Significati generali dei pianeti e dei luminari
I pianeti sono i corpi celesti che hanno un moto proprio rispetto alla stelle fisse. Nell’ambito della dottrina astrologica classica si considerano, oltre al Sole ed alla Luna, i pianeti del sistema solare a quel tempo visibili: Mercurio, Venere, Marte, Giove e Saturno.
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“Terra, acqua, aria e fuoco sono gli elementi costitutivi della sfera sublunare, disposti in ordine crescente di leggerezza; l’etere è la sostanza che costituisce cieli e pianeti. Il Sole genera caldo e secco, tanto più intensi quanto più l’astro si avvicina al suo zenith; la Luna genera umido, e influisce sulla variazione delle maree e sulla crescita di piante e animali; Saturno emana freddo e produce siccità; Marte secca e brucia, Giove produce caldo e umido, con un’azione temperata, simile a quella di Venere, che opera però in senso opposto, emettendo debole calore; Mercurio talora secca, e produce l’assorbimento dei calori umidi, talora, invece, umidifica.” (Tolomeo, le Previsioni, cit. I, 2, 10-15, pp. 10-14).
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Luna
Ha una natura umida, è legata all’elemento acqua, all’umore del flegma (il sangue non maturo). Il suo colore è il bianco, l’argento, il ceruleo; è associata all’argento, al cristallo, alla perla, all’alabastro, al quarzo, alla selenite, alle pietre bianche o trasparenti; al sapore mutevole salato o insipido; ai campi e alle pianure, a fiumi, corsi d’acqua, luoghi umidi; al melone, al cocomero, al cetriolo, al melograno, all’orzo, alla vite, alle piante dal tronco corto; tra gli animali all’anatra, all’airone, alla pecora, al bue, al cammello, al corvo, all’elefante.
Nei suoi significati generali è associata al principio femminile, alla donna, alla madre, alla moglie, alla fecondità, al concepimento, alla riproduzione, alla luce riflessa, al corpo, al nutrimento, al crescere e deperire dei corpi, all’animo, alla vita interiore, al viaggiare, alla mobilità, al cambiamento, al matrimonio, a tutto ciò che è umido, ai liquidi, all’acqua, alla storia, al destino.
Il tipo lunare è fantastico, mutevole di umori, di volontà debole, facilmente influenzabile dagli altri, soggetto a crisi di malinconia, ma ricco di sensibilità, di immaginazione e di estro creativo.
Nel corpo indica l’occhio sinistro, la vista, lo stomaco e tutto l’apparato digerente, le mammelle, gli organi riproduttivi femminili, l’esofago, la milza, i polmoni. Nelle qualità dell’animo la timidezza, la mutevolezza, l’incostanza, il sognare, il fantasticare.
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Mercurio
Ha una natura secca, non si associa ad un elemento, stagione o umore particolare. Il suo colore è l’azzurro, il celeste e i colori misti; è associato al mercurio, al bronzo, all’ambra, al corallo, al turchese, alla calcedonia, alla corniola; al sapore complesso; ai mercati e alle scuole; alle piante del nocciolo e del prezzemolo; tra gli animali alla volpe, alla scimmia, alla lepre, al grillo, ai piccoli animali acquatici e terrestri.
Nei suoi significati generali è associato alla comunicazione e ai messaggi, al parlare e allo scrivere, al commercio, alle associazioni e ai contratti, ai fratelli, agli adolescenti, ai giovani, agli amici, all’ingegno, all’intelligenza, all’invenzione, alla divinazione, al gioco; all’età dell’infanzia.
Il tipo mercuriale è dinamico, vivace, intraprendente, versatile e ingegnoso, di intelligenza intuitiva, rapida, multiforme, superiore alla media, ma a suo modo anche ambiguo, capace di truffa, di furto e di menzogna.
Nel corpo indica la lingua, le mani, le dita, l’intestino, la bocca, lo stomaco, le spalle, le articolazioni, i nervi, le facoltà della mente. Nelle qualità dell’animo è la facilità nel comunicare, la capacità di parola, la furbizia, la scaltrezza, l’intelligenza, il nervosismo, la mutevolezza, l’instabilità, la capacità di mentire.
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Venere
Ha una natura caldo-umida (freddo-umida), è legato all’elemento acqua, alla stagione invernale, all’umore del flegma. Il suo colore è il verde chiaro e il bianco verdognolo; è associato al rame, al bronzo, allo stagno, allo smeraldo, al corallo, alla perla, allo zaffiro; al sapore dolce, ai terreni che abbondano di acque; alla rosa, al fico, al giglio, a piante odorose ed erbe fragranti; tra gli animali alla colomba, alla tortora, all’usignolo, alla capra, all’asino selvatico.
