Astrologia genetliaca e dottrina degli umori, Temperamento e salute del corpo, animo e salute dell'animo
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Le guarigioni miracolose di Asclepio – di Cinzia Caiani
Petropolis, Brasile. Una ragazza gravemente malata e in fin di vita viene salvata da due esserini provenienti da un oggetto luminoso alti circa un metro e venti che la irradiano con un fascio di luce bianco-blu. Dopo 30 minuti se ne vanno lasciandola completamente guarita dalle metastasi. Lourdes, Francia. La signora Alice Couteault, da tempo sofferente di sclerosi multipla, viene immersa nell’acqua di Lourdes. Nei mesi seguenti risulterà completamente risanata. Epidauro, Grecia. Un uomo paralizzato dorme presso un santuario. Nel sonno ha una visione che lo guarisce dalla sua infermità. Le tre guarigioni miracolose, di cui la seconda confermata da referti medici, sembrano collegate per l’evidente analogia di contenuto. Tale somiglianza appare ancor più interessante se si considera la collocazione temporale dei primi due eventi rispetto all’ultimo: li separano infatti più di duemila anni. Mentre il primo è il breve resoconto di un evento ufologico verificatosi il 25 ottobre 1957 a Petropolis in Brasile e il secondo la notizia di una guarigione miracolosa verificatasi il 15 Maggio 1952 presso il santuario di Lourdes, il terzo costituisce invece il sunto dell’iscrizione di un’antica tavoletta votiva a ricordo di una guarigione soprannaturale che si sarebbe verificata presso il tempio di Epidauro dedicato ad Asclepio, Dio della Guarigione e della Medicina, annotata da Pausania nel 165 d. C. e riportata nel secondo volume del suo “Viaggio in Grecia”. Né l’esempio risulta isolato: molte delle guarigioni miracolose che i fedeli attribuirono ad Asclepio potrebbero essere ragionevolmente accostate ad altrettanti eventi contemporanei di matrice presumibilmente esogena, siano essi incontri ravvicinati con esseri extraterrestri che manifestazioni mariane. E Asclepio non solo avrebbe operato guarigioni, ma si credeva sapesse anche prevedere eventi futuri, individuare sorgenti sconosciute e controllare fenomeni atmosferici. Fatti miracolosi che a tutta prima potremmo ritenere del tutto incredibili dei quali si scopre una possibile parentela con i principi sui quali si fonda la teoria del caos. Finora siamo stati in grado di servircene in modo per così dire passivo, soprattutto per una nuova interpretazione dei concetti di “salute” e “medicina”, per l’acquisizione di dati relativi alle dinamiche planetarie, alle oscillazioni dei circuiti elettrici, nell’ambito della fluidodinamica e nelle previsioni meteorologiche: ma forse già nell’antichità qualcuno aveva sviluppato la padronanza della teoria del caos a tal punto da operare attivamente, magari per provocare artificialmente i fenomeni atmosferici? Sembra un’ipotesi fantascientifica, eppure… Qualche mese dopo la pubblicazione di questo studio, la rivista “Le Scienze” (n. 436 di Dicembre) diffonde un articolo Intitolato “Dominare gli uragani – È possibile dominare la furia delle tempeste?” (…) Ma Asclepio compiva davvero simili prodigi? E i suoi interventi portentosi potrebbero essere ricondotti alla stessa origine da cui deriverebbero le apparizioni religiose e le epifanie di sedicenti entità aliene? Manifestazioni soprannaturali, cognizioni scientifiche impensabili nell’antichità… Chi era, dunque, Asclepio e da dove veniva? Forse la risposta brilla fra le stelle della costellazione dell’Ofiuco… (…)(https://www.recensito.net/archivio/32-mistero-e-insolito/6682-le-guarigioni-miracolose-di-asclepio.html)
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“Giudizi tratti dalla posizione delle stelle inerranti”
Come per il precedente articolo, si fa riferimento alla traduzione di Bezza, di uno tra i testi più rappresentativi in lingua greca sulle stelle di un autore Anonimo – “Giudizi tratti dalla posizione delle stelle inerranti” – che si basa su un testo pubblicato nel Catalogus dei codici greci (CCAG – Catalogus Codicum Astrologorum Graecorum) e su tre varianti, la Excepta Parisina, la versione di Retorio [1] e la versione latina (VL). Nel capitolo in cui si parla delle stelle che producono infermità, ad un certo punto, vi sono delle precisazioni interessanti che riguardano la possibilità che determinate stelle, presenti in dati luoghi, “possano recare soccorso per l’apparizione divina o tramite sogni”. Riportiamo una parte del testo in cui ad ognuna di queste stelle è connesso un dio, una divinità o un modo di soccorso:
(…) “In particolare, alcuni segni e stelle inerranti, ove si trovino nel grado del luogo degli dei (nella nona Casa) o in quello dell’angolo sotterraneo (nella quarta Casa) o ancora quando sorgono all’oroscopo, concedono a chi nasce grandi soccorsi per l’apparizione divina o tramite sogni. Quando, pertanto, troviamo così disposto lo Scorpione, segnatamente il grado XXVII ove vi è la brillante di Ofiuco – Rasalhague –, che cura i nativi per l’apparizione o la virtù di Asclepio o Serapide o per la convenienza di ottimi medici. Quindi Spica nella Vergine al grado XXIX, sana per l’apparizione della Madre degli dei o di Core o di Afrodite o di Igea. La brillante che è nel capo del Gemello precedente – Castor -, che è nel XXVI grado dei Gemelli, ove si trovi, come abbiamo detto, sette gradi prima del luogo degli dei o dell’angolo sotterraneo – quando parla di “sette gradi prima del luogo degli dei”, intende 7 gradi prima o dopo la cuspide della Casa – o sorgendo all’oroscopo porta il soccorso di Ermete Telesforo o di Apollo, Se troviamo così disposta la brillante che è nella testa del Gemello seguente – Pollux -, che è al XXIX grado dei Gemelli, segnatamente nelle geniture notturne arreca il soccorso e l’apparizione di Eracle, nelle diurne dei Dioscuri. Se nei luoghi predetti si trova la brillante del Cane – Sirio -, che consorge [2] con il XX grado dei Gemelli, concede, segnatamente nelle geniture notturne, il soccorso o l’apparizione di Ecate o di Ares stesso o di Anubis o tramite offerte o il fuoco o il sangue o i sacrifici espiatori. Le stelle che sono nelle corna del Capricorno – Algedi e Dabih – e i Capretti – Haedus – e la Capra – Capella -, nei luoghi predetti, portano il sostegno o le apparizioni di Pan o di Mercurio, segnatamente quando un pianeta benefico osserva i luoghi menzionati.
