Le costellazioni, i viaggi, la navigazione e il volo – di Mario Costantino

Relazione presentata alla seconda edizione del Convegno

“Testimonianze dell’Astrologia Antica”

svoltosi il 10 giugno 2023

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Uranographia – Johannes Hevelius

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Dall’osservazione della volta stellata possiamo fare delle semplici osservazioni che sono all’origine delle concezioni astronomiche degli antichi e determinano ancora in larga misura le modalità con le quali il senso comune e il linguaggio ordinario si riferiscono ai fenomeni celesti. Una delle primissime distinzioni fatte nell’antichità è quella tra stelle erranti (il Sole, la Luna ed i pianeti del sistema solare) e stelle definite inerranti (le stelle fisse) in quanto per la loro distanza dalla terra apparivano fisse all’osservazione ad occhio nudo.

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Le costellazioni

Le stelle inerranti, fin da epoche molto remote, venivano considerate in quanto immagini, figure stellate, asterismi, ovvero raggruppamenti di stelle. Esse formavano un’affascinante rappresentazione di personaggi e figure mitologiche che si è tramandata, con variazioni nei nomi e nei riferimenti a determinati miti, nelle principali grandi civiltà sviluppatesi in ogni parte della terra, dalla Mesopotamia, alla Cina, all’India, alla Grecia, all’interno della cultura araba e bizantina, nell’occidente latino, nelle culture nordiche, e così via.

Di una classificazione delle principali immagini o costellazioni troviamo molti riferimenti in opere letterarie. I greci, intorno al quarto-quinto secolo avanti Cristo, consideravano 48 costellazioni e 11 costellazioni zodiacali (poste sull’eclittica). Tolemeo ne parla diffusamente nel dodicesimo capitolo del primo libro del Quadripartito.  Solo intorno al II secolo a.C. quelle che originariamente erano le stelle delle chele delle Scorpione diventano la costellazione zodiacale della Bilancia. Nel primo secolo avanti Cristo, Terenzio Varrone e Marco Manilio, menzionano una classificazione della “sfera barbarica”, che si rifà ad opere precedenti risalenti all’uranografia babilonese del terzo millennio prima di Cristo [1]. La trattazione è una mitogenesi, una spiegazione della nascita delle costellazioni e contiene una ripartizione più minuta delle caratteristiche delle singole stelle. Rispetto alla descrizione fatta da questi autori si rilevano alcune diversità in opere successive quali “Il cratere della Sapienza” di Croce ed il “Liber Hermetis” di Guido Pellegrino.

A questo proposito dobbiamo farci alcune domande. Cosa rappresentano i dodici segni zodiacali che oggi noi interpretiamo grandemente e che ruolo svolgono le stelle che, nei loro raggruppamenti, riconosciamo nel cielo notturno in forma di animali, di figure umane? Vi è una distinzione anche per quanto concerne l’interpretazione dei segni della cintura zodiacale e delle costellazioni?

“I primi osservatori del cielo diedero ai vari gruppi di stelle quei nomi che l’immaginazione spontaneamente suggeriva loro e pertanto la gran parte delle costellazioni dovette avere, almeno all’origine, una denominazione descrittiva, la quale, sovente, era mossa dalle necessità della coltivazione. Molte immagini ebbero, in questo modo, una denominazione descrittiva, sicché possiamo dire che esse sono naturalmente date. Prova ne è che a diverse costellazioni furono attribuite descrizioni analoghe da popoli primitivi senza contatto tra loro. In seguito, vennero i miti e si aggiunsero considerazioni meteorologiche fondate sull’osservazione di asterismi o di singole stelle al loro levare o tramonto. Un’uranografia in forma compiuta, ricca in nomenclatura e in descrizione, si ritrova in società sviluppate, quali la Cina e la Mesopotamia. Dalla Mesopotamia, poi, essa si diffuse in tutto il Medio Oriente e in Grecia”. (“Le Dimore celesti, Segni e simboli dello zodiaco” di Giuseppe Bezza, Xenia edizioni, pag. 3)

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Le costellazioni zodiacali

Le costellazioni sono figure di varia forma costituite da raggruppamenti di stelle che hanno ognuna delle caratteristiche e indicano una qualità, desunte dal loro colore, dalla loro facilità o difficoltà di visione ad occhio nudo (o comunque con strumenti rudimentali rispetto a quelli odierni). Le dodici costellazioni nella cintura zodiacale, poste in vicinanza dell’eclittica – lo zodiaco stellato o siderale –, sono simili in numero e in nome alle dodici sezioni di 30 gradi dello zodiaco matematico o tropico. L’originaria coincidenza della costellazione, quindi delle stelle dell’immagine dell’Ariete, in prossimità dell’equinozio di primavera, con i 30° della prima delle dodici porzioni dello zodiaco matematico o tropico (che altro non è che la suddivisione dei dodici mesi dell’anno solare) non è più presente. Pertanto, si osserva l’azione e la qualità di quelle medesime stelle a seconda della loro posizione attuale, che, per lo slittamento generato dal fenomeno della precessione degli equinozi, risulta spostata di quasi un segno. Questo significa che per buona parte del segno zodiacale (dodecatemorio) dell’Ariete, in questa porzione della cintura zodiacale, vi sono attualmente le stelle della costellazione dei Pesci, analogamente il segno zodiacale del Toro contiene buona parte delle stelle della costellazione dell’Ariete, e così via per tutti gli altri segni zodiacali.

