Astrologia genetliaca e dottrina degli umori, Attitudini e talenti, attività e professioni, La nascita, gli eventi, i tempi di vita
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Introduzione
Nella precedente esposizione sono state approfondite le caratteristiche dell’ex terrorista Marco Barbone e gli esiti e le inusuali conseguenze che sono seguite alle sue azioni criminose. Ora si vuole approfondire la genitura di Walter Tobagi e le figure previsionali per l’epoca del suo efferato assassinio.
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Cenni biografici di Walter Tobagi
Walter Tobagi nasce il 18 marzo 1947 a San Brizio, una piccola frazione a sette chilometri da Spoleto, in Umbria. All’età di otto anni la famiglia si trasferisce a Bresso, vicino Milano (il padre Ulderico faceva il ferroviere). Comincia a occuparsi di giornali al ginnasio come redattore della storica «Zanzara», il giornale del liceo Parini. Di quel giornale – diventato celebre per un processo provocato da un articolo sull’educazione sessuale – Tobagi diviene in breve tempo il capo redattore.
Sul giornale del liceo però, si occupava sempre meno di sport e più di argomenti quali i fatti culturali e di costume, partecipando a polemiche appassionate. Già in quelle lontane occasioni dava prova di abilità dialettica e di moderazione riuscendo a conciliare conservatori ed estremisti, tolleranti e intolleranti: doti non comuni che utilizzerà pienamente in seguito, non solo nei dibattiti all’interno del «Corriere della Sera», ma soprattutto per conciliare le diverse tendenze dell’Associazione lombarda dei giornalisti, di cui diventerà presidente.
Dopo la fase del liceo, Tobagi era entrato giovanissimo all’«Avanti!» di Milano, ma era rimasto pochi mesi passando al quotidiano cattolico «l’Avvenire», a quel tempo in fase di ristrutturazione e di rilancio. Il direttore di quel giornale, Leonardo Valente, ha detto: «Nel 1969, quando lo assunsi, mi accorsi di essere davanti a un ragazzo preparatissimo, acuto e leale […]. Affrontava qualsiasi argomento con la pacatezza del ragionatore, cercando sempre di analizzare i fenomeni senza passionalità. Della contestazione condivideva i presupposti, ma respingeva le intemperanze».
Tobagi si occupava, almeno nei primi anni, veramente di tutto, anche se andava sempre più definendosi il suo interesse prioritario per i temi sociali, per l’informazione, per la politica e il movimento sindacale, a cui dedicava molta attenzione anche nel suo lavoro «parallelo», quello universitario e di ricercatore. Aveva poi iniziato a occuparsi di problemi culturali, con note sul consumismo e sulla ricerca storica. Celebre un suo pungente corsivo su un «mostro sacro» della letteratura come Alberto Moravia, accusato di essere un intellettuale integrato «in una società che trasforma tutto, anche l’arte, in oggetto di consumo».
Ma Tobagi non trascura i temi economici: si misura in inchieste a diverse puntate sull’industria farmaceutica, la ricerca, la stampa, l’editoria, ecc. e si mostra, in quel periodo, interessato anche alla politica estera: segue con attenzione i convegni sull’Europa; scrive sul Medio Oriente, sull’India, sulla Cina, sulla Spagna alla vigilia del crollo del franchismo, sulla guerriglia nel Ciad, sulla crisi economica e politica della Tunisia, sulle violazioni dei diritti dell’uomo nella Grecia dei colonnelli, sulle prospettive politiche dell’Algeria e così via.
Timidamente, però, comincia anche ad entrare sul terreno politico e sindacale dopo essersi «fatto le ossa», come diremmo, sulle vicende del terrorismo di destra e di sinistra. Scavava, con note e interviste, nei congressi provinciali dei partiti e si divertiva a scrivere profili di Sandro Pertini e Pietro Nenni. Scopriva l’attualità, la cronaca sull’onda delle grandi lotte operaie degli anni ’70. Comincia così a scrivere lunghi servizi sulla condizione di lavoro dei siderurgici, dei lavoratori della Fiat Mirafiori, sull’autunno caldo del ’72, sull’inquadramento unico operai-impiegati, sull’organizzazione del lavoro antiquata e disumana che provoca l’assenteismo, sui roventi dibattiti per l’unità sindacale dei metalmeccanici e delle tre confederazioni.
L’impegno maggiore di Tobagi era costituito dalle vicende del terrorismo fascista (ma anche di sinistra). Seguì con scrupolo tutte le intricate cronache legate alle bombe di piazza Fontana, alle «piste nere» che vedevano coinvolti Valpreda, l’anarchico Pinelli, il provocatore Merlino oltre ai fascisti Freda e Ventura, con tante vittime innocenti e tanti misteri rimasti avvolti nell’oscurità più fitta ancora oggi, a distanza di venti anni, a cominciare della morte di Pinelli all’interno della questura di Milano e dell’assassinio del commissario Calabresi. Tobagi si interessò a lungo anche di un’altra vicenda misteriosa: la morte di Giangiacomo Feltrinelli su un traliccio a Segrate per l’esplosione di una bomba maldestramente preparata dallo stesso editore guerrigliero. Inoltre, si interessò alle prime iniziative militari delle Brigate rosse, alla guerriglia urbana che provocava tumulti (e morti) per le strade di Milano, organizzata dai gruppuscoli estremisti di Lotta continua, Potere operaio, Avanguardia operaia.
Un praticantato lungo e faticoso che doveva portarlo al «Corriere d’Informazione» e, in seguito, al «Corriere della Sera», dove poté esprimere pienamente le sue potenzialità di inviato sul fronte del terrorismo e di cronista politico e sindacale.
Giampaolo Pansa ha affermato che: «Tobagi sul tema del terrorismo non ha mai strillato. Però, pur nello sforzo di capire le retrovie e di non confondere i capi con i gregari era un avversario rigoroso. Il terrorismo era tutto il contrario della sua cristianità e del suo socialismo. Aveva capito che si trattava del tarlo più pericoloso per questo paese. E aveva capito che i terroristi giocavano per il re di Prussia. Tobagi sapeva che il terrorismo poteva annientare la nostra democrazia. Dunque, egli aveva capito più degli altri: era divenuto un obiettivo, soprattutto perché era stato capace di mettere la mano nella nuvola nera».