Nei luoghi che abbiamo menzionato anche ciascun pianeta, segnatamente quelli che sono volti al ben fare, secondo la propria natura e virtù suscitano apparizioni e soccorsi.”
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Considerazioni sulle costellazioni
Per quanto concerne le costellazioni ed il significato di queste stelle dobbiamo tener presente che nell’antichità alcune figure e alcuni personaggi sono i medici e le cure. Nello specifico, e in questa concezione, il Sagittario e i Gemelli sono i medici per eccellenza. La costellazione del Sagittario è la costellazione medica per eccellenza e tutta quella zona del cielo in cui si sviluppa la costellazione del Sagittario è la cura medica. Mentre, per quanto concerne la costellazione dei Gemelli, in India essi sono gli “iasmini”, che sono i due gemelli, i due medici divini, e questo si basa sull’idea originaria che il medico cura per mediazione e la sua operazione consiste nell’estrarre il male dal paziente e portarlo su di sé e il gemello significa questo. Come anche, poi, nelle varie vicende dei miti che riguardano i gemelli, dove uno muore e l’altro no, oppure per i quali vi è un andamento ciclico di vita e di morte, questo corrisponde proprio al curare tramite il prendere il male del paziente su di sé e i gemelli esprimono l’idea della cura in questo senso. Invece, la cura significata dal Sagittario è una cura diversa, è la cura tramite “l’elemento”. Cioè, il medico prende un elemento che diventa l’elemento terapeutico. Ne abbiamo la sua rappresentazione nella costellazione di Ofiuco, che sta sopra il Sagittario e che ha il serpente nella mano. Dove il serpente ha tanti significati e uno di questi sono i farmaci che si realizzano dal suo veleno. Quindi, queste sono cure di diverso tipo a cui si riferivano nell’antichità direttamente collegate ad alcune stelle di queste costellazioni.
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Alice Couteault
Vediamo ora il tema di Alice Couteault che, dopo essersi bagnata nelle acque di Lourdes, è guarita dalla sclerosi a placche. A 32 anni, nel 1949, si manifesta una forma di sclerosi a placche. Anche il marito di Alice vive un calvario nel vedere la moglie in quello stato. “Per camminare, racconta, è costretta a trascinarsi appoggiata a due sedie (…). Non riesce più a spogliarsi da sola… parla con difficoltà e la sua vista è molto diminuita…”. Alice soffre di una forma di sclerosi a placche da cui guarisce completamente il 15 maggio 1952 a 35 anni. Il Miracolo è stato riconosciuto il 16 luglio 1956 da Monsignor Henri Vion, vescovo di Poitiers.
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Della nascita di Alice Couteault
Il dato anagrafico, proveniente dall’archivio CIDA – Linguaggio Astrale n. 75 -, indica una nascita per il 1° dicembre 1917 alle ore 2:47 di fuso (ore 1:47 di T.U.). Come di consueto, andiamo a vedere la Sizigia e il tema di nascita per indagare sulle configurazioni che possano prefigurare malattie importanti per la persona e per cercare di comprendere se vi sono indicate delle possibilità di guarigione.
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La Sizigia plenilunica
In primo luogo osserviamo la Sizigia [3], figura fondamentale ed imprescindibile nell’argomento delle malattie e della vita. Si tratta del plenilunio del 28 novembre 1917 alle ore 12:28 di fuso (ore 11:28 di T.U.).
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latitudini | declinazioni | DH [4] | visibilità [5] | |
Sole | – | -21.32 | 4.02 | – |
Luna | +2.27 | +23.54 | 3.89 | – |
Saturno | +0.71 | +17.18 | 2.55 | – |
Giove | -0.89 | +20.53 | 4.10 | – |
Marte | +2.05 | +08.37 | 0.11 | – |
Venere | -2.91 [6] | -24.32 | 5.07 | -31.26 (v.) |
Mercurio | -2.10 | -25.15 | 4.57 | –6.01 (n.v.) |
Tyche | – | – | 5.87 | – |
Daimon | – | – | 5.87 | – |
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La Sizigia, il Plenilunio precedente, si realizza in nona Casa di nascita, a gradi 5°58’ Gemelli. Un primo dato è che Mercurio è il signore della Sizigia e, al momento della nascita vediamo che Mercurio si oppone per Segno al Plenilunio.
In Sizigia Mercurio è in sesta Casa, è a 19°44’ Sagittario ed è unito alla nebulosa M7 (che è vicina alla coda dello Scorpione) in sizigia e alla nascita. Tutte le nebule hanno una natura che è di un luminare, o del Sole o della Luna, per il fatto che la loro luce non è puntiforme ma è un pochino estesa, come potrebbe essere la luce del disco di un luminare, del Sole o della Luna. Però, mentre la luce dei luminari ha una sua dilatazione, ed è precisa, è chiara, al contrario, la luce della nebulosa è indistinta e di difficile osservazione: Le nebule entrano nei cataloghi delle affezioni visive ma anche in quei cataloghi dei vizi in generale. Formano, sostanzialmente, insieme ai cuori delle costellazioni, la tabella che gli arabi medievali chiamavano degli “azemena”. E i gradi di azemena sono i gradi in cui nascono le malattie gravi e le malattie cosiddette “inseparabili”.
Marte è al Fondocielo, a 13°32’ Vergine, danneggia Mercurio per quadrato sovreminente, si oppone alla Sorte dell’Audacia [7], è in quadrato alla Sorte Lunare e alla Sorte Solare [8] ed è in esagono sovreminente al Sole (che, per gli elementi interessati – Terra e Fuoco – è più simile ad un quadrato). Vediamo che gli astri afflitti sono il Sole, Mercurio e la Sorte Solare (Daimon) ed indicano tutti le parti nervose, mentre, il Segno dei Pesci indica “la motilità”. Possiamo, per questo, nutrire il dubbio che si possano esprimere, nel corso della vita, malattie per cause nervose o affezioni gravi ai nervi (e, per analogia, riferito alle parti del corpo, anche al midollo spinale).
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Il tema di nascita
Tenuto conto delle figure e dei domini della Sizigia plenilunica, la natività è stata mantenuta per le ore 2:47 di fuso (ore 1:47 di T.U.), quando, Giove, realizza una isaritmia [9] con il grado del Mediocielo e Marte e Saturno realizzano una isaritmia con il grado dell’Ascendente. Giove è con il Plenilunio e alla nascita è opposto al Sole e domina sul Sole e su Mercurio, il signore della Sizigia precedente.