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Le costellazioni in Tolemeo

Vi sono vari modi per distinguere fra loro le costellazioni in base alle loro caratteristiche. Tolemeo propone una distinzione delle costellazioni zodiacali in due grandi gruppi:

A) I terrestri, che sono l’Ariete, il Toro, i Gemelli, il Leone, la Vergine, lo Scorpione, il Sagittario e la prima parte del Capricorno. I terrestri a loro volta si dividono in:

antropomorfi: Gemelli, Vergine, prima parte del Sagittario e Acquario;

quadrupedi: Ariete, Toro, Leone, seconda parte del Sagittario, prima parte del Capricorno.

I quadrupedi si suddividono in:

  • ferini: Leone, seconda parte del Sagittario;
  • domestici: Ariete, Toro e prima parte del Capricorno;
  • rettili:

B) Gli acquatici:

acquatili: Cancro e Pesci in quanto sono interamente nell’acqua;

parzialmente acquatici: la seconda parte del Capricorno a causa della coda, l’Acquario per la zona della cascata dell’acqua che si versa nel fiume Eridano;

fluviali: l’Acquario ed i Pesci;

marini: il Cancro ed il Capricorno.

La rappresentazione indiana del Capricorno è un coccodrillo che esce dal mare e che ha zampe e coda che non sono del coccodrillo. La raffigurazione tradizionale greca è quella di un capro che nella sua parte finale ha una grande coda squamosa di pesce. È definito bicolore proprio per queste due diverse parti.

La costellazione dei Pesci è costituita dalle stelle dei due pesci e da un gruppo di piccole stelle “il filo dei pesci” che rappresenta un fiume. Allo stesso modo, l’Acquario è fluviale perché, le stelle della “cascata d’acqua” si rovesciano come acqua e vanno nel fiume.

Negli scritti spesso i giudizi non chiariscono se ci si sta riferendo alla costellazione zodiacale o al segno immateriale dello zodiaco. In questo caso i giudizi si fondono e descrivono entrambi [2].

Queste distinzioni devono essere riferite a tutte le costellazioni, non solo a quelle zodiacali (quelle poste in prossimità del piano dell’eclittica), e dove Tolemeo parla delle costellazioni terrestri egli non si riferisce ai segni zodiacali di terra, i “beodes”, ma agli “ifersaia”, coloro che si muovono sulla terra.

Più in generale, le costellazioni sono rappresentazioni degli “umani”, che si muovono sulla terra oppure no, degli “alati”, che sulla terra non si muovono, degli “acquatici” (i pesci). Poi, dei terrestri, parte sono umani e parte no.

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Costellazioni e forma

Quando Tolemeo usa l’espressione “forma”, si riferisce alle immagini delle stelle fisse. Quindi, le stelle dei Gemelli formano un’immagine umana, così come quelle della Vergine, dell’Acquario, della prima parte del Sagittario, e così via.

Nell’esame dell’immagine stellata leggiamo la forma e nella forma c’è la qualità del modo d’essere e questo riguarda le costellazioni nella loro universalità. E così, in genitura ci dice qualcosa della forma preesistente con cui si nasce. Per fornire un esempio concreto sulla valutazione delle stelle fisse, nell’osservazione della figura della nascita, e in merito alla forma del corpo, in genere, se sorge all’Ascendente una stella facente parte di una costellazione umana, la forma tende piuttosto alla proporzione. Diversamente, in presenza di stelle di costellazioni di altra natura, dovremmo fare altre considerazioni.

Nel giudizio delle eclissi, se vengono interessate costellazioni a forma umana l’evento riguarderà in particolare gli uomini.

Se concerne le costellazioni alate, e tra queste vi sono la Vergine – in quanto figura umana fornita di ali -, il Cigno, l’Aquila, il Sagittario – che sovente viene descritto con il manto che svolazza e che nell’iconografia babilonese viene rappresentato con le ali -, e simili, esse “producono eventi che riguardano gli esseri alati, soprattutto quelli che son cibo per gli uomini, in quelle natanti, tra gli animali acquatici e i pesci. Delle costellazioni che son del mare, quali il Cancro, il Capricorno e il Delfino, tra gli animali del mare, ed inoltre, riguardo la navigazione, in quelle fluviali, quali l’Acquario e i Pesci, ai fiumi e alle fonti, ma riguardo ad entrambi i generi, nella costellazione di Argo”. (Tolemeo, capitolo dodici del primo libro del Quadripartito)

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Pianeti e Costellazioni nel temperamento

Per quanto concerne la “forma” del corpo sappiamo che l’osservazione del temperamento, di quali umori circolano nel corpo, viene tratto dal dominio e dalla qualità dei pianeti [3]; ma le “forme” si traggono dalle Costellazioni. Pertanto, per il corpo fisico, dalla costellazione che sorge all’oroscopo traiamo alcune informazioni.

Poniamo un esempio in cui la forma fisica indicata dalla costellazione sia una forma robusta o larga. Se, però, chi domina sul Segno fosse Saturno in condizione occidentale, nel corpo conferisce la prevalenza di un umore secco (e nega l’umido), allora, tende a restringere la forma. In definitiva, possiamo dire che il giudizio ultimo deve tener conto di entrambe queste informazioni per trarre un responso unico.

Sappiamo che vi è chi fa una contrapposizione tra zodiaco tropico e siderale senza tener conto che lo zodiaco è uno. Certo, vi è un moto tropico e vi è un moto siderale, però, quello che ne possiamo trarre è una cosa soltanto [4].