Nei suoi significati generali è associato al principio femminile, alla madre, alla moglie, alla sorella minore, alla figlia, all’amore, all’arte, alla bellezza, al desiderio, al piacere, al divertimento, al lusso, al matrimonio, ai legami amorosi, ai figli; all’età dell’adolescenza.
Il tipo venusiano è fisicamente attraente, dolce, gentile, delicato, sensibile all’arte e alla bellezza, capace di tenerezza e di abbandono come di passione ardente e di dedizione incondizionata in amore, ma soggetto alle tempeste emotive del cuore e portato ad abbandonarsi alla lussuria.
Nel corpo indica gli organi genitali, l’utero, i reni, il collo e la gola, il fegato, i polmoni, le narici. Nelle qualità dell’animo l’allegria, il buon umore, la sensualità, la gentilezza, il fascino, la dolcezza, l’eleganza, la mollezza, il rifuggire la fatica e le dispute, la ricerca del piacere.
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Sole
Ha una natura caldo-secca, è legato all’elemento fuoco, rappresenta l’umore temperato della bile gialla. Il suo colore è il giallo ed il giallo oro; è associato all’oro, al crisolito, al giacinto; al sapore acre, piccante, pungente; ai palazzi sontuosi; al grano, al granoturco, al frumento, all’arancio, all’orzo, al rosmarino, alla vite; tra gli animali al leone, al gallo, all’aquila, al falco.
Nei suoi significati generali è associato al principio maschile, al padre, al marito, all’autorità superiore, al re, al regno, al governo, all’azione, alla volontà, al dominio, alla dignità, alla luce, allo splendore, alla gloria, agli onori, all’opulenza, alle persone illustri, alla mente, all’intelletto, alla religione; all’età adulta.
Il tipo solare è energico, leale, ottimista, sicuro di sé, pieno di ardore e di entusiasmo, capace di esercitare un forte ascendente sugli altri, atto al comando, ma non privo di orgoglio.
Nel corpo indica il cuore, l’occhio destro, la vista, il cervello, il petto, i nervi, la testa. Nelle qualità dell’animo la generosità, la magnanimità, l’ambizione, la forte volontà, la nobiltà d’animo e di sentimenti, l’intelligenza, il desiderio di apparire, il disprezzo per ciò che è meschino e oscuro.
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Marte
Ha una natura caldo-secca, è legato all’elemento fuoco, alla stagione estiva, all’umore della bi gialla. Il suo colore è il rosso ed è associato al ferro, al rubino, alla magnetite, al diamante; al sapore amaro, alle terre dure e incolte; alle piante amare o spinose, alla senape, all’aglio, alla cipolla, al pepe; tra gli animali al lupo, al gallo, al falco, al leone, al cinghiale, al cavallo.
Nei suoi significati generali è associato alla forza, all’energia, all’azione, alla violenza, a tutto ciò che accade improvvisamente, all’audacia, al coraggio, alla guerra, alle armi, ai fratelli di mezzo, a tutte le cose secche e dure, all’età della giovinezza.
Il tipo marziale è forte, coraggioso, impulsivo, generoso, capace di lottare con grande energia, e di compiere nobili imprese, ma è soggetto ad attacchi di collera, violento, prepotente e crudele.
Nel corpo indica gli organi genitali, la testa, la bocca, le narici, le orecchie, la bile, il sangue, le vene, i reni, il fegato, l’ano.
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Giove
Ha una natura caldo-umida, è legato all’elemento aria, alla stagione primaverile, all’umore del sangue. I suoi colori sono il bianco, la porpora e il blu ed è associato allo stagno, allo zaffiro, all’ametista e alle pietre bianche; al sapore dolce, ai luoghi di culto, alle chiese, alle moschee; agli alberi dai frutti dolci, al melo, all’alloro, al frumento; tra gli animali all’aquila, al bue, al pavone, al cervo.
Nei suoi significati generali è associato alla giustizia, alla legge, all’autorità, all’equità, alla religione, alla fede, alla benevolenza, ai figli, all’età matura che precede la vecchiaia.
Il tipo gioviale è sereno, benevolo, allegro, amante della buona tavola e dei piaceri dei sensi, ma al tempo stesso autorevole, maestoso, fortunato nella conquista della ricchezza, degli onori e delle soddisfazioni materiali della vita, anche se talvolta portato all’autoindulgenza e all’eccessiva euforia.