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latitudini | declinazioni | DH | visibilità | |
Sole | – | -21.70 | 1.54 | – |
Luna | –0.45 | +22.84 | 0.05 | – |
Saturno | +0.71 | +17.19 | 2.25 | – |
Giove | -0.89 | +20.48 | 1.67 | – |
Marte | +2.09 | +07.99 | 4.29 | – |
Venere | -2.83 | -23.83 | 1.12 | -32.26 (v.) |
Mercurio | -2.22 | -25.49 | 0.68 | –7.06 (n.v.) |
Tyche | – | – | 4.42 | – |
Daimon | – | – | 4.42 | – |
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Le figure significative
Alla nascita, la Luna è al Mediocielo, è unita al nodo lunare sud [10] (lat. -0.45), è in trigono a Tyche ed è in quadrato a Daimon. Mercurio è al Fondocielo, è a 23°11’ Sagittario, è sempre unito alla nebulosa M7 e si oppone al Plenilunio. Tyche è in sesta Casa e Daimon è in settima Casa ed è in quadrato a Saturno. Tyche è unita alla Sorte di Nemesi [11] e Marte è in dodicesima Casa e si oppone alla sesta Casa e a queste sorti, è equidistante a Daimon, è in esagono mondano alla Luna, è in quadrato zodiacale al Sole ed è in quadrato nel mondo a Mercurio. Poi, Saturno e Marte sono orientali e la Sorte delle Malattie, Sinos [12] non è molto distante da Marte – da 9°43’ Vergine a 14°37’ Vergine – e si oppone alla Sorte di Nemesi e costituisce una figura tipica che indica le malattie incurabili. Inoltre, sono con stelle che indicano l’infermità cronica o la malattia inseparabile (azemena): Mercurio è con (l’ammasso aperto) la nebula M7; Marte è con la Chioma di Berenice (Coma Berenices, Mel 111); Tyche è con l’acqua dell’acquario (ψ1,2,3 Aqr).
Poi, qui c’è da considerare che i raggi di Marte e di Saturno cadono perfettamente – come figure nel mondo – nelle parti antecedenti al Sole:
Marte AOCH 160,44 + 90 (quadrato) = AOCH 250,44;
Saturno AOCH 129,83 + 120 (trigono) = AOCH 249,83.
Poiché il Sole ha una AOCH di 253,05, entrambi i malefici cadono nelle parti antecedenti al Sole con raggi precisi. Non ha importanza se è una figura di trigono o un quadrato o altro, ma è importante che un malefico offenda e l’altro malefico testimoni e che i benefici “si ritraggono”. L’altra condizione, che suscita le malattie è che il malefico che offende sia comunque configurato chiaramente alla sesta Casa, soprattutto per opposizione o per quadrato, e che si configuri al luminare offendendolo. Quando diciamo che i benefici si ritraggono, intendiamo che i benefici o sono deboli o non si configurano e, nel contempo, i malefici sono più forti ed hanno diritto, questo è il senso.
Tra le figure vediamo che Giove si oppone al Sole e questo porta comunque un beneficio, non c’è alcun dubbio. Giove testimonia il Sole e, avendo diritto nel luogo del Sole, porta senz’altro un alleviamento dei mali. In definitiva, Saturno, Marte e Giove portano le loro testimonianze al Sole, Marte e Venere alla Luna.
L’aspetto importante è la sovreminenza [13] di Marte al Sole che avviene con Marte che si configura alla sesta Casa e che “offende” la Sorte del Sole e la Sorte della Luna. Inoltre, vediamo che il Sole è congiunto ad Antares [14] (stella di natura Marte/Giove) ed è anche importante la figura di Mercurio che domina la Sizigia e, alla nascita, è opposto ad essa ed è con la nebulosa M7. Poi, Saturno, che qualche giorno prima ha fatto la Prima Stazione [15], si configura al Sole e, quindi, la genitura mostra la sovrabbondanza dei malefici rispetto alle testimonianze dei benefici.
Il fatto che, in Sizigia e alla nascita, i malefici testimoniano fortemente il Sole, Mercurio e la Sorte del Sole conferma l’ipotesi che le malattie possano riguardare il sistema nervoso centrale, i nervi, il midollo spinale. Inoltre, Mercurio è sotto i raggi (a.v. -7.06) [16], è con la nebulosa M7 e riceve il raggio (trigono) di Saturno. Anche se non vi è la combustione stretta citata da Tolomeo al riguardo, per il fatto che Mercurio si trova nella costellazione dello Scorpione “in un “segno afono” e osservato da Saturno”, questo è un sintomo di patologie in cui può essere compromessa la parola o l’udito (problemi di articolazione vocale, dislessie).
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Le possibilità di guarigione
In questa natività Giove è orientale e retrogrado, si oppone al Sole ed è unito per declinazione alla Luna. La Luna è a 6°14’ Cancro (decl. +22,84), è in sue dignità e in dignità di Giove e, nelle 24 ore, si applica alla declinazione di Giove (decl. +20,48). Da tutto quanto detto finora, anche per questa genitura, vi sono le indicazioni del manifestarsi di malattie importanti ma anche di una possibile guarigione.
Giove riguarda le terapie, i rimedi e la cura dei medici. Come per la natività di Marie Bigot, Giove ha una grande forza. Giove è con il plenilunio precedente ed è il signore della natività (l’almuten) in quanto il Sole di nascita ed il Plenilunio sono in Sagittario, la Luna è nell’Esaltazione di Giove, Giove è opposto al Sole ed è unito alla Luna (con ricezione), è in un buon luogo ed è in trigono all’Ascendente. Inoltre, Giove è configurato e sovreminente a Marte (per quadrato) e a Saturno (per esagono). La forza di Giove è data dai domini sulla Sizigia e sui luminari, dalle figure con i luminari, in particolare l’applicazione della Luna angolare a Giove, e dalla sua sovreminenza rispetto ad entrambi i malefici.
Riguardo alle condizioni e alle stelle indicative, vediamo che Venere è nel quarto luogo ed è con la stella Dabih (β Capricorni) delle corna del Capricorno, contenuta nel catalogo delle stelle soccorritrici. Nel nono luogo ci sono Giove, il Plenilunio, le Iadi, Aldebaran e, lì vicino, Rigel (α Orionis). All’oroscopo sorge Zaniah (η Virginis), una piccola stella di natura Venere/Mercurio della costellazione della Vergine, e Spica è in prima Casa. La Luna è al Mediocielo, a 6°29’ Cancro – “sette gradi prima del luogo degli dei”: qui si trova un grado dopo la cuspide della Casa -, è unita alla stella Tejat posterior (μ Geminis) – di natura Mercurio/Venere, grado di passaggio 5°10’ Cancro -, posta nei piedi dei Gemelli, e alla stella Mirzam – di natura Venere, grado di passaggio 6°03’ Cancro – la stella Beta che si trova nel collo del piccolo Cane.