In senso generale, possiamo dire che dove ci sono tante stelle – nelle costellazioni con molte stelle – c’è robustezza; dove la luminosità è scarsa, al contrario, è un indizio di poca robustezza. Poi, per porre esempi ulteriori, la costellazione del Capricorno rimpicciolisce, l’Ariete anche. Le parti finali dell’Ariete fanno il corpo più minuto, le parti iniziali del Leone danno spessore e forza, la Vergine allunga il corpo, e così via.

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Stelle, nebulose e affezioni del corpo

Riguardo lo stato del corpo e i suoi possibili stati patogeni, venivano considerate connesse ai disturbi cardiaci le stelle insigni, le stelle brillanti denominate cuore della costellazione. In particolare, tra le maggiori, abbiamo il cuore della costellazione del Toro, la stella Aldebaran (l’occhio del Toro); della costellazione del Leone, la stella Regolo (il cuore del Leone); della costellazione dello Scorpione, la stella Antares (il cuore dello Scorpione).

Rivestivano un ruolo importante tra le costellazioni anche le “nebulose” o “nebule”, che solo in parte corrispondono alle stelle che nei tempi attuali sono definite astronomicamente nebulose. Le nebule sono caratterizzate da una difficoltà di risoluzione visiva. Da questo nell’antichità si traeva la conseguenza che così come la stella ha un velo che la copre e che non consente una visione limpida della stessa, in egual misura offusca e toglie limpidità alla qualità delle caratteristiche insite [5]. Secondo questa concezione alcune stelle nebulose, e tutta la Via Lattea, laddove interessavano il significatore del corpo fisico, venivano ritenute nocive e significatrici di un danneggiamento alla vista.

Poi, si riteneva che la Via Lattea [6] in corrispondenza del grado Ascendente potesse indicare un “turbamento” dell’animo dell’individuo, oltre a concorrere, come dicevamo, alle condizioni che si osservavano per i disturbi della vista.

Più in generale, osserviamo varie analogie riguardo i significati delle costellazioni o asterismi celesti nelle principali culture. Le letture sull’argomento sono interessanti e feconde di rapporti e connessioni.

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L’influenza delle stelle fisse

Le stelle fisse hanno un’influenza riconosciuta in due modi principali.

Un modo secondo la luce e il loro colore, per cui si dice che le nebulose hanno comunque la natura dei luminari, a causa della qualità della loro luce che è diffusa, e di un pianeta, generalmente Marte, per il suo colore fosco e rado. E così analogamente per tutte le altre.

L’altra natura delle stelle fisse si prende in ragione del disegno che formano con le altre, e quindi, influiscono sulla “forma”. Per cui, se il segno è umano, se il segno è acquatico, allora la forma dell’immagine stellata porta il suo influsso verso quella forma terrena, che sono il mondo, le acque, i pesci e così via.

E anche quando noi vediamo il temperamento umano lo vediamo in questo modo. Di fatto, ad esempio, chi nasce con la Luna in Gemelli o al sorgere dei Gemelli, ha le stelle in cui è la Luna o il Segno che sorge, che sono sostanzialmente le stelle della costellazione del Toro. Pertanto, in questo caso, l’espressione “è robusto come un toro”, la riferiamo non al sorgere del Segno zodiacale del Toro, ma al sorgere dell’immagine stellata del Toro (ad esempio, sorge la “mascella del Toro” o “Aldebaran”), poiché la forma è data dalle stelle fisse.

Il fatto poi, come dicevamo, che la Luna o l’Ascendente siano nel Segno zodiacale dei Gemelli, le caratteristiche dei Gemelli “informano” il temperamento e conferiscono la curiosità mercuriale ed altro, che fa parte del temperamento. Le due cose insieme formano sempre una natura composita. Questa è una cosa che non è stata ben percepita.

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Le costellazioni e i pianeti, i viaggi, la navigazione e il volo

Rifacendoci alla suggestiva suddivisione delle costellazioni che tiene conto delle immagini che ne costituiscono la loro rappresentazione, possiamo ora riferirci ad un uso concreto di tali significati nel contesto della valutazione delle natività. Per quello che ci interessa in questo approfondimento, l’astrologo classico osserva determinate stelle, laddove unite ai pianeti, ai luoghi e alle sorti che significano l’agire e le attività, allo scopo di individuare e specificare un ambito operativo e determinate attitudini e professioni.

In un concetto di navigazione preso nel suo senso più ampio, dobbiamo comprendervi la professione del marinaio e, grazie all’avanzamento tecnologico dei tempi attuali che ha consentito il volo aereo e i viaggi nello spazio, le professioni dell’aviatore e dell’astronauta. Pertanto, per l’argomento delle esplorazioni, della navigazione, del volo e dei viaggi spaziali, in primo luogo, dobbiamo riferirci all’osservazione delle stelle delle costellazioni definite “alate”, che sono la Vergine (figura umana fornita di ali), il Cigno, l’Aquila, il cavallo alato Pegaso, il Sagittario (che nell’iconografia babilonese viene rappresentato con le ali), il Corvo, la Gru, e simili. Ma riguarda anche le stelle delle costellazioni che sono “del mare”, il Cancro, il Capricorno, il Delfino e la Balena. Quelle “fluviali”, quali l’Acquario, il fiume Eridano e i Pesci; la costellazione di Argo (con la nave degli argonauti).