Nei giorni drammatici del sequestro Moro segue con trepidazione ogni fase della mancata trattativa e dei «colpi di scena», valorizza ogni spiraglio che possa contribuire a salvare la vita del presidente della Dc. Per primo – polemizzando con i «brigatologi» tenta di spiegare razionalmente che esiste una coerente continuità tra vecchie e nuove Br e che, quindi, non vi è alcuna contrapposizione tra le Br, ’romantiche’ delle origini con le facce pulite alla Mara Cagol e le Br sanguinarie e dunque ambigue e provocatorie degli ultimi tempi. Tobagi sfatò tanti luoghi comuni sulle «bierre» e gli altri gruppi armati, denunciando, ancora una volta, i pericoli di un radicamento del fenomeno terroristico nelle fabbriche e negli altri luoghi di lavoro, come molti segnali avevano indicato con profonda inquietudine.
«La sconfitta politica del terrorismo – scriveva Tobagi – passa attraverso scelte coraggiose: è la famosa risaia da prosciugare, tenendo conto che i confini della risaia sono meglio definiti oggi che non tre mesi fa. E tenendo conto di un altro fattore decisivo: l’immagine delle Brigate rosse si è rovesciata, sono emerse falle e debolezze e forse non è azzardato pensare che tante confessioni nascono non dalla paura, quanto da dissensi interni, sull’organizzazione e sulla linea del partito armato».
La sera prima di essere assassinato, presiedeva un incontro al Circolo della stampa di Milano, per discutere del «caso Isman», un giornalista del «Messaggero», incarcerato perché aveva pubblicato un documento sul terrorismo. Aveva parlato a lungo della libertà di stampa, della responsabilità del giornalista di fronte all’offensiva delle bande terroristiche: problemi che aveva studiato ormai da anni e che conosceva a fondo. Aveva pronunciato frasi come: «Chissà a chi toccherà la prossima volta». Dieci ore più tardi era caduto sull’asfalto sotto i colpi di giovani killer». (https://biografieonline.it/biografia-walter-tobagi)
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Della nascita di Walter Tobagi
Il dato anagrafico, proveniente dall’archivio CIDA, indica una nascita per il 18 marzo 1947 alle ore 10:10 di ora estiva (ore 8:10 di T.U.). Tenuto conto delle figure e dei domini della Sizigia [1] plenilunica, la natività è stata mantenuta per le ore 10:10 di ora estiva (ore 8:10 di T.U.), quando, Mercurio e Giove, realizzano una isaritmia [2] con il grado dell’Ascendente. Mercurio è il signore della Sizigia precedente. Alla nascita Mercurio è unito a Marte, è sotto i raggi del Sole, è con il Novilunio, domina e si oppone al Plenilunio, è in trigono a Giove e domina sull’Ascendente e sulla Luna.
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latitudini | declinazioni | DH [3] | visibilità [4] | |
Sole | – | -01.24 | 3.16 | – |
Luna | -4.40 | -23.08 | 0.08 | – |
Saturno | +0.66 | +20.30 | 0.48 | – |
Giove | +1.14 | -18.51 | 5.85 | – |
Marte | -1.09 | -08.55 | 2.37 | -6.19 (n.v.) |
Venere | +0.28 | -16.01 | 0.59 | -19.03 (v.) |
Mercurio | +1.90 | -06.06 | 2.17 | -9.20 (n.v.) |
Tyche | – | – | 2.76 | – |
Daimon | – | – | 2.76 | – |
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Le figure significative
Sorge la stella Menkar (natura Saturno); Algenib (natura Marte/Mercurio) è con il Sole; Deneb è con la Luna; Praesepe (M44) – natura Luna/Marte – e gli Asini – natura Sole/Marte – sono con Saturno; la nebulosa M31 è con Marte; Antares è con Giove; l’ammasso M42, nella spada di Orione, è con Daimon; le stelle dell’acqua dell’acquario (ψ1,2,3 Aqr) sono con Tyche; Rasalhague è con le Sorti di Eros e di Nemesi.
Il nodo lunare nord [5] sorge con la Sorte dell’Audacia [6] e caratterizza un’attenzione ai temi sociali e una forte personalità dal carattere schietto e deciso.
La Luna è al Mediocielo, è con la Sorte della Necessità [7], è in un segno di Saturno, si separa dall’opposizione di Saturno e si applica al quadrato di Giove e di Antares.
Saturno è angolare, è occidentale e retrogrado, domina sulle Sorti di Eros [8], di Nemesi [9] e della Malattia [10] (poste in ottava Casa), è equidistante a Venere è alla Sorte di Base [11], è unito alla Sorte del Furto [12] e a stelle di natura violenta, è in esagono al nodo lunare nord ed è in quadrato all’Ascendente e a Giove.
Il Sole è in Pesci, è nell’undicesimo luogo, tiene sotto i suoi raggi Marte (a.v. -6.19) [13], Mercurio (a.v. -9.20) e Tyche (Sorte di Fortuna) [14], è in trigono a Giove ed è equidistante alla Sorte di Malattia (DH 3.16).
Giove è orientale e retrogrado, il giorno 15 ha formato la Prima Stazione [15], è con Antares [16], si oppone all’Ascendente, è in trigono al Sole, è in quadrato alla Luna e a Saturno ed è in trigono (nel mondo) a Mercurio e a Marte (con ricezione [17]).
Mercurio è mattutino e retrogrado, è sotto i raggi del Sole ed è unito a Marte (nel medesimo grado zodiacale) e alla stella Markab, domina e si oppone al grado del Plenilunio. Marte è orientale ed invisibile, è con la nebulosa M31 e si oppone al Plenilunio. Mercurio e Marte sono con il Novilunio precedente, sono in quadrato ai nodi lunari e in esagono alla Sorte dell’Audacia, sono in trigono a Giove e a Daimon. Inoltre, le Sorti di Eros (DH 2.66), di Nemesi (DH 2.77) e della Malattia sono equidistanti a Tyche e si oppongono a Daimon.