Riepilogando le cose, nel quarto luogo c’è Venere con Dabih, al sorgere c’è η Virginis, una stella natura Venere/Mercurio della costellazione della Vergine, e nel nono luogo c’è Giove ed il Plenilunio.
Venere, l’Ascendente e la Luna sono con stelle benefiche delle costellazioni che possono portare soccorso ma il dato più interessante è che Giove è nella nona Casa, abbastanza vicino alla cuspide, ed è congiunto al Plenilunio. Questa testimonianza è fondamentale ed è sufficiente a spiegare la guarigione perché Giove è nel “luogo degli dei” (nona Casa) ed è un astro benefico che è unito alla Sizigia precedente.
Nel testo sulle stelle soccorritrici, i luoghi indicati sono il primo luogo, il nono luogo e il quarto luogo. Il quarto luogo è sempre connesso alle visioni, il nono luogo è connesso ai sogni, il primo luogo siamo noi stessi. Il nono luogo richiama la fede e la religione ed è chiamato “luogo degli dei”, ma anche “il luogo dei sogni e delle apparizioni”.
Infine, vediamo che la Luna, nel suo movimento, si applica a Giove (declinazione), a Marte (esagono), a Tyche (trigono), a Daimon (quadrato) e a Venere (opposizione): da un benefico (Giove), che è nel nono luogo con il Plenilunio si dirige ad un altro benefico (Venere), che è nel quarto luogo ed è con Dabih, una delle stelle soccorritrici menzionate nel catalogo, consentendo la guarigione.
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Le circostanze della guarigione
Malgrado questa malattia che la opprime, malgrado la sofferenza indicibile del viaggio, Alice ha una fiducia sconfinata quando arriva a Lourdes, il 12 maggio 1952. Questa fiducia mette quasi in imbarazzo le persone che l’accompagnano… Pur testimoniando la sua fede nell’efficacia dei bagni nell’acqua di Lourdes, Alice afferma anche di essere indegna della grazia di una guarigione. Suo marito non spera assolutamente nulla da questa esperienza. Il 15 maggio, dopo un bagno alle piscine, lei ricomincia a camminare ed alcune ore dopo a parlare! Suo marito è totalmente sconvolto. Tornata a casa, il loro medico curante constata una guarigione totale. Alice, dopo la sua guarigione, ha partecipato a numerosi pellegrinaggi come aiuto infermiera, assieme al marito, anche lui volontario al servizio degli ammalati. (https://www.lourdes-france.org/it/guarigioni-miracolose/)
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La direzione per l’epoca della guarigione
Per il movimento di direzione primaria [17] (con figura redatta per il 15/5/1952 – arco di direzione 37.96 -): la Luna diretta è tuttora unita a Giove di nascita, è in quadrato a Marte di nascita ed è in trigono all’Ascendente; Marte e la Sorte di Malattia diretti sono in esagono all’Ascendente ed equidistanti a Giove di nascita; Venere diretta è unita a Mercurio di nascita; Giove ed il Sole diretti giungono alla declinazione della Luna di nascita; Mercurio diretto giunge alla declinazione di Giove di nascita; Saturno diretto giunge alla Luna di nascita, al Mediocielo, al quadrato dell’Ascendente ed all’esagono di Marte di nascita; Marte diretto giunge all’esagono di Saturno di nascita; Daimon diretta è in esagono a Venere di nascita e in quadrato a Mercurio di nascita; Giove diretto è in trigono a Marte di nascita e in quadrato a Saturno di nascita; il Sole diretto è in trigono zodiacale e in esagono nel mondo a Marte di nascita ed è in quadrato a Saturno di nascita; Tyche diretta è in trigono a Giove di nascita; la Sorte di Base [18] diretta si oppone e la Sorte di Nemesi diretta è equidistante a Mercurio di nascita; la Sorte di Base diretta è in esagono a Daimon di nascita; la Sorte di Eros [19] diretta è in esagono a Venere di nascita; la Sorte dell’Insidia diretta è in esagono all’Ascendente, è in quadrato a Marte di nascita ed è equidistante a Marte e alla Sorte della Malattia diretti; la Sorte delle Nozze [20] diretta è in quadrato al Sole di nascita; la Sorte della Necessità [21] diretta si separa dall’Ascendente. Inoltre, le stelle benefiche dirette Vega e Kornephoros (β Herculis) sono all’Ascendente; la stella soccorritrice Algedi (α Capricorni) diretta è giunta a Mercurio di nascita; Acubens (α Cancri) diretta è al Mediocielo; Sadalmelik diretta è giunta a Venere di nascita; Arcturus diretta è giunta a Marte di nascita; Nunki diretta è giunta al Sole di nascita; la stella del filo meridionale dei Pesci (ε Pis) diretta è giunta a Tyche di nascita; Zaurak diretta è giunta al Discendente.
Nel cerchio interno indichiamo le direzioni nel moto diurno, nel cerchio esterno le direzioni nel moto zodiacale, da osservare entrambe [22]. Inoltre, la legenda in figura indica i confini [23] a cui sono giunti gli astri.