Nel corpo indica le arterie, il fegato, i polmoni, le cosce, il seme vitale. Nelle qualità dell’animo la generosità, la lealtà, la fedeltà, la bontà, l’allegria, il buon senso, la capacità di discernimento, la religiosità.
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Saturno
Ha una natura freddo-secca, è legato all’elemento terra, alla stagione autunnale, all’umore della bile nera. Il suo colore è il nero ed è associato al piombo e alle pietre dure o scure; al sapore acido, ai luoghi sotterranei, alle
cantine e alle fogne; alle piante con la corteccia spessa e dura, alla quercia, al nespolo, alla ruta; agli animali notturni o che vivono sottoterra, al serpente, al topo, al cammello.
Nei suoi significati generali è associato a tutto ciò che è lento, al ritardo, alla vecchiaia, alle persone anziane, al padre (unitamente al Sole), ai fratelli maggiori.
Indica l’inerzia, ciò che è pesante, la fatica, le parti più interne delle cose, l’isolamento, la solitudine, la schiavitù, la prigionia, l’esilio, la povertà, le privazioni, la sofferenza; le cose dure, fredde, pesanti.
Il tipo saturnino è ansioso, di carattere chiuso e diffidente, tende alla malinconia e alla tristezza; le sue esternazioni sono contenute ed essenziali, ottiene con lentezza i risultati delle sue fatiche e del suo impegno, è poco fortunato e tende ad isolarsi dalla vita attiva. Può esprimere una saggezza illuminata e un grande rispetto per i principi morali, ma anche durezza, egoismo, rancorosità.
Nel corpo indica le ossa, la milza, l’orecchio destro, la vescica, i denti, le ginocchia, le gambe, la pelle, i nervi, l’udito. Nelle qualità dell’animo la timidezza, la tendenza all’avarizia e alla malevolenza, la profondità dell’animo, il distacco dalla vita attiva fino al ritirarsi dal mondo.
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Il colore dei pianeti
L’osservazione del colore della luce è fondamentale. La qualità di un astro si vede dal colore e dalla natura della sua luce: dopo i luminari Venere è il più luminoso e la sua luce è densa e vaporosa, inoltre, è l’unico pianeta che proietta ombra sulla Terra. Il colore di Venere è definito vario; Mercurio ha luce gialla; Saturno un giallo livido; Giove è bianco; Marte è rosso. La stella del Sole e la Luna che ne riflette la luce sulla Terra, sono i principi luminosi ordinatori. Sono luci bianche e la luce bianca contiene in sé tutti i colori dello spettro dell’arcobaleno.
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COLORE | MAGNITUDINE | DIAMETRO | ALBEDO | |
SOLE | BIANCO | -26.8 | 32’36” | – |
LUNA | BIANCO | -12.7 | 33’50” | 0,06 |
SATURNO | GIALLOGNOLO | +0.8 | 0’20” | 0,76 |
GIOVE | BIANCO | -2.4 | 0’40” | 0,73 |
MARTE | ROSSASTRO | -1.9 | 0’25” | 0,16 |
VENERE | BIANCO/ARGENTO | -4.1 | 1’00” | 0,76 |
MERCURIO | ARANCIONE | -0.2 | 0’07” | 0.06 |
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Pianeti maschili e femminili
Il principio maschile è associato all’idea di attività e generazione, quello femminile alla materia passiva. Così delle due qualità feconde e vitali quella attiva e generativa, il caldo, fu associata al principio maschile, mentre quella passiva e feconda, l’umido, al principio femminile. Pertanto sono considerati femminili gli astri nella cui natura prevale l’umido e maschili tutti gli altri nei quali l’umido è assente o comunque non prevale. Il Sole, essendo il pianeta caldo, è il capo del genere maschile, e la Luna, essendo la più umida, di quello femminile. Mercurio partecipa di entrambi i generi: si mascolinizza coi maschili e si femminilizza coi femminili, anche se viene considerato intrinsecamente maschile.
Pianeti diurni e notturni
I pianeti sono inoltre divisi in due distinte fazioni che hanno analogia con il giorno e con la notte: gli astri in cui prevale il caldo (Sole e Giove) sono considerati diurni, poiché il giorno è caldo, quelli in cui prevale l’umido (Luna e Venere) sono notturni, poiché la notte è umida.
I due malefici, nei quali prevalgono le qualità distruttive, furono assegnati secondo un criterio di equilibrio: il freddo Saturno è diurno poiché il caldo del giorno ne attenua l’eccesso di freddo, il secco di Marte è notturno poiché il suo eccesso di secchezza viene temperato dall’umido della notte.