La Luna è nel luogo degli dei con la stella Deneb (natura Venere/Mercurio) e indica un genuino senso di fede. Le figure che si realizzano tra Giove, Saturno, la Luna, Mercurio e Marte dicono di un rigore morale, di molteplici capacità e di una varietà dei suoi impegni, ma anche di una forte capacità dialettica che deve cercare sempre la mediazione e di una intelligenza che deve approfondire e andare al fondo delle questioni.
L’accerchiamento del Sole da parte dei malefici; Marte e Mercurio uniti al Novilunio ed opposti al Plenilunio; la Luna al meridiano con la Sorte di Necessità ed opposta a Saturno; Saturno con la Sorte del Furto ed equidistante alla Sorte di Base; la Sorte della Malattia equidistante al Sole e configurata (con Nemesi ed Eros) a Tyche e a Daimon, sono pericoli per la vita, sono situazioni che improvvisamente precipitano, sono eventi avversi che, con violenza, vanno contro la persona e ne causano la morte.
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La Sizigia Novilunica
In relazione ai tempi di vita e alla circostanze della morte, andiamo ad osservare, per i suoi elementi semplici, la Sizigia che rispetta il tempo della nascita: il Novilunio del 21 febbraio 1947 alle ore 3:01 di fuso (ore 2:01 di T.U.).
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latitudini | declinazioni | DH | visibilità | |
Sole | – | -10.91 | 2.37 | – |
Luna | -4.97 | -15.54 | 2.16 | -4.87 (n.v.) |
Saturno | +0.63 | +19.98 | 3.67 | – |
Giove | +1.09 | -18.41 | 3.47 | – |
Marte | -1.09 | -15.58 | 2.83 | -4.42 (n.v.) |
Venere | +2.10 | -20.37 | 4.68 | -27.15 (v.) |
Mercurio | +1.24 | -02.95 | 1.50 | -18.00 (v.) |
Tyche | – | – | 5.79 | – |
Daimon | – | – | 5.79 | – |
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In primo luogo osserviamo che Saturno è sulla cuspide dell’ottavo luogo (la qualità della morte) ed è con stelle violente (Praesepe e gli Asini). Marte è con la Sorte dell’Audacia ed è sotto i raggi del Sole ed offende entrambi i luminari (e il luogo afetico). Marte è in segno di Saturno, si separa dall’opposizione di Saturno (con ricezione semplice) e si applica al quadrato di Giove, prefigurando eventi in cui vi sarà una certa violenza. I nodi lunari sono con le stelle Aldebaran e Antares. Inoltre, Antares è con la Sorte di Base e, con la Sorte di Eros e con Tyche, si oppone alla Sorte della Malattia e alla stella Algol, tra la dodicesima e la sesta Casa: sono altri chiari indizi di pericoli per la vita e di un esito violento.
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La vita
I luoghi vitali [18] di questa genitura diurna sono il Sole, l’Ascendente ed il grado del Novilunio precedente. Notiamo, in primo luogo, che sia il Sole che la Luna sono in luoghi afetici. Mercurio è unito a Marte e alla stella Markab (natura Marte/Mercurio), è unito al Novilunio e domina e si oppone al Plenilunio. Per quanto concerne la Luna, si trova in un segno di Saturno e si separa dall’opposizione di Saturno (senza ricezione) lungo il meridiano ed esprime bene le circostanze che hanno riguardato la sua morte: un evento che si abbatte sulla sua persona e che crea una grande risonanza pubblica. Per quanto concerne il Sole, per la condizione di Marte che è sotto i raggi, acquisisce il Sole stesso una qualità aneretica. Il primo luminare da considerare è il Sole senza, per questo, escludere la Luna, che è angolare ed è al Mediocielo in una nascita diurna. In definitiva, la condizione del Sole, della Luna e del grado del Novilunio di Walter Tobagi indicano una vita non longeva e che può essere piuttosto breve. Per il termine della vita dobbiamo aspettarci direzioni aneretiche [19] riguardo al Sole (il luminare del tempo) e alla Luna (il luminare che, nel moto diurno, ha la condizione più forte). Il Sole (luminare del tempo e afeta) alla nascita è assediato dai malefici: si separa da Marte e da Mercurio (che, essendo sotto i raggi e unito a Marte, è nocivo per la vita) e si applica a Saturno. Pertanto, dovremo porre particolare attenzione alla prime figure di direzione che andranno ad interessare entrambi i luminari ed i malefici. Per il tipo di morte, con Marte c’è la nebulosa M31, con Saturno c’è l’ammasso del Praesepe e ci sono gli Asini: indicano violenza nelle cause della morte. Inoltre, opposto all’Ascendente c’è Antares (natura Marte): sono dei nemici dichiarati, pericolosi e violenti.
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La direzione per l’epoca della morte
Per il movimento di direzione primaria [20] (con figura redatta per il 28/5/1980 – arco di direzione 30.38 -) nel periodo si realizzano delle figure aneretiche: Saturno diretto giunge al quadrato del Sole di nascita; la Luna diretta è giunta al quadrato del Sole di nascita; il Sole diretto (7°39’ Toro) è ancora in quadrato alla Luna di nascita (5°50’ Acquario); la Luna diretta si unisce per declinazione a Marte di nascita; Saturno diretto (2°21’ Vergine) si oppone al grado del Novilunio precedente (1°36’ Pesci); Marte, Mercurio e Tyche diretti sono al Mediocielo e uniti/equidistanti alla Luna di nascita; la stella Al Resha diretta e la Sorte dell’Insidia diretta si uniscono al Sole di nascita; la Sorte della Necessità diretta è equidistante al Sole di nascita; la stella Regulus diretta giunge a Saturno di nascita; Praesepe e gli Asini diretti giungono a Daimon di nascita.
Nel cerchio interno indichiamo le direzioni nel moto diurno, nel cerchio esterno le direzioni nel moto zodiacale, da osservare entrambe [21]. Inoltre, la legenda in figura indica i confini [22] a cui sono giunti gli astri.