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Confini | Declinazioni | DH | |
Oroscopo | Marte | -12.38 | 6.00 |
Mediocielo | Saturno | +17.31 | 0.00 |
Sole | Giove | -22.82 | 3.51 |
Luna | Saturno | +17.07 | 1.90 |
Saturno | Mercurio | +04.46 | 0.17 |
Giove | Venere | +23.03 | 3.67 |
Marte | Giove | -05.89 | 1.98 |
Venere | Venere | -11.10 | 0.81 |
Mercurio | Marte | -20.36 | 2.56 |
Fortuna | Mercurio | – | 2.44 |
Daimon | Saturno | – | 5.33 |
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la Luna diretta (DH 1.90) è ancora unita a Giove di nascita (DH 1.67);
Giove diretto (decl. +23,03) giunge alla declinazione della Luna di nascita (decl. +22,84);
la Luna diretta (DH 1.90) è in quadrato a Marte di nascita (DH 4.29);
la Luna diretta (DH 1.90) è in trigono all’Ascendente;
Saturno diretto (DH 0.17) si unisce alla Luna di nascita (DH 0.05);
Saturno diretto (DH 0.17) è in esagono a Marte di nascita (DH 4.29);
Saturno diretto (DH 0.17) è in quadrato all’Ascendente e si unisce al Mediocielo;
Venere diretta (DH 0.81) è unita a Mercurio di nascita (DH 0.68);
Giove diretto (DH 3.67) è in trigono a Marte di nascita (DH 4.29);
Giove diretto (DH 3.67) è in quadrato a Saturno di nascita (DH 2.25);
Marte e la Sorte di Malattia diretti (DH 1.98/1.88) sono equidistanti a Giove di nascita (DH 1.67);
Marte e la Sorte di Malattia diretti (DH 1.98/1.88) sono in esagono all’Ascendente;
Marte diretto (14°57’ Bilancia) è in esagono a Saturno di nascita (14°26’ Leone);
il Sole diretto (DH 3.51) è in esagono a Marte di nascita (DH 4.29);
il Sole diretto (DH 3.51) è in quadrato a Saturno di nascita (DH 2.25);
il Sole diretto (12°59’ Capricorno) è in trigono a Marte di nascita (14°37’ Vergine);
il Sole diretto (decl. -22,82) si oppone per declinazione alla Luna di nascita (decl. +22,84);
Mercurio diretto (decl. -20,36) si oppone per declinazione a Giove di nascita (decl. +20,48);
Tyche diretta (DH 2.44) è in trigono a Giove di nascita (DH 1.67);
Daimon diretta (DH 5.33) è in esagono a Venere di nascita (DH 1.12);
la Sorte di Base diretta (DH 0.69) si oppone a Mercurio di nascita (DH 0.68);
la Sorte di Nemesi diretta (DH 0.69) è equidistante a Mercurio di nascita (DH 0.68);
la Sorte di Base diretta (DH 0.69) è in esagono a Daimon di nascita (DH 4.42);
la Sorte di Eros diretta (DH 3.14) è in esagono a Venere di nascita (DH 1.12);
la Sorte dell’Insidia diretta (DH 1.80) è in esagono all’Ascendente;
la Sorte dell’Insidia diretta (DH 1.80) è in quadrato a Marte di nascita (DH 4.29);
la Sorte dell’Insidia diretta (DH 1.80) è equidistante a Marte/Malattia diretti (DH 1.98/1.88);
la Sorte delle Nozze diretta (DH 4.53) si unisce a Tyche di nascita (DH 4.42);
la Sorte delle Nozze diretta (DH 4.53) è equidistante a Daimon di nascita (DH 4.42);
la Sorte delle Nozze diretta (DH 4.53) è in quadrato al Sole di nascita (DH 1.54);
la Sorte della Necessità diretta (DH 5.76) si separa dall’Ascendente;
le stelle Vega e Kornephoros dirette (DH 5.80/5.87) sono all’Ascendente;
la stella Acubens diretta (DH 0.04) è al Mediocielo;
la stella Algedi diretta (DH 0.61) giunge a Mercurio di nascita (DH 0.68);
la stella Denebola diretta (DH 2.38) è giunta a Saturno di nascita (DH 2.25);
la stella Armus diretta (DH 0.12) è giunta al Fondocielo;
la stella Zaurak diretta (DH 5.94) è giunta al Discendente;
la stella Nunki diretta (DH 1.54) è con il Sole di nascita (DH 1.54);
la stella Arcturus diretta (DH 4.22) è con Marte di nascita (DH 4.29);
la stella del filo merid. dei Pesci diretta (DH 4.45) è con Tyche di nascita (DH 4.42).
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Considerazioni
In questo periodo muta il Signore dei Confini [24] per il Mediocielo, per Marte e per Saturno e i relativi divisori sono Saturno, Giove e Mercurio. Alla nascita Giove è configurato ad entrambi i luminari, a Marte e a Saturno e abbiamo visto che la Luna si applica prima a Giove e poi a Venere. Giove, Venere e la Luna sono i pianeti che possono indicare la guarigione. Per i moti primi, la Luna è giunta a Giove e al trigono dell’Ascendente; Venere è giunta a Mercurio (il pianeta afflitto dai malefici sovreminenti); Giove è in trigono a Marte (il malefico che affligge il Sole, Mercurio, Daimon e Tyche e che testimonia la Luna) ed è in esagono a Saturno (il malefico che testimonia il Sole e Mercurio). Inoltre, la Sorte di Base si oppone a Mercurio, è in esagono a Daimon ed è in trigono a Tyche (posti in settima e sesta Casa). Poiché Giove, Venere e la Luna recano con sé una qualità guaritrice, allora, questi aspetti possono spiegare la guarigione dalla grave patologia. Poi, Saturno è giunto alla Luna, al Mediocielo e al quadrato dell’Ascendente; la Luna è giunta al quadrato di Marte e all’esagono di Saturno; Marte e la Sorte di Malattia sono giunti all’equidistanza di Giove: questi aspetti possono indicare un profondo mutamento nello stato corporeo.
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Rivoluzione solare dell’anno 1951
La rivoluzione, con gli spazi di perfezione [25], è stata calcolata per il luogo di nascita, Bouillé-Loretz – lat. 47°05’N; long. 00°17’W – e il giorno 1° dicembre 1951 alle ore 8:50 di fuso (ore 7:50 di T.U.).
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latitudini | declinazioni | DH | visibilità | |
Sole | – | -21.70 | 5.54 | – |
Luna | –4.08 | -27.12 | 4.15 | -22.75 (v.) |
Saturno | +2.28 | -02.82 | 0.38 | – |
Giove | -1.45 | +00.36 | 0.16 | – |
Marte | +1.64 | -00.10 | 0.17 | – |
Venere | +2.17 | -06.76 | 1.07 | -41.64 (v.) |
Mercurio | -2.13 | -25.58 | 4.83 | -11.25 (l.e.) |
Tyche | – | – | 3.69 | – |
Daimon | – | – | 3.69 | – |
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Nella figura annuale sorge il Sole e la stella Antares. La Luna e Mercurio sono in prima Casa e sono in trigono al Mediocielo e configurati a Marte e a Giove. Marte e Giove sono opposti (con ricezione) lungo il meridiano e Marte è al Mediocielo con la Chioma di Berenice (Mel 111). Antares con il Sole e la Chioma di Berenice con Marte sono la patologia grave di cui si tratta. La Luna, che è nell’Esaltazione di Marte, si separa da Marte e da Giove e si applica a Mercurio (declinazione), a Saturno e a Venere (con cui è in ricezione). Entrambi i luminari e Mercurio sono configurati al Mediocielo e alla perfezione dell’Anno e sono con stelle importanti (Antares, Gienah; la nebula Laguna; le stelle nell’occhio del Sagittario; Nunki). Tyche è configurata all’Ascendente (corpo fisico) ed è con le stelle delle corna del Capricorno, Algedi e Dabih, facenti parte del catalogo delle stelle che recano soccorso e che, alla nascita, erano nel quarto luogo con Venere. Inoltre, Daimon è con il Novilunio (in figura diurna) e si presenta nell’undicesimo luogo. L’undicesimo luogo è “il buon genio” e ha una grande forza perché si trova nel quadrante sopra la terra e si trova in un quadrante di ascesa e, quindi, di tutti i quadranti è il migliore, per nobiltà, rispetto a tutti i moti. Inoltre, è una Casa che succede, che sorge dopo. E la Casa che sorge dopo indica sempre qualcosa che avviene – dal punto di vista del moto è il moto verso l’avvenire –, per questo, indica le buone speranze.
