, può rappresentare esperienze in cui bisogna confrontarsi con difficoltà impegnative che insorgono, ansie ed affanni. Se è unita a Tyche o a Daimon nel sesto o nel settimo luogo, può indicare una malattia importante.
[15] Si chiarisce che qui viene presa in considerazione la misura, proposta da Schoch, della quantità dell’arco condotto dallo zenith al nadir e passante per i luoghi dell’astro e del Sole, tale da consentire la prima o ultima visibilità dell’astro ad oriente (levante) o ad occidente (tramonto); per Mercurio tali valori vanno da –13.00 a -9.50 (se tramonta o sorge mattutino o vespertino); per Venere tali valori vanno da -5.80 a -5.20 (se tramonta o sorge mattutino o vespertino); per Marte tali valori vanno da -14.50 a -13.20 (se tramonta o sorge mattutino o vespertino); per Giove tali valori vanno da -9.00 a -7.50 (se tramonta o sorge mattutino o vespertino); per Saturno tali valori vanno da -13.00 a -10.30 (se tramonta o sorge mattutino o vespertino). Per valori inferiori di segno negativo) il pianeta è invisibile o combusto, per valori superiori (di segno negativo) ma vicini a quelli proposti, vi è la condizione di visibilità e di una maggior forza ed operatività.
Arcus visionis: (a.v.) è l’arco di depressione sotto l’orizzonte, o altezza negativa, che il Sole deve avere perché un corpo celeste che sorge o che tramonta prima o dopo il Sole risulti visibile all’occhio umano. Ciascun corpo celeste, sia esso una stella o un pianeta, ha un diverso arcus visionis che dipende dalla sua magnitudine apparente: maggiore è la luminosità del corpo celeste, minore è il suo arcus visionis, ovvero l’astro può essere visibile all’orizzonte anche con un cielo più chiaro. Per un corretto calcolo dell’arcus visionis occorre considerare la differenza in azimut tra il luogo in cui sorge (o tramonta) l’astro e quello in cui sorge (o tramonta) il Sole.
[16] Antares, il cuore dello Scorpione, per la natura Marte mista a Giove Esichio la chiama “tiranno”. Se alla nascita è con i significatori o i dominatori delle qualità dell’animo, se sono mal posti, questa stella aumenta un significato di persona dai tratti violenti. Più in generale, se sorge o culmina ed è commista a pianeti benevoli, dà onori ed elevazione, quando è commista ai malevoli si comporta all’opposto. Antares è una stella di prima magnitudine (di natura Marte) e fa parte delle stelle che, se sono nei luoghi vitali o con l’afeta, possono essere causa di morte.
[17] Il grado di passaggio è il grado dello zodiaco che passa con una stella fissa. Nel caso di una stella, posta in un qualsiasi punto, non dobbiamo fare altro che far passare un cerchio di posizione – un cerchio di distanza oraria – e questa stella avrà la medesima distanza oraria di un determinato grado dell’eclittica per cui “passa” insieme a questo grado dell’eclittica.
[18] Spica, natura Venere/Mercurio,è la brillante della Vergine ed è chiamata “colui che nulla porta”, poiché significa l’uomo che non porta armi. Per Tolomeo è “la stella nella mano sinistra, chiamata Spica”. È presente nell’elenco delle stelle che recano soccorso; se sorge o culmina inclina alla vita religiosa.
[19] Moto primo o direzione di un punto della sfera locale è il suo spostamento nel senso del moto diurno verso un secondo punto, rimanendo invariate le sue coordinate celesti dell’istante iniziale. L’arco che il primo punto percorre in gradi equatoriali è l’arco di direzione. Quando il primo punto giunge per direzione al circolo orario del secondo punto, si dice che tra i due punti avviene un incontro di direzione. L’osservazione di questo moto costituisce il primo fondamento dell’arte della previsione astrologica (spiegazione contenuta nel glossario del sito www.cieloeterra.it).
[20] La Sorte del Fondamento, Basis, è la sorte che, secondo la tradizione, esprime il fondamento, l’origine, il legame tra corpo e anima. Indica qualcosa riguardo ciò che può costituire il baricentro personale, che può rappresentare, una volta compreso, il punto fermo, il punto di equilibrio. La “Sorte di Base”, o “Sorte del Fondamento” o “Sorte della Durata”, indica il fondamento e la durata nel nostro mondo. Il Signore della sorte di Base è, in un certo qual modo, da intendere come il Signore del Destino.