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Confini | Declinazioni | DH | |
Oroscopo | Marte | +23.39 | 6.00 |
Mediocielo | Venere | -08.17 | 0.00 |
Sole | Venere/Mercurio | +14.07 | 1.11 |
Luna | Venere | -08.61 | 2.81 |
Saturno | Mercurio | +10.64 | 3.08 |
Giove | Mercurio | -23.44 | 4.16 |
Marte | Marte | +08.13 | 0.14 |
Venere | Mercurio | -04.72 | 1.86 |
Mercurio | Mercurio | +06.62 | 0.01 |
Fortuna | Saturno | – | 0.03 |
Daimon | Giove/Venere | – | 4.76 |
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Saturno diretto (DH 3.08) è in quadrato al Sole di nascita (DH 3.16);
la Luna diretta (DH 2.81) è in quadrato al Sole di nascita (DH 3.16);
il Sole diretto (7°39’ Toro) è ancora in quadrato alla Luna di nascita (5°50’ Acquario);
la Luna diretta (decl. -8,61) giunge alla declinazione di Marte di nascita (decl. -8,55);
Saturno diretto (2°21’ Vergine) è opposto al Novilunio precedente (1°36’ Pesci);
Giove diretto (1°16’ Capricorno) è in esagono al Novilunio precedente (1°36’ Pesci);
Mercurio/Marte/Tyche diretti (DH 0.01/0.03/0.14) sono giunti al Mediocielo;
Mercurio/Marte/Tyche diretti (DH 0.01/0.03/0.14) sono in quadrato all’Ascendente;
Mercurio/Marte/Tyche diretti (DH 0.01/0.03/0.14) sono equidistanti alla Luna di nascita (DH 0.08);
Mercurio/Marte/Tyche diretti (DH 0.01/0.03/0.14) sono in quadrato a Giove di nascita (DH 5.85);
la Luna diretta (DH 2.81) è equidistante a Tyche di nascita (DH 2.76);
la Luna diretta (DH 2.81) si oppone a Daimon di nascita (DH 2.76);
Venere diretta (DH 1.86) è in trigono all’Ascendente;
Venere diretta (DH 1.86) è in esagono a Mercurio di nascita (DH 2.17);
Giove diretto (DH 4.16) è in trigono al Mediocielo;
Giove diretto (decl. -23,44) giunge alla declinazione della Luna di nascita (decl. -23,08);
Daimon diretta (DH 4.76) è in esagono al Sole di nascita (DH 3.16);
la Sorte della Necessità diretta (DH 3.22) è equidistante al Sole (DH 3.16);
la Sorte della Necessità diretta (DH 3.22) è in quadrato a Tyche (DH 2.76);
la Sorte dell’Audacia diretta (DH 3.96) è in esagono alla Luna di nascita (DH 0.08);
la Sorte dell’Audacia diretta (DH 3.96) è in esagono al Mediocielo;
la Sorte dell’Insidia diretta (DH 2.98) è unita al Sole e a Tyche di nascita (DH 3.16/2.76);
la Sorte dell’Insidia diretta (DH 2.98) è equidistante a Daimon di nascita (DH 2.76);
le Sorti di Malattia e Nemesi dirette (DH 5.50/5.38) sono in quadrato a Venere di nascita (DH 0.59);
la stella Zaurak diretta (DH 5.92) é giunta all’Ascendente;
la stella Scheat diretta (DH 0.23) va al Mediocielo;
la stella Al Resha diretta (DH 3.19) è con il Sole di nascita (DH 3.16);
le stelle della cascata dell’acqua dirette (DH 0.56) sono con Venere di nascita (DH 0.59);
la nebula M33 diretta (DH 2.05) è con Mercurio di nascita (DH 2.17);
la nebula M34 diretta (DH 2.39) è con Marte di nascita (DH 2.37);
la stella Regulus diretta (DH 0.70) è con Saturno di nascita (DH 0.48);
la stella Kaus Borealis diretta (DH 5.97) è giunta al Discendente;
Praesepe e gli Asini diretti (DH 2.69/2.68) sono con Daimon di nascita (DH 2.76);
la stella Algol diretta (DH 2.75) è con Tyche di nascita (DH 2.76).
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Considerazioni
In questo periodo muta il Signore dei Confini [23] per il Sole, per Giove, per Marte e per Daimon e i relativi divisori sono Mercurio, Marte e Venere. Il Sole è l’afeta e il suo divisore, Mercurio, ha una qualità aneretica e indica il presentarsi ora di circostanze ed eventi dannosi per il bene essenziale della vita.
Alla nascita le figure pericolose sono costituite dalle testimonianze dei malefici al Sole e alla Luna: Marte e Mercurio sotto i raggi del Sole; Saturno in trigono al Sole, l’afeta; Saturno opposto alla Luna nei cardini della figura di nascita. Nel periodo in cui Saturno e la Luna (potenziale anereta rispetto al Sole per contrarietà di natura) giungono al quadrato del Sole e la Luna si unisce per declinazione a Marte si rende esplicita la sciagura, l’occasione violenta e pericolosa per la vita, indicata alla nascita da Mercurio e da Marte che sono con il Novilunio ed opposti al Plenilunio e dalla Luna e da Saturno che si oppongono lungo il meridiano. Tutti gli altri aspetti esprimono qualcosa del modo con cui si esprimono gli eventi. In particolare sono qui estremamente indicative la Sorte dell’Insidia e la Sorte della Necessità.
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Rivoluzione solare dell’anno 1980
La rivoluzione, con gli spazi di perfezione [24], è stata calcolata per il luogo di nascita, Spoleto (PG) – lat. 42°44’N; long. 12°44’E – e il giorno 17 marzo 1980 alle ore 9:09 di fuso (ore 8:09 di T.U.).
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latitudini | declinazioni | DH | visibilità | |
Sole | – | -01.24 | 3.18 | – |
Luna | -3.05 | -00.92 | 3.74 | -11.39 (v.) |
Saturno | +2.42 | +04.86 | 3.14 | – |
Giove | +1.31 | +11.77 | 1.90 | – |
Marte | +3.85 | +15.63 | 1.75 | – |
Venere | +1.93 | +17.19 | 4.99 | -40.05 (v.) |
Mercurio | +1.57 | -07.24 | 2.07 | -9.91 (l.e.) |
Tyche | – | – | 5.44 | – |
Daimon | – | – | 5.44 | – |
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La figura del trentatreesimo anno di età ricalca la divisione delle Case della nascita con il Sole nell’undicesimo luogo, il sorgere dei primi gradi dei Gemelli e della stella Menkar, il tramontare di Antares e il culminare dell’Acquario. Costituisce sempre un anno significativo della vita, nel bene e nel male.