Riferito ai pianeti della tradizione, secondo gli autori del passato, Mercurio si riferisce ad ogni attività relativa al cielo, Saturno alla navigazione e la Luna al viaggiare in sé.

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Natività di Neil Armstrong

Neil Armstrong, ingegnere aeronautico e aerospaziale, ufficiale della United States Navy, pilota collaudatore, ha partecipato al progetto Gemini e al programma Apollo ed è stato il primo uomo che ha raggiunto il suolo lunare, nel luglio del 1969. Nasce a Wapakoneta, Ohio (U.S.A.) il 5 agosto del 1930, alle ore 0:33 di fuso (ore 5:33 di T.U.):

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 latitudinideclinazioniDHvisibilità
     
Sole+17.180.19
Luna-4.28-27.654.48
Saturno+0.63-22.673.07
Giove-0.14+23.022.85
Marte-0.27+22.325.06
Venere+0.45+02.552.95-17.99 (v.)
Mercurio+0.93+11.691.6610.21 (l.e.)
Tyche1.33
Daimon1.33

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Del temperamento

Marte è in prima Casa, in Gemelli, unito ad una stella marziana (Aldebaran). La Luna, posta in Sagittario e in mutua ricezione [7] con Giove, si separa per opposizione da Marte.

Mercurio domina il Segno Ascendente e vi si configura; è in quadrato (nel mondo) alla Luna, è in ricezione e si configura, con un largo quadrato nel mondo, con Marte.

Giove è visibile e orientale, è unito per declinazione a Marte, è in sestile zodiacale con Mercurio ed è in mutua ricezione con la Luna (Giove in Cancro e Luna in Sagittario).

Tenuto conto di Ascendente e Luna e di chi domina e si configura ad essi e del pianeta in prima Casa, osserviamo che Marte e Mercurio dominano il temperamento con la testimonianza di Giove ma anche di Saturno (a cui la Luna si applica nelle ore successive).

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Delle attività 

Mercurio è alla sua levata eliaca vespertina [8] (a.v. -10.21) – in nascita notturna – e rispetta alcune condizioni di hairesis [9]. Inoltre, è nel suo Domicilio, nella sua Esaltazione e nel suo Confine (è in Trono), è angolare, ha il dominio della Triplicità notturna del segno posto al Medio Cielo, è in ricezione con Marte e con Venere e si applica a Saturno (signore del Medio Cielo) e a Giove (signore della Luna e della decima Casa).

Giove è il pianeta doriforo [10] al Sole: è orientale (ha da poco superato la levata eliaca), è in proprie dignità (Esaltazione), ha un dominio sul Sole ed è nelle dignità della Luna; si configura a Mercurio, a Saturno e a Venere e, per Casa (seconda con decima), al Medio Cielo.

Saturno è occidentale alla Luna, è nel proprio Domicilio, è configurato a Giove e a Venere, è in ricezione con Marte e vi si oppone per declinazione. Inoltre, Saturno riceve l’applicazione della Luna e di Mercurio. La Luna, nell’ambito dei gradi percorsi per il suo passo giornaliero, si applica prima a Mercurio e poi a Saturno.

In definitiva, Mercurio è il signore dell’agire: riceve l’applicazione della Luna, è commisto a Marte (che sorge), inoltre, domina il Confine [11] del grado della Sorte delle Attività [12] (18°50’ Leone); mentre, Saturno e Giove testimoniano efficacemente.

La Luna si configura al Medio Cielo e si separa dall’opposizione di Marte. Marte sorge, è in ricezione con Mercurio ed è configurato alla Luna, pertanto, ha molti diritti sul temperamento, sulle attività e sulle qualità dell’animo: Armstrong mostra coraggio, un grande bisogno di sperimentare i propri limiti, determinazione, intelligenza, acume e grande curiosità per quanto ancora non si conosce pienamente e per i misteri del cielo.

Gli aspetti e gli scambi di natura tra Mercurio, Marte e Venere, sono molteplici talenti e attitudini che si esprimono in più professioni svolte nel corso della vita. Inoltre, l’angolarità dei luminari e i buoni aspetti di Mercurio, di Giove, di Saturno e di Marte, danno la certezza di una brillante carriera e di un percorso professionale che consentirà di raggiungere traguardi importanti.

Delle stelle fisse di Neil Armstrong

Ricerchiamo per il momento della sua nascita le stelle significative per la navigazione e il volo.

Sorge Menkar, della costellazione della Balena.

Culminano le stelle del Cigno, Deneb e Gienah.

Sabik e Han, della costellazione di Ofiuco o del Serpentario – che è un serpente ma è anche il nome di un rapace, di un’aquila specializzata nella caccia ai serpenti -, sono con la Luna.

Rukbat Alrami, stella alfa della costellazione del Sagittario, ed M22, sono con Saturno.

Antares, la brillante della costellazione dello Scorpione, è al Discendente.

Acubens e gli Asini, della costellazione del Cancro, sono con il Sole e al Fondo Cielo.

Zavijava, della costellazione della Vergine, è con Venere.

Vega, della costellazione della Lira – che gli arabi chiamavano “l’avvoltoio cadente”; insieme alle brillanti del Cigno e dell’Aquila, forma il grande triangolo estivo che domina le notti dell’emisfero boreale – e Terebellum, l’omega dell’Acquario, sono nel nono luogo con Tychê [13];

Zaniah, eta Virgo, è con la Sorte di Base [14].