[21] La Sorte di Eros, Sorte di Venere, esprime il personale modo di vivere l’amore, i desideri, le brame; insieme a Basis, riguardo il temperamento ed il fisico, esprime la qualità della vitalità e del vigore fisico.
[22] La Sorte delle Nozze, per l’uomo e per la donna, esprime la natura e le caratteristiche della relazione. In tema femminile, indica il marito e le questioni che riguardano il marito e le relazioni. Più in generale sono anche le unioni e le collaborazioni nella vita e nel lavoro.
La Sorte dell’Audacia, Tolma, reca in sé il significato dell’audacia, della macchinazione, della violenza.
[23] La Sorte della Necessità, Ananke, può esprimere le difficoltà che si possono presentare nei legami e nella vita in generale, il destino; in dati casi gli accidenti violenti.
[24] La direzione nel mondo è quando un astro si muove nel suo moto diurno, però, muovendosi nel suo moto diurno resta fermo nel suo grado zodiacale, allora la sua virtù rimane impressa in questo grado zodiacale.
La direzione nello zodiaco è quando un astro rimane fisso nella sua posizione nel mondo e tutti i gradi dello zodiaco salgono a lui. Allora, dire che un astro rimane fisso nella sua posizione nel mondo, ad esempio in decima Casa, è dire che la sua virtù nel mondo permane e non si muove, e tutti i gradi dello zodiaco salgono indicando i cambiamenti e il mutare delle cose.
[25] Il confine o termine è la prima delle due dignità minori e consiste nella divisione di ciascun segno zodiacale in cinque settori di ampiezza variabile, ognuno dei quali viene assegnato ad uno dei cinque pianeti, esclusi i due luminari. I sistemi di divisione dei segni in confini riportati nell’astrologia classica sono tre: un sistema caldeo, uno egizio (a cui ci si riferisce nell’articolo) ed uno tolemaico.
[26] Signore dei Confini o Divisore di un significatore, per un dato periodo di tempo, è il pianeta che domina i confini del grado eclittico in cui giunge la direzione nello zodiaco del significatore stesso. Il divisore assume un dominio sul significatore per tutto il periodo durante il quale la direzione rimane entro i suoi confini, e condivide questo dominio con il suddivisore. Suddivisore di un significatore per un dato periodo di tempo, è il pianeta che ha ricevuto per ultimo la direzione del significatore, nello zodiaco o nel mondo. Il Suddivisore assume un dominio sul significatore e lo mantiene finché quest’ultimo compie una direzione ad un diverso pianeta (spiegazione contenuta nel glossario del sito www.cieloeterra.it).
[27] Orientale: (emisfero orientale) è, dei due emisferi nei quali viene divisa la sfera locale dal meridiano, quello che comprende il punto Est; (pianeta orientale rispetto alla genitura) è il pianeta situato nell’emisfero orientale; (pianeta orientale rispetto al Sole). Orientalità relativa: è così chiamata la condizione del pianeta che, al sorgere del Sole, si trova fuori dai raggi solari entro lo spazio del 1° quadrante (tra oroscopo e mediocielo), ovvero non oltre la distanza di 6 ore temporali dal Sole in senso orario.
[28] Un’importanza capitale, nella previsione degli eventi futuri, è accordata alle rivoluzioni degli anni. La procedura consiste nel determinare una figura del cielo al momento in cui il Sole ritorna al medesimo minuto zodiacale in cui si trovava alla nascita. Essa era associata ad una progressione regolare e costante del moto diurno mediante la quale venivano stabiliti i luoghi annui dei significatori (l’alinthye dall‘arabo ‘intiha’, termine o compimento, la teléiosis degli astrologi bizantini, la perfectio degli astrologi medievali, la profectio degli astrologi tardo-medievali e rinascimentali). Ad entrambe si riferisce Tolemeo: alla perfectio, quando parla dei luoghi annui e mensili; alla rivoluzione annua quando parla degli “ingressi”.
Profezione o perfezione di un punto della sfera locale è il suo spostamento, nel senso del moto diurno, attraverso i circoli orari delle 12 case, in modo tale che in 1 anno percorra lo spazio di una casa, e dopo 12 anni ritorni al punto iniziale. Il segno nel quale cade la perfezione prende il nome di “segno di perfezione” e, nel caso che il punto “proferito” sia l’oroscopo (l’ascendente), è detto segno dell’anno (spiegazione contenuta nel glossario del sito cieloeterra.it). Per il calcolo si veda l’articolo di Giuseppe Bezza “La profezione. Come si calcola, come si interpreta.”, pubblicato su Linguaggio Astrale 104, settembre 1996. Si intende dire che può proporsi un giudizio compiuto con le tecniche esposte. Altre osservazioni: esame delle principali sorti caldee, della natura delle stelle fisse, dei cronocratori (signori dei confini o divisori), integrano ed arricchiscono le informazioni complessive, che non costituiscono l’oggetto di questo lavoro e consentono di qualificare meglio periodi della vita favorevoli o “critici” e la natura degli eventi.