La Luna è alla prima falce (prima visibilità), è in un segno di Marte, l’Ariete, e si applica alla declinazione di Saturno: può rievocare i significati di nascita dell’opposizione al meridiano della Luna e di Saturno.
Saturno è acronico, è con la stella Zosma, si oppone al Sole (in direzione è in quadrato al Sole), domina e testimonia le principali perfezioni (Anno, Sole, Luna e Mediocielo).
Mercurio è mattutino e retrogrado, è in levata eliaca (a.v. -9.91), è con la stella Markab e si oppone a Giove e a Marte (e al nodo lunare nord).
Marte è angolare ed è prossimo al suo ventre (lat. +3.85). Marte e Giove sono uniti al nodo nord e alla stella Regulus (che in direzione è giunta a Saturno), sono occidentali e retrogradi e si oppongono a Mercurio.
Per quanto concerne le perfezioni, il dominio esclusivo è di Saturno e di Giove. Saturno e Giove sono i signori dello spazio di perfezione dell’Anno. Il nodo lunare sud e Mercurio sono nello spazio e Marte, Giove e Saturno si oppongono alla perfezione. Saturno è il signore dello spazio di perfezione del Sole (la perfezione dell’afeta) ed è in trigono alla perfezione. Giove è il signore degli spazi di perfezione della Luna e del Mediocielo e Marte, Giove e Saturno sono in quadrato alla perfezione.
Saturno è il malefico che per i moti primi ha precisato la figura aneretica, il quadrato al Sole. In rivoluzione Saturno si oppone al Sole, prende il dominio della perfezione dell’Anno e dell’Afeta, è in trigono alla perfezione del Sole («fa il suo ingresso» alla perfezione dell’Afeta) e si oppone alla perfezione dell’Anno: secondo la tradizione costituisce una conferma che la persona nell’anno muore.
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La rivoluzione del mese
In ogni analisi preventiva, l’esame dei mesi può aiutare nel comprendere l’epoca in cui i principali significati dell’anno si esprimono. A questo scopo, la rivoluzione del Sole (anno tropico) viene suddivisa in 13 parti, ognuna della durata di 28 giorni, 2 ore, 17 minuti e 36 secondi, che rappresentano le 13 rivoluzioni mensili ed in cui si ripropongono, nella loro successione regolare, i domini delle perfezioni annuali.
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Le perfezioni mensili
A partire dal momento della rivoluzione annua determiniamo le date di inizio dei periodi di rivoluzione mensile, secondo la consueta tabella dei giorni e per quanto ora ci interessa:
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Decorrenza rivoluzioni mensili | Perfezioni dell’Oroscopo | |
1° mese | Giorno 17/03/1980 ore 08,09,00 T.U. | da 11°32’ Acquario a 19°10’ Pesci |
2° mese | Giorno 14/04/1980 ore 10,26,36 “ | da 19°10’ Pesci a 0°01’ Toro |
3° mese | Giorno 12/05/1980 ore 12,44,12 “ | da 0°01’ Toro a 2°48’ Gemelli |
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Nell’ambito delle 13 rivoluzioni, poiché osserviamo per il corpo fisico, la salute e la vita stessa, si ricerca la figura o le figure mensili in cui ritroviamo il dominio e una condizione di efficacia dei Signori dell’Anno e poniamo l’attenzione sulla perfezione del Sole, l’afeta, e, per la risonanza pubblica dell’evento, sulla perfezione del Mediocielo. Per la verifica a posteriori osserviamo che la figura del 3° mese comprende la data del suo assassinio, il 28 maggio 1980. Pertanto, presentiamo la relativa figura la cui interpretazione deve essere effettuata per gli elementi semplici e palesi che vi si ritrovano, collegati alla rivoluzione solare e alla natività.
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La Rivoluzione mensile di Walter Tobagi
La rivoluzione del nono mese, con gli spazi di perfezione, è stata calcolata per il luogo di nascita, Spoleto – lat. 42°44’N; long. 12°44’E – e il giorno 12 maggio 1980 alle ore 13:44 di fuso (ore 12:44 di T.U.).
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latitudini | declinazioni | DH | visibilità | |
Sole | – | +18.25 | 1.37 | – |
Luna | -4.32 | +05.51 | 3.14 | -10.04 (v.) |
Saturno | +2.33 | +06.01 | 5.84 | – |
Giove | +1.20 | +12.37 | 4.66 | – |
Marte | +1.73 | +12.17 | 4.79 | – |
Venere | +4.10 | +27.54 | 0.79 | -26.18 (v.) |
Mercurio | -0.02 | +17.96 | 1.44 | -1.21 (c.) |
Tyche | – | – | 4.23 | – |
Daimon | – | – | 4.23 | – |
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Nella rivoluzione del terzo mese, che decorre dal 12 maggio 1980, sorge Saturno. Il Sole, l’afeta, è con la stella violenta Algol ed è circondato dai malefici: Saturno è in trigono e Marte è in quadrato. Marte, Giove, la Sorte di Malattia, il nodo lunare, Tyche e la Sorte di Nemesi sono nel dodicesimo luogo e tutti questi elementi si oppongono allo spazio di perfezione del Sole (dell’afeta).
Saturno è occidentale e retrogrado: tra qualche giorno si ferma e riprende il moto diretto; è in trigono al Sole e a Mercurio ed è unito per declinazione alla Luna. Saturno affligge l’Ascendente mensile, è in trigono allo spazio di perfezione del Mese e domina e si oppone allo spazio di perfezione dell’afeta.