La sorte di fortuna, Tychê, nel nono luogo sono attività che comportano un allontanarsi dal luogo della nascita e guadagni che ne provengono.

Per l’importanza dei traguardi raggiunti, vediamo che Mercurio è angolare e in levata eliaca vespertina; Aldebaran è con Marte; il Sole, la Luna, gli Asini e Antares sono angolari; Regulus è con Daimôn e Sirio è con la Sorte della Vittoria [15].

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Riepilogo

Nel tema di Armstrong la Luna è nel Sagittario (elemento fuoco), è in settima Casa e si applica a Mercurio e a Saturno: richiama la navigazione e i viaggi esplorativi, del cielo e di mete lontane.

Secondo la tradizione, coloro che hanno Mercurio signore delle attività … e angolare (e qui è anche unito a Daimôn [16]) sono astronomi … e cercano i segreti di tutte le religioni e del cielo stesso. E, secondo Retorio [17], Saturno al Medio Cielo o la Luna al tramonto possono indicare la professione del marinaio.

Qui, Saturno domina il Medio Cielo e riceve l’applicazione della Luna che si trova in settima Casa. Inoltre, concorrono numerose stelle fisse associate alla navigazione, ai viaggi e al volo.

In definitiva, troviamo conferma di quanto sia stato importante per Armstrong la ricerca, il navigare e il volo, nel suo operare e nelle attività svolte nell’intero arco della vita.

Armstrong è stato ufficiale di marina e aviatore – compiendo atti di coraggio -, poi pilota collaudatore, ingegnere aerospaziale e astronauta – primo uomo a raggiungere il suolo lunare -, insegnante, consulente per la NASA, portavoce e membro del consiglio di amministrazione di varie aziende, oltre ad aver ricevuto e rifiutato alcune offerte di candidarsi in politica.

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Natività di Yuri Gagarin

Yuri Gagarin, cosmonauta, aviatore e politico sovietico, è stato il primo uomo a volare nel cosmo portando a termine con successo la propria missione il 12 aprile 1961 a bordo della Vostok 1 e segnando in tal modo una pietra miliare nella corsa allo spazio. Nasce a Kiržač (Smolensk, Russia) il 9 marzo del 1934, alle ore 6:30 di fuso (ore 3:30 di T.U.):

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 latitudinideclinazioniDHvisibilità
     
Sole-04.795.07
Luna-4.34-27.601.63
Saturno-1.02-15.115.65-5.45 (n.v.)
Giove+1.54-07.083.75
Marte-0.80-02.354.76-6.92 (n.v.)
Venere+5.70-12.165.03-15.87 (v.)
Mercurio+3.33-04.145.565.19 (n.v.)
Tyche0.70
Daimon0.70

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Delle stelle fisse di Yuri Gagarin

Per il momento della nascita vi sono numerose stelle significative per la navigazione e il volo.

Sorge Algenib, sull’ala del cavallo alato Pegaso.

Culminano le stelle nelle vertebre dello Scorpione e Kornephoros (Ercole).

Praesepe [18] e l’Asino australe (costellazione del Cancro) sono al Discendente.

Albireo e Deneb, della costellazione del Cigno, sono con la Luna.

Shaula, dello Scorpione, e Kaus Australis (epsilon Sgr) sono con Mercurio e Saturno.

Auva, della costellazione della Vergine, è con Giove.

Le stelle della cascata dell’acqua, nella costellazione dell’Acquario, sono con il Sole e Marte.

Markab, della costellazione di Pegaso, è con Venere.

Rukbat Alrami, l’alfa della costellazione del Sagittario, è con Marte.

Al Fondo Cielo vi è Aldebaran ed è culminata da poco Antares. Tychê è con le Iadi. Sole, Venere e Mercurio sono in prima Casa e in quadrato alla Luna e al Medio Cielo.

La Luna, in decima Casa, è in esagono zodiacale a Giove (signore del Medio Cielo e della Luna) e a Saturno. Mercurio è angolare e la Luna si separa da Mercurio e da Saturno (Saturno è angolare, è in Domicilio e, con Mercurio, domina l’Ascendente).

I luminari sono angolari, Marte è con il Sole ed entrambi sono in quadrato alla Luna e a Daimôn. Saturno sorge in Acquario, è in ricezione e configurato a Giove. Giove è il signore del Medio Cielo, della Luna e del Sole (e di Marte e di Mercurio) e si configura alla Luna e a Saturno.

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Natività di Manfred von Richthofen

Manfred von Richthofen è stato un aviatore e ufficiale tedesco ricordato come un asso dell’aviazione. Più precisamente, come l'”asso degli assi”, essendogli ufficialmente accreditate 80 vittorie aeree durante la Prima guerra mondiale, prima di essere abbattuto il 21 aprile 1918. Eroe dei tedeschi e rispettato dai suoi nemici, fu una delle principali figure della guerra, ricordato con l’appellativo der Rote Baron (il Barone Rosso). Quello che per i francesi era le diable rouge e per gli inglesi the Red Baron, nasce il 2 maggio 1892 a Breslavia, capitale della regione della Slesia, nell’Impero Tedesco – Wroclaw, ora in Polonia – il 2 maggio del 1892, alle ore 2:00 di ora locale (ore 00:52 di T.U.):

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 latitudinideclinazioniDHVisibilità
     
Sole+15.472.64
Luna+4.75+26.534.98
Saturno+2.45+04.744.70
Giove1.12+03.294.19
Marte1.47-22.104.97
Venere+3.41+26.841.97-23.14 (v.)
Mercurio-1.74+07.733.55-4.02 (n.v.)
Tyche1.62
Daimon1.62

 Delle stelle fisse di Manfred von Richthofen

Per il momento della nascita vi sono numerose stelle associate alla navigazione e al volo.