Mercurio e Giove [26] sono i signori dello spazio di perfezione dell’Anno. Mercurio è in levata eliaca (a.v. -11.25), è in prima Casa, è unito per declinazione alla Luna e si applica a Giove (nei gradi zodiacali che seguono). Giove è occidentale e di moto diretto, è angolare, domina l’Anno, è in esagono alla Luna e riceve il quadrato sovreminente del Sole (dove Giove è in proprie dignità e nelle dignità del Sole ed il Sole è nel Domicilio di Giove) e l’applicazione di Marte (con cui è in ricezione).
Venere è nel proprio Domicilio, domina (con Marte) lo spazio di perfezione del Sole e si presenta nella perfezione del Sole con Saturno (che è nella sua Esaltazione). Marte culmina ed è configurato a Giove e ai luminari.
In questa rivoluzione solare, come in direzione, vi sono le indicazioni di una crisi e di un mutamento fondamentale dello stato corporeo che avviene attingendo a risorse e ad energie interne (per il Sole che sorge e la Luna e Mercurio in prima Casa) e, per la presenza di una forte fede, agli aiuti che sono rappresentati dai pianeti e dalle stelle visti alla nascita: Giove, Venere e le stelle Algedi e Dabih.
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Note
[1] Astrologo greco del VI secolo d.C., originario dell’Egitto, Retorio ci appare una figura di grande rilievo nella storia dell’astrologia. Egli unisce tra loro metodi e tradizioni diversi: Antioco, Tolemeo, Teucro, Valente, Doroteo e costituisce l’intermediario privilegiato tra l’astrologia dell’età tardo-imperiale e quella bizantina. Il suo vasto compendio di astrologia consta apparentemente di 118 capitoli in buona parte pubblicati nelle appendici del Catalogus Codicum Astrologorum Graecorum, cfr. D. Pingree, Antiochus and Retorius, «Classical Philology», 1977, pp. 203-223. (notizie tratte da “Retorio Della natura e virtù dei pianeti”, Giuseppe Bezza in Arcana Mundi, antologia del pensiero astrologico antico, pp. 72-86).
[2] Quando qui dice “coascendono … consorge con il grado…” questo uso di “consorge” è improprio perché vuole intendere, per quelle stelle che non sono nella fascia zodiacale, il relativo grado di passaggio, la loro longitudine nello zodiaco.
[3] La Sizigia è il novilunio o il plenilunio che precede la nascita ed è come una matrice che influenza i “caratteri fondamentali” di tutte le nascite dei giorni successivi fino al successivo novilunio/plenilunio. Ha una natura solare (novilunio)/lunare (plenilunio), fa parte, rispettivamente, dell’hairesis diurna/notturna.
[4] La distanza oraria si riferisce alla suddivisione del giorno in 24 ore ed è la misura oraria dell’astro osservato nella sua posizione relativa rispetto alla linea meridiana (asse fondocielo/mediocielo) ed alla linea dell’orizzonte (asse ascendente/discendente). I valori in distanza oraria (DH) indicati nella figura di direzione partono da un valore zero in prossimità del meridiano e determinano i quattro quadranti di sei ore l’uno del cerchio completo, nel seguente modo: dal fondocielo all’ascendente e dal fondocielo al discendente da 0 a 6 ore; dal mediocielo all’ascendente e dal mediocielo al discendente da 0 a 6 ore. Questo significa dire che l’astro situato esattamente sulla cuspide della seconda, dell’undicesima, della nona e della quinta Casa ha un valore di distanza oraria pari a 2 ore (DH 2.00); l’astro situato precisamente sulla cuspide della prima, della dodicesima, dell’ottava e della sesta Casa ha un valore di distanza oraria di 4 ore (DH 4.00), e così via.
[5] In questa colonna viene fornito il dato della visibilità degli astri per il giorno della nascita. Con la sigla v. intendiamo “visibile” o fuori dai raggi del Sole; con la sigla n.v. intendiamo “non visibile” o sotto i raggi (invisibilità e combustione). Con la sigla l.e. indichiamo la “levata eliaca” (che può essere mattutina o vespertina), con t.e. il “tramonto eliaco” (mattutino o vespertino). Con la sigla c. intendiamo la “combustione” del pianeta molto vicino al Sole, entro i tre gradi.
[6] I ventri sono i due punti nei quali un pianeta raggiunge la massima distanza in latitudine rispetto all’eclittica. I ventri dei pianeti non hanno valori fissi ma mutano di volta in volta. La latitudine va sempre considerata nelle congiunzioni e nelle opposizioni, ma non nelle figure. In ogni caso comunque occorre sempre osservare se un astro è vicino al suo ventre, poiché il ventre è sempre indice di qualcosa di importante, di qualcosa che si allontana dalla norma, sia nel bene che nel male, ed in ogni caso tutto ciò che si discosta dalla medietà va trattato con cautela. Il nodo indica rapidità nelle cose, mentre il ventre indica alterazione e l’abbondanza dell’evento.
[7] La Sorte dell’Audacia, Tolma, reca in sé il significato dell’audacia, della macchinazione, della violenza.