Marte è unito a Regulus e a Giove e, per figure nel mondo, è in quadrato al Sole (e a Mercurio) ed è in trigono alla Luna. Marte è il malefico fuori hairesis (in figura diurna è sopra l’orizzonte ed è unito ad un pianeta diurno), è unito a Giove, a Regulus, a Tyche, alla Sorte di Malattia e alla Sorte di Nemesi, è in trigono alla perfezione del Mese e si oppone alla perfezione dell’afeta: questa unione di pianeti, di stelle e di sorti certifica, nell’approssimarsi dell’evento, la natura violenta della fine della vita.
Venere e Mercurio sono i Signori del Mese. Mercurio è combusto (a.v. -1,21) ed è afflitto, al pari del Sole, da entrambi i malefici. Venere è al suo ventre (lat. +4.10) e al picco di declinazione (decl. +27.54) ed è in decima Casa: qui è il trovarsi al centro delle cronache ed è l’enorme risonanza pubblica della vicenda.
In definitiva, in questo mese, Saturno ripropone l’ingresso, per opposizione, alla perfezione dell’afeta e certifica un momento estremamente pericoloso per la vita. Insieme a questo, sono indicative numerose sorti e le molte stelle di natura malefica: Algol con il Sole; Denebola al sorgere; il culminare dei Capretti, Almaaz e Haedus; Regulus con Marte e con Giove; Betelgeuse con Venere; la stella del dorso dello Scorpione (ε Sco) al Fondo cielo; le stelle dell’acqua dell’acquario (ψ1,2,3 Aqr) al tramonto.
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[1] La Sizigia è il novilunio o il plenilunio che precede la nascita ed è come una matrice che influenza i “caratteri fondamentali” di tutte le nascite dei giorni successivi fino al successivo novilunio/plenilunio. Ha una natura solare (novilunio)/lunare (plenilunio), fa parte, rispettivamente, dell’hairesis diurna/notturna.
[2] Nelle 24 ore, del giorno, sono tanti i momenti in cui, secondo “cause precedenti”, che riguardano la “formazione di corpo e spirito”, la nascita dei bimbi è possibile. Secondo questa concezione, le fasi di formazione dell’embrione, dal concepimento alla nascita, devono seguire un ritmo armonico, esprimere un’assonanza che consente il compimento della gestazione. A questa concezione risponde la tecnica che è di Tolomeo e del suo tempo. Seguendo questa tecnica, ricercheremo, nel giorno di nascita, quei momenti in cui è possibile nascere. Si tratta di quelle “aperture delle porte” in cui i pianeti formano rapporti di eguaglianza numerica in virtù dei loro moti, isaritmie (che devono essere considerate secondo il moto orario), rispetto al sorgere o al culminare. Tali momenti possono essere pochi o tanti, ma la nostra scelta deve riguardare, con poche eccezioni, solo quei rapporti che si creano tra quel pianeta, che ha un chiaro dominio al tempo della sizigia e che troviamo riconfermato, per diritti, forza, operatività, concordia di hairesis, nel tema di nascita.
[3] La distanza oraria si riferisce alla suddivisione del giorno in 24 ore ed è la misura oraria dell’astro osservato nella sua posizione relativa rispetto alla linea meridiana (asse fondocielo/mediocielo) ed alla linea dell’orizzonte (asse ascendente/discendente). I valori in distanza oraria (DH) indicati nella figura di direzione partono da un valore zero in prossimità del meridiano e determinano i quattro quadranti di sei ore l’uno del cerchio completo, nel seguente modo: dal fondocielo all’ascendente e dal fondocielo al discendente da 0 a 6 ore; dal mediocielo all’ascendente e dal mediocielo al discendente da 0 a 6 ore. Questo significa dire che l’astro situato esattamente sulla cuspide della seconda, dell’undicesima, della nona e della quinta Casa ha un valore di distanza oraria pari a 2 ore (DH 2.00); l’astro situato precisamente sulla cuspide della prima, della dodicesima, dell’ottava e della sesta Casa ha un valore di distanza oraria di 4 ore (DH 4.00), e così via.
[4] In questa colonna viene fornito il dato della visibilità degli astri per il giorno della nascita. Con la sigla v. intendiamo “visibile” o fuori dai raggi del Sole; con la sigla n.v. intendiamo “non visibile” o sotto i raggi (invisibilità e combustione). Con la sigla l.e. indichiamo la “levata eliaca” (che può essere mattutina o vespertina), con t.e. il “tramonto eliaco” (mattutino o vespertino). Con la sigla c. intendiamo la “combustione” del pianeta molto vicino al Sole, entro i tre gradi.
[5] I nodi sono i due punti nei quali la Luna o un pianeta ha latitudine 0°, ovvero si trova sull’eclittica. Se il pianeta ha latitudine 0° e sta salendo sopra l’eclittica è nel suo nodo ascendente, se sta scendendo sotto l’eclittica è nel suo nodo discendente. Il nodo indica rapidità nelle cose, mentre il ventre indica alterazione e l’abbondanza dell’evento.
[6] La Sorte dell’Audacia, (Tolma) è la sorte di Marte e reca in sé il significato dell’audacia, della macchinazione, in dati casi della violenza.
[7] La Sorte della Necessità, Ananke, può esprimere le difficoltà che si possono presentare nei legami e nella vita in generale, il destino; in dati casi gli accidenti violenti.
[8] La Sorte di Eros, Sorte di Venere, esprime il personale modo di vivere l’amore, i desideri, le brame; insieme a Basis, riguardo il temperamento ed il fisico, esprime la qualità della vitalità e del vigore fisico.
[9] La Sorte di Nemesi, Nemesis, può rappresentare esperienze in cui bisogna confrontarsi con difficoltà impegnative che insorgono, ansie ed affanni. Se è unita a Tyche o a Daimon nel sesto o nel settimo luogo, e vi è coinvolta una stella malefica può indicare una malattia importante.
[10] La Sorte di Malattia, o del pericolo, indica situazioni che possono costituire un pericolo più o meno grave; in dati casi indica l’occasione violenta, la malattia inseparabile. In questo tema la Sorte della Malattia è in equidistanza al Sole, l’afeta e può confermare pericoli per la vita e l’occasione violenta.
