Una delle questioni fondamentali della dottrina astrologica, che interessa l’osservazione di tipo medico e l’esame del temperamento, è quella della determinazione del momento del concepimento e del significato che gli viene attribuito. Ad esempio, la possibilità di giudicare della qualità del bambino che sta sviluppandosi nell’embrione materno, primariamente indicato dalla Luna, così come la possibilità di giudicare del sesso del nascituro, può avvenire con certezza solo attraverso un esame della figura del concepimento e della figura del momento della nascita. La stessa trattazione posta da Tolomeo nel capitolo in cui parla “dei maschi e delle femmine” (Tetrabiblos – libro terzo, 7° capitolo) non può risultare pienamente comprensibile se non consideriamo anche la figura del concepimento.
Si tratta di una questione complessa e tuttora aperta. Nella letteratura rinascimentale, medievale, araba e greca, il corpo dottrinario è carente, si potrebbe dire monco. Mentre vi è una grande quantità di scritti teorici sul concepimento e sull’embriologia, riflessioni filosofiche sul rapporto tra concepimento e nascita, argomentazioni sulla formazione dell’embrione secondo leggi armoniche regolate dagli astri. Per quanto concerne la descrizione della tecnica del calcolo del momento del concepimento a partire dalla nascita, tutti i trattati riportano lo stesso metodo, la Trutina di Ermete, che, per alcuni aspetti, risulta insoddisfacente. Solo di recente, da un esame di un manoscritto bizantino del sec. XIV se ne può ricostruire un calcolo più completo. É un testo di un autore anonimo che non risente di intermediazioni arabe o persiane, per cui si può pensare si tratti di una copia da un originale greco non più tardo del VI sec. d.C.
La questione del rapporto tra il momento del concepimento ed il momento della nascita ha costituito nel tempo materia di una vasta letteratura e la tecnica del concepimento di cui si parlerà più avanti, nota con il nome di “Trutina di Ermete”, richiede senz’altro ulteriori approfondimenti. In ogni modo, quanto viene esposto intende proporre un metodo che si fonda su una teoria e parte da delle basi che vanno al di là del metodo stesso e che – come per qualsiasi altra tecnica astrologica – ha i suoi presupposti in una filosofia (di tipo medico nel caso specifico del concepimento) che esprime delle considerazioni su principi naturali e leggi che troviamo in natura.
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Concepimento e gestazione
Il periodo della gestazione per gli antichi rappresenta un percorso che inizia nel momento in cui il seme dell’uomo viene trattenuto nell’utero della donna. Questo è l’inizio di un processo di sviluppo che potremmo definire di maturazione dell’embrione.
“Ora, il concepimento è chiamato da Tolemeo principio naturale, essendo (fo. 99r) il principio da cui defluiscono le cause naturali di tutto ciò che deve giungere a compimento per chi viene generato. Dice per contro che la natività non è il principio naturale dell’uomo, ma che è simile al principio naturale in quanto alla sua potenza e capacità agente, e ciò soprattutto perché la natura spinge alla luce il feto sotto una costituzione del cielo equivalente alla disposizione delle stelle che appariva al tempo del concepimento. Invero, gli effetti di cause simili ed equivalenti sono i medesimi. Ne consegue pertanto che è necessario porre come fondamento che, dall’esame di uno qualunque di questi due princìpi, si possa noi giungere a una medesima cognizione.” (Arcana Mundi, II, pag. 780).
Fin dall’antichità, i medici avevano rilevato che gli aborti spontanei avvenivano più frequentemente nei primi quaranta giorni di una gestazione normale e nei primi 35 giorni per i settimini. Questo periodo, nella medicina ippocratica veniva denominato “fase occulta”. In merito a queste fasi della gestazione, il trattato ippocratico Sul regime riporta un’osservazione delle fasi di sviluppo dell’embrione, riferito ai primi primi 40 giorni di gestazione, secondo intervalli di tempo assimilabili agli intervalli musicali armonici, che sono indicativi del completamento dello sviluppo dell’embrione e della conservazione della vita.
Di grande interesse è la considerazione secondo la quale la formazione del feto è assimilata alla struttura dell’universo. In particolare, lo sviluppo del feto è paragonato all’esecuzione di un canto ed il feto medesimo ad uno strumento musicale. L’analogia tra i periodi dello sviluppo dell’embrione e gli accordi musicali è antica. Nel V sec. a.C. il trattato ippocratico Sul regime sopra citato ce ne offre un esempio ben articolato: teniamo presente che i capitoli di questa opera in cui la formazione del feto è paragonata alla struttura dell’universo e in cui si espone la dottrina macro-microcosmo sono d’ispirazione pitagorica [1].
Lo sviluppo del feto è paragonato all’esecuzione di un canto e il feto medesimo a uno strumento musicale. E poiché l’accordo perfetto comprende tre intervalli, la quarta, la quinta e l’ottava, se un tono viene a mancare o se la corda dei suoni gravi è male accordata a quella dei suoni acuti per formare l’uno o l’altro di questi intervalli, il canto suona falso. In altri termini, il feto non conserva la vita e non giunge a compimento se non quando gli sviluppi successivi si producono a date fisse, calcolate secondo un numero di giorni che hanno tra loro rapporti armonici; se si producono in altre date, se i periodi sono troppo lunghi o troppo brevi, il feto muore [2] (Arcana Mundi, II, pagg. 758-759).