Sorge Algenib, stella nell’ala di Pegaso; le stelle della cascata d’acqua sono in prima Casa.

Le stelle del dorso e delle vertebre dello Scorpione culminano.

Acubens, l’alfa della costellazione del Cancro, è con la Luna.

Diphda, Beta Cetus, e Fomalhaut, del Pesce Australe, sono con Mercurio.

La stella dell’ala boreale della Vergine e Adhafera, del Leone, sono con Saturno.

Le stelle del filo dei Pesci, eta ed epsilon, sono con Giove.

Al Resha, la stella del nodo dei Pesci è con il Sole.

Zeta Cetus è con la Sorte delle Attività.

L’Asino boreale, della costellazione del Cancro, e Castor sono al Discendente.

Aldebaran e la stella Beta del fiume di Eridano sono al Fondo Cielo.

La stella epsilon dell’Acquario; la stella ro nel muso del Capricorno; Alpheratz, nel capo di Andromeda, sono con Marte.

Castor, della costellazione dei Gemelli, è al Discendente. Sirio, della costellazione del Cane maggiore, è con Venere e Daimôn. È da poco culminata Antares e Aldebaran è al Fondo Cielo.

L’Ascendente, il Medio Cielo, la Luna, Giove e Saturno sono con stelle inerenti al volo; Saturno si presenta in settima Casa, è in equidistanza alla Luna (nel sesto luogo) ed entrambi osservano il Medio Cielo. Mercurio è in aspetto alla Luna e Giove domina e osserva il Medio Cielo.

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Natività di Umberto Nobile

Umberto Amedeo Nobile è stato aviatore e ingegnere aeronautico. Noto soprattutto per le sue spedizioni nell’Artico iniziate nel 1926. Sviluppatore e promotore di dirigibili semirigidi negli anni tra le due guerre mondiali, è ricordato principalmente per aver progettato e pilotato il dirigibile Norge, il primo a sorvolare la calotta polare dall’Europa all’America. Nasce a Lauro (Avellino) il 21 gennaio del 1885, alle ore 15:15 di ora locale (ore 14:26 di T.U.):

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latitudinideclinazioniDH visibilità

-4.14 (n.v.)

-17.80 (v.)

-17.90 (v.)

Sole-19.774.02
Luna+0.45+01.070.60
Saturno-1.37+21.534.62
Giove+1.18+11.041.17
Marte-1.07-19.703.59
Venere+0.43-22.875.64
Mercurio+1.89-21.345.79
Tyche1.38
Daimon1.38

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Delle stelle fisse di Umberto Nobile

Per il momento della nascita vi sono numerose stelle associate alla navigazione e al volo.

Algenib, sull’ala di Pegaso, è con la Luna.

Le stelle sulle ali e la groppa del Sagittario sono con Mercurio.

La testa del Pesce boreale e le stelle della cascata d’acqua culminano.

L’Occhio del Sagittario e le stelle della Gru sono al Discendente.

Zavijava, l’ala boreale della Vergine, è al Fondo Cielo.

Il filo australe dei Pesci e Diphda, Beta Cetus, sono con Daimôn.

Alphecca, l’alfa della Corona Boreale, ed M22, del Sagittario, sono con Venere.

Altair, della costellazione dell’Aquila, è con Marte.

L’Asino australe è con la Sorte delle Attività.

All’Ascendente vi è Betelgeuse, della costellazione di Orione. Regulus è con Tychê. La Luna domina l’Ascendente, con Giove, ed è in decima Casa; Giove domina il Medio Cielo.

La Luna è in aspetto con Marte (suo signore) e con Saturno. Venere e Mercurio, tra i dominatori delle attività, sono angolari e al Discendente, osservano la Luna, Giove, Tychê e il Medio Cielo.

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Natività di Carl Lindbergh

Carlo Augusto Lindbergh, poeta e aviatore statunitense, viene ricordato per aver compiuto la prima traversata aerea dell’Oceano Atlantico in solitaria e senza scalo. Inventore, ha operato nella ricerca missilistica e medica e, scrittore di talento, per i suoi scritti ha vinto il Premio Pulitzer nel 1953. Lindbergh nasce a Detroit (Michigan, U.S.A.) il 4 febbraio del 1902, alle ore 1:30 di ora locale (ore 7:02 di T.U.):

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 latitudinideclinazioniDHvisibilità
     
Sole16.471.08
Luna+3.6619.713.91
Saturno+0.1321.572.3013.53 (v.)
Giove0.3220.601.878.38 (n.v.)
Marte-1.0513.750.41-10.74 (n.v.)
Venere r+6.7304.750.3318.84 (v.)
Mercurio+0.6609.870.09-17.67 (v.)
Tyche3.16
Daimon3.16

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Delle stelle fisse di Carl Lindbergh

Per il momento della nascita vi sono numerose stelle associate alla navigazione e al volo.

Sorge Deneb, della costellazione del Cigno.

Le stelle delle vertebre dello Scorpione e la stella zeta dell’Aquila sono con la Luna.

La brillante della Gru è con Venere e Mercurio.

Fomalhaut, la brillante nel Pesce Australe, e la brillante della Gru, sono al Fondo Cielo.