[11] La Sorte del Fondamento, Basis, è la sorte che, secondo la tradizione, esprime il fondamento, l’origine, il legame tra corpo e anima. Indica qualcosa riguardo ciò che può costituire il baricentro personale, che può rappresentare, una volta compreso, il punto fermo, il punto di equilibrio. La “Sorte di Base”, o “Sorte del Fondamento” o “Sorte della Durata”, indica il fondamento e la durata nel nostro mondo. Il Signore della sorte di Base è, in un certo qual modo, da intendere come il Signore del Destino.
[12] La Sorte del Furto reca in sé il significato di qualcosa che ci viene sottratto, di circostanze che possono essere traumatiche, di situazioni che risultano di una certa gravità e pericolosità.
[13] Si chiarisce che qui viene presa in considerazione la misura, proposta da Schoch, della quantità dell’arco condotto dallo zenith al nadir e passante per i luoghi dell’astro e del Sole, tale da consentire la prima o ultima visibilità dell’astro ad oriente (levante) o ad occidente (tramonto); per Mercurio tali valori vanno da –13.00 a -9.50 (se tramonta o sorge mattutino o vespertino); per Venere tali valori vanno da -5.80 a -5.20 (se tramonta o sorge mattutino o vespertino); per Marte tali valori vanno da -14.50 a -13.20 (se tramonta o sorge mattutino o vespertino); per Giove tali valori vanno da -9.00 a -7.50 (se tramonta o sorge mattutino o vespertino); per Saturno tali valori vanno da -13.00 a -10.30 (se tramonta o sorge mattutino o vespertino). Per valori inferiori di segno negativo) il pianeta è invisibile o combusto, per valori superiori (di segno negativo) ma vicini a quelli proposti, vi è la condizione di visibilità e di una maggior forza ed operatività.
Arcus visionis: (a.v.) è l’arco di depressione sotto l’orizzonte, o altezza negativa, che il Sole deve avere perché un corpo celeste che sorge o che tramonta prima o dopo il Sole risulti visibile all’occhio umano. Ciascun corpo celeste, sia esso una stella o un pianeta, ha un diverso arcus visionis che dipende dalla sua magnitudine apparente: maggiore è la luminosità del corpo celeste, minore è il suo arcus visionis, ovvero l’astro può essere visibile all’orizzonte anche con un cielo più chiaro. Per un corretto calcolo dell’arcus visionis occorre considerare la differenza in azimut tra il luogo in cui sorge (o tramonta) l’astro e quello in cui sorge (o tramonta) il Sole.
[14] Per questa e per le altre sorti indicate nell’articolo ci riferiamo al sistema di calcolo successivo a quello adottato da Placido Titi e da Adriano Negusanzio. Qualche anno dopo la morte di Placido, nella ristampa della Coelestis Philosophia del 1675, Francesco Brunacci e Francesco Maria Onorati propongono un metodo di calcolo che mantiene la stessa struttura del calcolo del Placido ma viene svolto interamente sull’equatore operando con l’ascensione obliqua dell’oroscopo e con le ascensioni miste (am) dei luminari, ovvero con le aoch nell’emisfero ascendente e con le doch in quello discendente, in modo da ottenere l’ascensione mista della sorte. Sulle argomentazioni teoriche e le modalità del calcolo, si segnala l’articolo pubblicato all’interno del sito www.cieloeterra.it dell’associazione Cielo e Terra “La sorte oraria, il vero oroscopo lunare”, di Marco Fumagalli, che amplia quanto già indicato nell’altro suo articolo “il calcolo delle sorti secondo Placido Titi” (pubblicato su Linguaggio Astrale n. 103 di giugno 1996).
La Sorte di Fortuna, Tyche o Sorte Lunare, in ogni genitura può rappresentare il corpo, la vita, le acquisizioni, le sostanze materiali, la convivenza, il matrimonio e quanto viene condiviso nella vita di coppia. In ambito religioso, sono i beni condivisi nella comunità e la comunione con gli altri. Come la Luna, può esprimere qualcosa riguardo la casa, il domicilio, il luogo in cui si vive.
La Sorte del Genio, Daimon o Sorte Solare, in ogni genitura può rappresentare l’intelletto, l’animo, il comportamento, i desideri profondi e le istanze interiori che indirizzano le scelte importanti della nostra vita.
[15] Le principali fasi dell’epiciclo sono come degli aspetti considerati rispetto al Sole. Quindi, il pianeta che esce dai raggi del Sole e fa la levata eliaca, che è nella sua prima stazione, che è nella seconda stazione o al tramonto eliaco crea un “rapporto” con il Sole che Tolemeo, e tutti i principali autori classici, assimila alla configurazione.
Delle stazioni dei pianeti, diciamo che la Stazione mattutina è la stazione di un pianeta orientale rispetto al Sole, che lo precede nel moto diurno sorgendo prima dell’alba, e si trova sopra l’orizzonte quando il Sole sorge; è la prima stazione dei pianeti superiori, e la seconda stazione degli inferiori. La Stazione vespertina è la stazione di un pianeta occidentale rispetto al Sole, che lo segue nel moto diurno tramontando dopo il Sole, e si trova sopra l’orizzonte quando il Sole tramonta; è la seconda stazione dei pianeti superiori, e la prima stazione degli inferiori.
[16] Antares, il cuore dello Scorpione, per la natura Marte mista a Giove Esichio la chiama “tiranno”. Se alla nascita è con i significatori o i dominatori delle qualità dell’animo, se sono mal posti, questa stella aumenta un significato di persona dai tratti violenti. Più in generale, se sorge o culmina ed è commista a pianeti benevoli, dà onori ed elevazione, quando è commista ai malevoli si comporta all’opposto. Antares è una stella di prima magnitudine (di natura Marte) e fa parte delle stelle che, se sono nei luoghi vitali o con l’afeta, possono essere causa di morte.
[17] Ricezione: è, in un’applicazione, il riconoscimento di natura da parte degli astri che uniscono le loro luci. Avviene in due modi: quando il pulsans è nelle dignità del receptor (Mercurio in Capricorno che si applica a Saturno in Toro) e quando il receptor è nelle dignità del pulsans (la Luna in Vergine che si applica a Saturno in Toro). Perché la ricezione sia efficace gli astri non devono essere indeboliti dalla combustione, dall’esilio, dalla caduta, dalla retrogradazione.