Mercurio è neutro e partecipa ad entrambe le fazioni, secondo la sua posizione accidentale. In particolare è diurno quando realizza una fase mattutina rispetto al Sole, è notturno quando realizza una fase vespertina rispetto al Sole.
La natura di Mercurio ha delle particolarità: ora è benefico, ora è malefico, ora è maschile, ora è femminile. Mercurio ha questa natura alterna perché le sue fasi di moto e di luce si alternano con grande velocità, i periodi di visibilità sono molto brevi e rimane per lo più invisibile per la sua vicinanza al Sole; per questo non fu possibile agli astrologi assegnare a Mercurio un temperamento proprio e fu ritenuto di natura mutevole e convertibile.
Pianeti benefici e malefici
Secondo la tradizione Babilonese i pianeti si dividono nella coppia dei benefici, Giove e Venere, e dei malefici, Saturno e Marte. Le due coppie sono separate da Mercurio. I Greci chiamano il malefico “kakopoios”, colui che fa il male, o “thoropoios”, il distruttore; il benefico è detto “agathopoios”, colui che fa il bene.
“In India invece tutti i pianeti sono detti graha, che significa “ciò che ti afferra, ti prende e non ti lascia più”; da questo punto di vista tutti i pianeti sono malefici perché hanno tutti in mano il destino dell’uomo. Questo è comune all’India e in parte all’Iran sassanide, dove si svilupparono alcune religioni come quella manichea (la religione cui apparteneva Agostino prima di convertirsi), che partono da un concetto dualistico di bene e di male, ma che partono anche da un concetto di estrema dipendenza dell’uomo dal destino, e dal bisogno di liberarsi dal destino. Questo legame dell’uomo con gli astri, come fosse legato da funi invisibili, è un legame corporeo. Verso il VII-VI sec. a.C. quando si sviluppò la matematica astronomica ed ebbe inizio un’astrologia veramente seria, fu “scoperto” che gli astri hanno in mano il nostro destino; questa scoperta fece poi il giro del mondo. Anche una religione come il buddismo parte da queste concezioni: i buddisti sono sapientissimi, all’origine, di astrologia, sono loro che portano gli elementi astrologici dalla Babilonia in Cina, attraverso l’India e l’Iran. Questo dunque è il concetto popolare, religioso, del pianeta che è malefico perché è turbativo e impedisce all’uomo di liberarsi del proprio destino. Notiamo, di passaggio, che simili concezioni possono formarsi soltanto se è chiaro ai più che è conoscibile il destino nelle sue componenti materiali, attraverso le posizioni dei corpi celesti. Siamo quindi lontanissimi da oggi, è un mondo diversissimo dal nostro. Invece, in ambito ellenistico, non quindi semplicemente greco ma di tutto il bacino del Mediterraneo, i pianeti vengono divisi in benefici e malefici: vengono chiamati malefici quei pianeti che abbreviano la vita. Quando questi pianeti passano allo zenith suscitano gli elementi che sono contrari al temperamento umano: Saturno aumenta il freddo e il secco, Marte aumenta il secco e il caldo. Secondo queste immagini molto schematiche, i transiti dei pianeti all’orizzonte e al meridiano suscitano una mistione degli elementi e generano una ricchezza dell’elemento che corrisponde, perché la vita, la materia è mossa da questa emanazione. Il temperamento di Saturno e di Marte non si accorda al temperamento equilibrato che favorisce la vita e, di fatto, la accorciano, la abbreviano, la interrompono; ma in tutti gli altri argomenti, danari, attività, ecc., non sono malefici: il termine malefico ha una valenza esclusivamente corporea e riguarda solo il temperamento e la quantità di vita. É chiaro che quando noi diciamo “saturnino” intendendo il melanconico, ci riferiamo al passaggio di un carattere umorale ad un carattere dell’animo e ad una classificazione tipica; il melanconico, che manca di gioia di vivere, che si associa poco con gli altri, e così via, rappresenta per noi un tipo “negativo” che noi abbiamo stigmatizzato in termini morali, e lo stesso si può dire per il tipo collerico, battagliero, che vuole dominare sugli altri, che corrisponde alla natura dell’altro malefico, Marte; ma queste nature, dal punto di vista della vita in sé, non sono assolutamente privative; non si è scelto quindi di chiamare Saturno e Marte malefici in rapporto ad una stigmatizzazione in termini morali, ma unicamente per un significato privativo sulla vita e sul corpo (testo di Bezza Giuseppe, dalle lezioni della Scuola di Astrologia Classica di Milano)”.