[8] Per questa e per le altre sorti indicate nell’articolo ci riferiamo al sistema di calcolo successivo a quello adottato da Placido Titi e da Adriano Negusanzio. Qualche anno dopo la morte di Placido, nella ristampa della Coelestis Philosophia del 1675, Francesco Brunacci e Francesco Maria Onorati propongono un metodo di calcolo che mantiene la stessa struttura del calcolo del Placido ma viene svolto interamente sull’equatore operando con l’ascensione obliqua dell’oroscopo e con le ascensioni miste (am) dei luminari, ovvero con le aoch nell’emisfero ascendente e con le doch in quello discendente, in modo da ottenere l’ascensione mista della sorte. Sulle argomentazioni teoriche e le modalità del calcolo, si segnala l’articolo pubblicato all’interno del sito www.cieloeterra.it dell’associazione Cielo e Terra “La sorte oraria, il vero oroscopo lunare”, di Marco Fumagalli, che amplia quanto già indicato nell’altro suo articolo “il calcolo delle sorti secondo Placido Titi” (pubblicato su Linguaggio Astrale n. 103 di giugno 1996).
La Sorte di Fortuna, Tyche o Sorte Lunare, in ogni genitura può rappresentare il corpo, la vita, le acquisizioni, le sostanze materiali, la convivenza, il matrimonio e quanto viene condiviso nella vita di coppia. In ambito religioso, sono i beni condivisi nella comunità e la comunione con gli altri. Come la Luna, può esprimere qualcosa riguardo la casa, il domicilio, il luogo in cui si vive.
La Sorte del Genio, Daimon o Sorte Solare, in ogni genitura può rappresentare l’intelletto, l’animo, il comportamento, i desideri profondi e le istanze interiori che indirizzano le scelte importanti della nostra vita.
[9] Nelle 24 ore, del giorno, sono tanti i momenti in cui, secondo “cause precedenti”, che riguardano la “formazione di corpo e spirito”, la nascita dei bimbi è possibile. Secondo questa concezione, le fasi di formazione dell’embrione, dal concepimento alla nascita, devono seguire un ritmo armonico, esprimere un’assonanza che consente il compimento della gestazione. A questa concezione risponde la tecnica che è di Tolomeo e del suo tempo. Seguendo questa tecnica, ricercheremo, nel giorno di nascita, quei momenti in cui è possibile nascere. Si tratta di quelle “aperture delle porte” in cui i pianeti formano rapporti di eguaglianza numerica in virtù dei loro moti, isaritmie (che devono essere considerate secondo il moto orario), rispetto al sorgere o al culminare. Tali momenti possono essere pochi o tanti, ma la nostra scelta deve riguardare, con poche eccezioni, solo quei rapporti che si creano tra quel pianeta, che ha un chiaro dominio al tempo della sizigia e che troviamo riconfermato, per diritti, forza, operatività, concordia di hairesis, nel tema di nascita.
[10] I nodi sono i due punti nei quali la Luna o un pianeta ha latitudine 0°, ovvero si trova sull’eclittica. Se il pianeta ha latitudine 0° e sta salendo sopra l’eclittica è nel suo nodo ascendente, se sta scendendo sotto l’eclittica è nel suo nodo discendente. Il nodo indica rapidità nelle cose, mentre il ventre indica alterazione e l’abbondanza dell’evento.
[11] La Sorte di Nemesi, Nemesis, può rappresentare esperienze in cui bisogna confrontarsi con difficoltà impegnative che insorgono, ansie ed affanni. Se è unita a Tyche o a Daimon nel sesto o nel settimo luogo, e vi è coinvolta una stella malefica può indicare una malattia importante.
[12] La Sorte di Malattia, o del pericolo, indica situazioni che possono costituire un pericolo più o meno grave; in dati casi indica l’occasione violenta, la malattia inseparabile. In questo tema la Sorte della Malattia è in quadrato a Tyche, che si trova nel sesto luogo, e, se i pianeti lo indicano, può indicare malattie importanti.
[13] In una coppia di pianeti è sovreminente, per il moto orario diurno, quello tra i due che è sorto prima, che risulta destro, più orientale. Questa condizione è massimamente operativa nella figura di quadrato ma si osserva nei vari aspetti ed anche nella congiunzione tra pianeti. Tale efficacia è integra sempreché il pianeta “destro” sia sopra l’orizzonte o, quantomeno, non si sia ancora separato dal cardine dell’ascendente o del discendente.
[14] Antares, il cuore dello Scorpione, per la natura Marte mista a Giove Esichio la chiama “tiranno”. Se alla nascita è con i significatori o i dominatori delle qualità dell’animo, se sono mal posti, questa stella aumenta un significato di persona dai tratti violenti. Più in generale, se sorge o culmina ed è commista a pianeti benevoli, dà onori ed elevazione, quando è commista ai malevoli si comporta all’opposto. Antares è una stella di prima magnitudine (di natura Marte) e fa parte delle stelle che, se sono nei luoghi vitali o con l’afeta, possono essere causa di morte.
[15] Le principali fasi dell’epiciclo sono come degli aspetti considerati rispetto al Sole. Quindi, il pianeta che esce dai raggi del Sole e fa la levata eliaca, che è nella sua prima stazione, che è nella seconda stazione o al tramonto eliaco crea un “rapporto” con il Sole che Tolemeo, e tutti i principali autori classici, assimila alla configurazione.
Delle stazioni dei pianeti, diciamo che la Stazione mattutina è la stazione di un pianeta orientale rispetto al Sole, che lo precede nel moto diurno sorgendo prima dell’alba, e si trova sopra l’orizzonte quando il Sole sorge; è la prima stazione dei pianeti superiori, e la seconda stazione degli inferiori. La Stazione vespertina è la stazione di un pianeta occidentale rispetto al Sole, che lo segue nel moto diurno tramontando dopo il Sole, e si trova sopra l’orizzonte quando il Sole tramonta; è la seconda stazione dei pianeti superiori, e la prima stazione degli inferiori.
[16] Si chiarisce che qui viene presa in considerazione la misura, proposta da Schoch, della quantità dell’arco condotto dallo zenith al nadir e passante per i luoghi dell’astro e del Sole, tale da consentire la prima o ultima visibilità dell’astro ad oriente (levante) o ad occidente (tramonto); per Mercurio tali valori vanno da –13.00 a -9.50 (se tramonta o sorge mattutino o vespertino); per Venere tali valori vanno da -5.80 a -5.20 (se tramonta o sorge mattutino o vespertino); per Marte tali valori vanno da -14.50 a -13.20 (se tramonta o sorge mattutino o vespertino); per Giove tali valori vanno da -9.00 a -7.50 (se tramonta o sorge mattutino o vespertino); per Saturno tali valori vanno da -13.00 a -10.30 (se tramonta o sorge mattutino o vespertino). Per valori inferiori di segno negativo) il pianeta è invisibile o combusto, per valori superiori (di segno negativo) ma vicini a quelli proposti, vi è la condizione di visibilità e di una maggior forza ed operatività.