Sualocin, l’alfa del Delfino e Rukbat Alrami, della costellazione del Sagittario, sono con Saturno.

Sadalsuud, nella spalla dell’Acquario, è con il Sole.

Le stelle nell’arco dell’arciere, costellazione del Sagittario, sono con Tychê.

Algedi e Dabih, nelle corna del Capricorno, sono con Giove. Sadalmelik, della costellazione dell’Acquario, è con Marte e Venere.

Mercurio domina il Medio Cielo e lo osserva. La Luna è in Sagittario, è in aspetto a Mercurio e a Venere ed osserva il Medio CieloSaturno è unito a Giove, il dominatore della Luna.

Considerazioni conclusive

Nei casi trattati, con particolare riferimento ai cardini dell’Ascendente e del Medio Cielo, alla Luna, a Mercurio, a Saturno e al dominatore del Medio Cielo, abbiamo trovato numerose stelle che secondo la tradizione classica sono riferite al cielo e al volo. E, indubbiamente, i personaggi proposti, per l’epoca in cui sono vissuti, si sono interessati all’esplorazione e al volo nelle sue diverse manifestazioni ottenendo traguardi fuori dal comune. Concludo con la speranza che la presente esposizione abbia incuriosito e motivi ulteriori ricerche sull’influenza delle stelle fisse per quanto concerne la valutazione del temperamento, delle attitudini e dell’agire.

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Mario Costantino

Venezia, 10 giugno 2023

 

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Note

[1] “La Scrittura Celeste – la nascita dell’astrologia in Mesopotamia” di Giovanni Pettinato, edito dalla Mondadori, si sofferma sulle origini caldee delle osservazioni astrologiche.

[2] “Le Dimore celesti, Segni e simboli dello zodiaco” di Giuseppe Bezza, Xenia edizioni, parla dell’origine dello zodiaco e della sovrapposizione, presente già nel passato, – ma che nell’epoca attuale, nella conoscenza comunemente diffusa, ha creato travisamenti sul fondamento originario e sul valore interpretativo – del significato del segno zodiacale e della costellazione zodiacale o immagine stellata in prossimità dell’eclittica.

[3] Il dominio dei pianeti si trae dai Segni zodiacali in cui sono definiti i diritti: i domicili, le esaltazioni, i triangoli, i confini.

[4] La forma fisica è data dalle immagini stellate e poi si commistiona alle caratteristiche e all’energia che fornisce il Segno zodiacale: una cosa è la forma fisica un’altra cosa, invece, sono gli umori che circolano nel corpo.

[5] Le stelle che occupano i gradi di infermità sono o piccoli asterismi, formati per lo più da stelle minute o comunque assai vicine tra loro, o nebulose o ammassi aperti. In particolare, sappiamo che esse danneggiano la vista. E la loro prima relazione con il difetto visivo sembra essere data dall’analogia semplicissima che la loro osservazione affatica l’occhio, poiché sono difficili da percepire chiaramente. Sono associate ai danni fisici congeniti e alle infermità che si presentano con due caratteristiche: la cronicità e l’inguaribilità.

[6] Tra le parti del cielo in cui la Via Lattea interseca l’eclittica, vi sono i gradi da 22° Gemelli a 4° del Cancro; da 15° a 22° del Sagittario; da 5° a 8° del Capricorno.

[7] Ricezione: è, in un’applicazione, il riconoscimento di natura da parte degli astri che uniscono le loro luci. Avviene in due modi: quando il pulsans è nelle dignità del receptor (Mercurio in Capricorno che si applica a Saturno in Toro) e quando il receptor è nelle dignità del pulsans (la Luna in Vergine che si applica a Saturno in Toro). Perché la ricezione sia efficace gli astri non devono essere indeboliti dalla combustione, dall’esilio, dalla caduta, dalla retrogradazione.

Ricezione mutua: è una ricezione in cui entrambi gli astri sono l’uno nelle dignità dell’altro. Per esempio, la Luna che si congiunge a Venere nel segno del Toro, stando la prima nel domicilio di Venere e la seconda nell’esaltazione della Luna.

[8] Nel ciclo luminoso del pianeta Mercurio rispetto al Sole è il momento (determinato per un dato orizzonte locale) in cui il pianeta esce dai raggi del Sole ed appare visibile (levata eliaca mattutina o vespertina). In queste due fasi si realizza la massima operosità del pianeta in quanto aumenta di moto e di luce.

Le principali fasi dell’epiciclo sono come degli aspetti considerati rispetto al Sole. Quindi, il pianeta che esce dai raggi del Sole e fa la levata eliaca, che è nella sua prima stazione, che è nella seconda stazione o al tramonto eliaco crea un “rapporto” con il Sole che Tolomeo, e tutti i principali autori classici, assimila alla configurazione.

[9] Hairesis – fazione – setta: è la condizione diurna o notturna di un astro, la sua appartenenza alla fazione del giorno o della notte; la concordia tra la fazione dei pianeti dominanti e il tempo della nascita (diurna o notturna) è fondamentale per il giudizio. I pianeti che rispettano la propria hairesis (in genitura diurna i diurni, in genitura notturna i notturni) operano nel modo migliore, secondo natura e giustizia; quelli che non rispettano la propria hairesis operano in modo contrario, con ostacoli e difficoltà. Il rispetto dell’hairesis non indica una maggior forza del pianeta ma un miglior modo di operare. Altre condizioni di rispetto dell’hairesis sono per i diurni, essere sopra l’orizzonte, avere luce crescente ed essere in segno maschile, per i notturni essere sotto l’orizzonte, avere luce calante ed essere in segno femminile (spiegazione contenuta nel glossario del sito “cieloeterra.it”).