Ricezione mutua: è una ricezione in cui entrambi gli astri sono l’uno nelle dignità dell’altro. Per esempio la Luna che si congiunge a Venere nel segno del Toro, stando la prima nel domicilio di Venere e la seconda nell’esaltazione della Luna.
[18] La vita è indicata dall’emisfero superiore (visibile). Il pianeta che ha in sé la forza vitale è detto afeta o hyleg in arabo (Cloto); la direzione nella quale la vita è lanciata è detta afesis, athazir in arabo (Lachesi); il punto in cui la vita si conclude è detto anereta (Atropo). I luoghi più favorevoli alla vita sono detti “luoghi afetici”.
Sono luoghi afetici i luoghi posti sopra l’orizzonte purché non disgiunti dall’Ascendente, secondo Tolomeo e Doroteo nel seguente ordine: Mediocielo (X), Ascendente (I), XI, VII, IX. Nell’individuare l’afeta i criteri di scelta variano a seconda se trattasi di nascita diurna o di nascita notturna. In questo caso afeta è il Sole poiché è posto in un luogo afetico, in Casa undicesima.
[19] Anereti sono i pianeti malefici, Marte e Saturno, i loro quadrati, le loro opposizioni, le loro declinazioni, i loro quadrati nel mondo, le loro equidistanze meridiane ed orizzontali. Inoltre è anereta Mercurio quando ha natura malefica. Questo si realizza quando è unito ai malefici per corpo o per figura. Inoltre, quando il Sole è afeta la Luna può essere anereta, e viceversa. Tutti questi sono anereti in potenza: l’afeta nella sua carriera afetica incontra più di un luogo potenzialmente aneretico, ma solo uno diviene aneretico in atto. Il giudicare quale sia l’incontro effettivamente aneretico è un fatto di interpretazione che richiede l’indagine su tutti gli incontri potenzialmente aneretici.
[20] Moto primo o direzione di un punto della sfera locale è il suo spostamento nel senso del moto diurno verso un secondo punto, rimanendo invariate le sue coordinate celesti dell’istante iniziale. L’arco che il primo punto percorre in gradi equatoriali è l’arco di direzione. Quando il primo punto giunge per direzione al circolo orario del secondo punto, si dice che tra i due punti avviene un incontro di direzione. L’osservazione di questo moto costituisce il primo fondamento dell’arte della previsione astrologica (spiegazione contenuta nel glossario del sito www.cieloeterra.it).
[21] La direzione nel mondo è quando un astro si muove nel suo moto diurno, però, muovendosi nel suo moto diurno resta fermo nel suo grado zodiacale, allora la sua virtù rimane impressa in questo grado zodiacale.
La direzione nello zodiaco è quando un astro rimane fisso nella sua posizione nel mondo e tutti i gradi dello zodiaco salgono a lui. Allora, dire che un astro rimane fisso nella sua posizione nel mondo, ad esempio in decima Casa, è dire che la sua virtù nel mondo permane e non si muove, e tutti i gradi dello zodiaco salgono indicando i cambiamenti e il mutare delle cose.
[22] Il confine o termine è la prima delle due dignità minori e consiste nella divisione di ciascun segno zodiacale in cinque settori di ampiezza variabile, ognuno dei quali viene assegnato ad uno dei cinque pianeti, esclusi i due luminari. I sistemi di divisione dei segni in confini riportati nell’astrologia classica sono tre: un sistema caldeo, uno egizio (a cui ci si riferisce nell’articolo) ed uno tolemaico.
[23] Signore dei Confini o Divisore di un significatore, per un dato periodo di tempo, è il pianeta che domina i confini del grado eclittico in cui giunge la direzione nello zodiaco del significatore stesso. Il divisore assume un dominio sul significatore per tutto il periodo durante il quale la direzione rimane entro i suoi confini, e condivide questo dominio con il suddivisore. Suddivisore di un significatore per un dato periodo di tempo, è il pianeta che ha ricevuto per ultimo la direzione del significatore, nello zodiaco o nel mondo. Il Suddivisore assume un dominio sul significatore e lo mantiene finché quest’ultimo compie una direzione ad un diverso pianeta (spiegazione contenuta nel glossario del sito www.cieloeterra.it).
[24] Un’importanza capitale, nella previsione degli eventi futuri, è accordata alle rivoluzioni degli anni. La procedura consiste nel determinare una figura del cielo al momento in cui il Sole ritorna al medesimo minuto zodiacale in cui si trovava alla nascita. Essa era associata ad una progressione regolare e costante del moto diurno mediante la quale venivano stabiliti i luoghi annui dei significatori (l’alinthye dall‘arabo ‘intiha’, termine o compimento, la teléiosis degli astrologi bizantini, la perfectio degli astrologi medievali, la profectio degli astrologi tardo-medievali e rinascimentali). Ad entrambe si riferisce Tolemeo: alla perfectio, quando parla dei luoghi annui e mensili; alla rivoluzione annua quando parla degli “ingressi”.
Profezione o perfezione di un punto della sfera locale è il suo spostamento, nel senso del moto diurno, attraverso i circoli orari delle 12 case, in modo tale che in 1 anno percorra lo spazio di una casa, e dopo 12 anni ritorni al punto iniziale. Il segno nel quale cade la perfezione prende il nome di “segno di perfezione” e, nel caso che il punto “proferito” sia l’oroscopo (l’ascendente), è detto segno dell’anno (spiegazione contenuta nel glossario del sito cieloeterra.it). Per il calcolo si veda l’articolo di Giuseppe Bezza “La profezione. Come si calcola, come si interpreta.”, pubblicato su Linguaggio Astrale 104, settembre 1996. Si intende dire che può proporsi un giudizio compiuto con le tecniche esposte. Altre osservazioni: esame delle principali sorti caldee, della natura delle stelle fisse, dei cronocratori (signori dei confini o divisori), integrano ed arricchiscono le informazioni complessive, che non costituiscono l’oggetto di questo lavoro e consentono di qualificare meglio periodi della vita favorevoli o “critici”e la natura degli eventi.