Arcus visionis: (a.v.) è l’arco di depressione sotto l’orizzonte, o altezza negativa, che il Sole deve avere perché un corpo celeste che sorge o che tramonta prima o dopo il Sole risulti visibile all’occhio umano. Ciascun corpo celeste, sia esso una stella o un pianeta, ha un diverso arcus visionis che dipende dalla sua magnitudine apparente: maggiore è la luminosità del corpo celeste, minore è il suo arcus visionis, ovvero l’astro può essere visibile all’orizzonte anche con un cielo più chiaro. Per un corretto calcolo dell’arcus visionis occorre considerare la differenza in azimut tra il luogo in cui sorge (o tramonta) l’astro e quello in cui sorge (o tramonta) il Sole.
[17] Moto primo o direzione di un punto della sfera locale è il suo spostamento nel senso del moto diurno verso un secondo punto, rimanendo invariate le sue coordinate celesti dell’istante iniziale. L’arco che il primo punto percorre in gradi equatoriali è l’arco di direzione. Quando il primo punto giunge per direzione al circolo orario del secondo punto, si dice che tra i due punti avviene un incontro di direzione. L’osservazione di questo moto costituisce il primo fondamento dell’arte della previsione astrologica (spiegazione contenuta nel glossario del sito www.cieloeterra.it).
[18] La Sorte del Fondamento, Basis, è la sorte che, secondo la tradizione, esprime il fondamento, l’origine, il legame tra corpo e anima. Indica qualcosa riguardo ciò che può costituire il baricentro personale, che può rappresentare, una volta compreso, il punto fermo, il punto di equilibrio. La “Sorte di Base”, o “Sorte del Fondamento” o “Sorte della Durata”, indica il fondamento e la durata nel nostro mondo. Il Signore della sorte di Base è, in un certo qual modo, da intendere come il Signore del Destino.
[19] La Sorte di Eros, Sorte di Venere, esprime il personale modo di vivere l’amore, i desideri, le brame; insieme a Basis, riguardo il temperamento ed il fisico, esprime la qualità della vitalità e del vigore fisico.
[20] La Sorte delle Nozze, per l’uomo e per la donna, esprime la natura e le caratteristiche della relazione. In tema femminile, indica il marito e le questioni che riguardano il marito e le relazioni. Più in generale sono anche le unioni e le collaborazioni nella vita e nel lavoro.
[21] La Sorte della Necessità, Ananke, può esprimere le difficoltà che si possono presentare nei legami e nella vita in generale, il destino; in dati casi gli accidenti violenti.
[22] La direzione nel mondo è quando un astro si muove nel suo moto diurno, però, muovendosi nel suo moto diurno resta fermo nel suo grado zodiacale, allora la sua virtù rimane impressa in questo grado zodiacale.
La direzione nello zodiaco è quando un astro rimane fisso nella sua posizione nel mondo e tutti i gradi dello zodiaco salgono a lui. Allora, dire che un astro rimane fisso nella sua posizione nel mondo, ad esempio in decima Casa, è dire che la sua virtù nel mondo permane e non si muove, e tutti i gradi dello zodiaco salgono indicando i cambiamenti e il mutare delle cose.
[23] Il confine o termine è la prima delle due dignità minori e consiste nella divisione di ciascun segno zodiacale in cinque settori di ampiezza variabile, ognuno dei quali viene assegnato ad uno dei cinque pianeti, esclusi i due luminari. I sistemi di divisione dei segni in confini riportati nell’astrologia classica sono tre: un sistema caldeo, uno egizio (a cui ci si riferisce nell’articolo) ed uno tolemaico.
[24] Signore dei Confini o Divisore di un significatore, per un dato periodo di tempo, è il pianeta che domina i confini del grado eclittico in cui giunge la direzione nello zodiaco del significatore stesso. Il divisore assume un dominio sul significatore per tutto il periodo durante il quale la direzione rimane entro i suoi confini, e condivide questo dominio con il suddivisore. Suddivisore di un significatore per un dato periodo di tempo, è il pianeta che ha ricevuto per ultimo la direzione del significatore, nello zodiaco o nel mondo. Il Suddivisore assume un dominio sul significatore e lo mantiene finché quest’ultimo compie una direzione ad un diverso pianeta (spiegazione contenuta nel glossario del sito www.cieloeterra.it).
[25] Un’importanza capitale, nella previsione degli eventi futuri, è accordata alle rivoluzioni degli anni. La procedura consiste nel determinare una figura del cielo al momento in cui il Sole ritorna al medesimo minuto zodiacale in cui si trovava alla nascita. Essa era associata ad una progressione regolare e costante del moto diurno mediante la quale venivano stabiliti i luoghi annui dei significatori (l’alinthye dall‘arabo ‘intiha’, termine o compimento, la teléiosis degli astrologi bizantini, la perfectio degli astrologi medievali, la profectio degli astrologi tardo-medievali e rinascimentali). Ad entrambe si riferisce Tolemeo: alla perfectio, quando parla dei luoghi annui e mensili; alla rivoluzione annua quando parla degli “ingressi”.
Profezione o perfezione di un punto della sfera locale è il suo spostamento, nel senso del moto diurno, attraverso i circoli orari delle 12 case, in modo tale che in 1 anno percorra lo spazio di una casa, e dopo 12 anni ritorni al punto iniziale. Il segno nel quale cade la perfezione prende il nome di “segno di perfezione” e, nel caso che il punto “proferito” sia l’oroscopo (l’ascendente), è detto segno dell’anno (spiegazione contenuta nel glossario del sito cieloeterra.it). Per il calcolo si veda l’articolo di Giuseppe Bezza “La profezione. Come si calcola, come si interpreta.”, pubblicato su Linguaggio Astrale 104, settembre 1996. Si intende dire che può proporsi un giudizio compiuto con le tecniche esposte. Altre osservazioni: esame delle principali sorti caldee, della natura delle stelle fisse, dei cronocratori (signori dei confini o divisori), integrano ed arricchiscono le informazioni complessive, che non costituiscono l’oggetto di questo lavoro e consentono di qualificare meglio periodi della vita favorevoli o “critici” e la natura degli eventi.
[26] Quando la perfezione (o profezione) giunge al segno del Cancro o del Leone, si prende come signore dello spazio di perfezione, rispettivamente, il divisore (o confine) della Luna o del Sole di questo periodo. Nel 1951 il Sole giunge a 12° Capricorno, nei confini di Giove secondo gli egizi, pertanto, signore della prima parte della perfezione dell’Anno è Giove (Leone).