[10] Doriforia (Ductoria, dustoria, duxturia): è una figura particolare che un astro, (doriforo, il portatore della lancia), forma rispetto ad un altro, generalmente il sole o la luna, quando vengono rispettate da ciascuno alcune condizioni di forza che coinvolgono tutti i principî più importanti della teoria astrologica: la dignità, la fase, il moto, l’aspetto, il luogo, l’hairesis. Dall’astro che compie e da quello che riceve la doriforia, si traggono giudizi soprattutto sui genitori, sulla fortuna, sugli onori e sul successo del nativo. Molte sono le forme di doriforia, ma le più efficaci sono quelle degli astri superiori che osservano un luminare con il trigono, essendo nella giusta fase (orientali al sole o occidentali alla luna), in luoghi forti, rispettando l’hairesis del luminare, ed avendo dominio sul suo luogo, come ad esempio quando in genitura diurna il sole in Cancro è osservato da Giove in Pesci sopra l’orizzonte in luogo forte. PA: doryphoria.

[11] Il confine o termine è la prima delle due dignità minori e consiste nella divisione di ciascun segno zodiacale in cinque settori di ampiezza variabile, ognuno dei quali viene assegnato ad uno dei cinque pianeti, esclusi i due luminari. I sistemi di divisione dei segni in confini riportati nell’astrologia classica sono tre: un sistema caldeo, uno egizio (a cui ci si riferisce nell’articolo) ed uno tolemaico.

[12] La Sorte delle Attività significa riguardo la qualità e le caratteristiche delle azioni e delle attività. Si osserva il dominatore della Sorte delle Attività per integrare le informazioni, date dai pianeti dominatori dell’agire, sulle azioni e le attività del soggetto ed i relativi momenti significativi.

[13] Per questa e per le altre sorti indicate nell’articolo ci riferiamo al sistema di calcolo successivo a quello adottato da Placido Titi e da Adriano Negusanzio. Qualche anno dopo la morte di Placido, nella ristampa della Coelestis Philosophia del 1675, Francesco Brunacci e Francesco Maria Onorati propongono un metodo di calcolo che mantiene la stessa struttura del calcolo del Placido ma viene svolto interamente sull’equatore operando con l’ascensione obliqua dell’oroscopo e con le ascensioni miste (am) dei luminari, ovvero con le aoch nell’emisfero ascendente e con le doch in quello discendente, in modo da ottenere l’ascensione mista della sorte

La Sorte di Fortuna, Tyche, in ogni genitura può rappresentare il corpo, la vita, le acquisizioni, le sostanze materiali, la convivenza, il matrimonio e quanto viene condiviso nella vita di coppia. Come la Luna, può esprimere qualcosa riguardo la casa, il domicilio, il luogo in cui si vive.

[14] La Sorte del Fondamento, Basis, è la sorte che, secondo la tradizione, esprime il fondamento, l’origine, il legame tra corpo e anima. Indica qualcosa riguardo ciò che può costituire il baricentro personale, che può rappresentare, una volta compreso, il punto fermo, il punto di equilibrio. La “Sorte di Base”, o “Sorte del Fondamento” o “Sorte della Durata”, indica il fondamento e la durata nel nostro mondo. Il Signore della sorte di Base è, in un certo qual modo, da intendere come il Signore del Destino.

[15] La Sorte della Vittoria, Nike (sorte di Giove), è anche un risultato, l’ottenimento dei frutti di un impegno ed un’attività che produce un esito positivo per la persona. È anche “il prevalere sui nemici”.

[16] La Sorte del Genio, Daimon, in ogni genitura può rappresentare l’intelletto, l’animo, il comportamento, i desideri profondi e le istanze interiori che indirizzano le scelte importanti della nostra vita.

[17] Retorio, astrologo greco del VI secolo d.C. originario dell’Egitto, è stata una figura di grande rilievo nella storia dell’astrologia. Egli unisce tra loro metodi e tradizioni diversi: Antioco, Tolemeo, Teucro, Valente, Doroteo e costituisce l’intermediario privilegiato tra l’astrologia dell’età tardo-imperiale e quella bizantina. Il suo vasto compendio di astrologia consta apparentemente di 118 capitoli in buona parte pubblicati nelle appendici del Catalogus Codicum Astrologorum Graecorum, cfr. D. Pingree, Antiochus and Retorius, «Classical Philology», 1977, pp. 203-223. (notizie tratte da “Retorio Della natura e virtù dei pianeti”, Giuseppe Bezza in Arcana Mundi, antologia del pensiero astrologico antico, pp. 72-86).

[18] Phatnê, la Greppia o mangiatoia: è uno dei celebri ammassi stellari del cielo (NGC 2632), ben visibile ad occhio nudo nelle notti buie come una macchia lattiginosa. Appartiene al gruppo delle cinque nebulose descritte nell’Almagesto dove compare come “il centro della massa nebulosa nel petto, chiamata Praesepe”. L’agglomerazione luminosa chiamata Greppia (Praesepe) ha una natura di Marte e della Luna, le stelle poste ai due lati di essa, chiamate Asini, hanno la natura di Marte e del Sole e fanno parte della costellazione del Cancro.