[29] Arturo è il “Guardiano dell’Orsa”. È la quarta stella più brillante del cielo. È anche “la stella che sorge armata di una lancia”. Ha una natura Giove/Marte e Tolomeo la descrive come “la stella rossa fra le cosce, chiamata Arturo”. Con il signore dell’animo indica integrità dei costumi, ambizione al comando (Argoli), fedeltà (Pezelius).
[30] Il Sole essendo al sorgere, al grado levante, mattutini sono gli astri nel I e III quadrante, vespertini nel II e IV. Vedasi il commento a Tolemeo di ´Alī ibn Ridwān, pag. 868 di “Arcana Mundi”, Giuseppe Bezza, 1995. Si pone il Sole all’oroscopo e la sua ascensione obliqua sarà l’ascensione obliqua dell’asse orizzontale; ad essa sottrarremo 90° per ottenere l’ascensione retta dell’asse verticale. Quindi, sistemeremo i pianeti nei quattro quadranti così determinati secondo le loro ascensioni oblique o discensioni oblique.
[31] Hairesis – fazione – setta: è la condizione diurna o notturna di un astro, la sua appartenenza alla fazione del giorno o della notte; la concordia tra la fazione dei pianeti dominanti e il tempo della nascita (diurna o notturna) è fondamentale per il giudizio. I pianeti che rispettano la propria hairesis (in genitura diurna i diurni, in genitura notturna i notturni) operano nel modo migliore, secondo natura e giustizia; quelli che non rispettano la propria hairesis operano in modo contrario, con ostacoli e difficoltà. Il rispetto dell’hairesis non indica una maggior forza del pianeta ma un miglior modo di operare. Altre condizioni di rispetto dell’hairesis sono per i diurni, essere sopra l’orizzonte, avere luce crescente ed essere in segno maschile, per i notturni essere sotto l’orizzonte, avere luce calante ed essere in segno femminile (spiegazione contenuta nel glossario del sito “cieloeterra.it”).
[32] Doriforia (Ductoria, dustoria, duxturia): è una figura particolare che un astro, (doriforo, il portatore della lancia), forma rispetto ad un altro, generalmente il sole o la luna, quando vengono rispettate da ciascuno alcune condizioni di forza che coinvolgono tutti i principî più importanti della teoria astrologica: la dignità, la fase, il moto, l’aspetto, il luogo, l’hairesis. Dall’astro che compie e da quello che riceve la doriforia, si traggono giudizi soprattutto sui genitori, sulla fortuna, sugli onori e sul successo del nativo. Molte sono le forme di doriforia, ma le più efficaci sono quelle degli astri superiori che osservano un luminare con il trigono, essendo nella giusta fase (orientali al sole o occidentali alla luna), in luoghi forti, rispettando l’hairesis del luminare, ed avendo dominio sul suo luogo, come ad esempio quando in genitura diurna il sole in Cancro è osservato da Giove in Pesci sopra l’orizzonte in luogo forte. PA: doryphoria.
[33] Phatnê, la Greppia o mangiatoia: è uno dei celebri ammassi stellari del cielo (NGC 2632), ben visibile ad occhio nudo nelle notti buie come una macchia lattiginosa. Appartiene al gruppo delle cinque nebulose descritte nell’Almagesto dove compare come “il centro della massa nebulosa nel petto, chiamata Praesepe”. L’agglomerazione luminosa chiamata Greppia (Praesepe) ha una natura di Marte e della Luna, le stelle poste ai due lati di essa, chiamate Asini, hanno la natura di Marte e del Sole. Gli Asini e Praesepe rientrano negli elenchi delle stelle e degli asterismi ritenuti nocivi per la salute.
[34] Quando la perfezione (o profezione) giunge al segno del Cancro o del Leone, si prende come signore dello spazio di perfezione, rispettivamente, il divisore (o confine) della Luna o del Sole di questo periodo. Nel 1953 la Luna giunge a 19° Leone e il dominio passa nei confini di Mercurio secondo gli egizi, pertanto, unico signore della perfezione dell’Anno è Mercurio (Gemelli e Cancro).