Tolomeo nel suo capitolo Animo e consonanze [3] (Arcana Mundi, I, pagg. 183-184) pone una diretta relazione tra la formazione delle parti dell’animo e gli intervalli musicali di quarta, di quinta e di ottava. L’ottava si accorda alla facoltà intellettiva, la quinta alla facoltà sensitiva, la quarta alla facoltà vegetativa. Analogamente a quanto avviene nell’armonia, nella formazione delle anime si pongono al primo posto le parti intellettive e razionali, mentre le altre sono subordinate a queste.
“Tre sono le parti principali dell’animo: l’intellettiva, la sensitiva, la vegetativa e tre sono i primi intervalli omofoni e consonanti: l’ottava omofona e la quinta e la quarta consonanti. Ora, l’ottava si accorda alla facoltà intellettiva, poiché in entrambe vi è soprattutto il semplice, l’uguale e l’indiviso, la quinta alla facoltà sensitiva, la quarta alla facoltà vegetativa. Invero, la quinta è più prossima all’ottava che non la quarta, in quanto più consonante, poiché il suo eccesso la rende più vicina all’uguaglianza ed inoltre la facoltà sensitiva è più vicina all’intellettiva che non la vegetativa, in quanto partecipa in qualche modo della sensazione. Infatti dove vi è essere non sempre vi è sensazione, ove vi è sensazione non sempre vi è intelletto. Al contrario, ove vi è sensazione vi è anche essere, ove vi è intelletto vi è anche sensazione ed essere. Allo stesso modo, dove vi è la quarta non vi è la quinta, ne laddove è la quinta vi è l’ottava; al contrario, dove vi è la quinta, sempre vi è anche la quarta e dove vi è l’ottava sempre vi è anche la quinta e la quarta, perché le une sono proprie di commistioni e modulazioni imperfette, le altre delle perfette” (Arcana Mundi, I, pagg. 183-184).
Sempre secondo Tolomeo l’animo viene anche diviso in animo razionale, irascibile, concupiscibile. La parte razionale è connessa all’ottava, la parte irascibile alla quinta e la concupiscibile alla quarta. Le altre parti derivano da queste. Pertanto, le maggiori differenze dalle qualità originarie sono uguali in numero a ciascuna forma dei primi intervalli consonanti. Come il melodico è considerato una virtù dei suoni, il non melodico un vizio, allo stesso modo nelle nostre anime, la virtù è una qualche loro melodia, il vizio è una loro dissonanza. Sia per le anime che per i suoni l’armonia delle parti è secondo natura, la disarmonia è contro natura.
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Riguardo al tempo della gestazione ed al modo del parto
Secondo questa concezione Vettio Valente e, dopo di lui, il medico andaluso Ibn al Kammad (1195), – che riprende un capitolo di Vettio Valente (l’ultimo del I libro), asserendo di averlo corretto, in quanto giunto lacunoso, e sperimentato – pongono uno schema dall’osservazione della relazione che esiste tra la posizione della Luna nel momento del parto e la posizione della Luna l’anno prima e l’anno dopo la nascita, per il ritorno del Sole al suo grado esatto di natività. A seconda del tipo di aspetti che si realizza (trigono, quadratura, diametro, disgiunzione [4]) si traggono dei giudizi se la nascita avverrà, se questa segue una gestazione di nove, otto, sette mesi, ed il relativo esito.
In questo schema, che ricorda il trattato ippocratico Sul regime citato prima, si danno quattro categorie riguardo al tempo della gestazione ed al modo del parto.
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– La prima è quella dei novimini e presenta quattro forme:
Luna anno prima – Luna natale – Luna anno dopo – trigono;
Luna anno prima – Luna natale – Luna anno dopo – quadrato;
Luna anno prima trigono con Luna natale – Luna anno dopo quadrato con Luna natale;
Luna anno prima quadrato con Luna natale – Luna anno dopo trigono con Luna natale;
la prima forma significa le gestazioni complete, in un periodo tra 258 e 288 giorni, la seconda quelle che non superano i 259 giorni, la terza quelle che non superano i 269 giorni, la quarta quelle che non superano i 252 giorni.
– La seconda categoria è quella dei settimini e presenta cinque forme:
Luna anno prima – Luna natale – Luna anno dopo – diametro (opposizione);
Luna anno prima diametro con Luna natale – Luna anno dopo trigono con Luna natale;
Luna anno prima trigono con Luna natale – Luna anno dopo diametro con Luna natale;
Luna anno prima quadrato con Luna natale – Luna anno dopo diametro con Luna natale;
Luna anno prima diametro con Luna natale – Luna anno dopo quadrato con Luna natale.
– La terza categoria è quella degli ottimini e presenta quattro forme:
Luna anno prima quadrato con Luna natale – Luna anno dopo – disgiunzione;
Luna anno prima disgiunta con Luna natale – Luna anno dopo quadrato con Luna natale;
Luna anno prima disgiunta con Luna natale – Luna anno dopo trigono con Luna natale;
Luna anno prima trigono con Luna natale – Luna anno dopo disgiunta con Luna natale.
– La quarta categoria è quella dei nati-morti e presenta tre sole forme:
Luna anno prima – Luna natale – Luna anno dopo – disgiunzione;
Luna anno prima diametro con Luna natale – Luna anno dopo disgiunta con Luna natale;
Luna anno prima disgiunta con Luna natale – Luna anno dopo diametro con Luna natale.
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Nella prima categoria sono presenti i rapporti di trigono e di quadrato, che sono assimilabili ai rapporti armonici di quinta e di quarta.
Si tratta dei rapporti massimamente indicativi di uno sviluppo del vigore fisico dell’embrione in quanto abbiamo visto maggiormente connessi alle parti sensitiva e vegetativa. Per le categorie successive ci si allontana progressivamente, e con varie forme, dal concetto di pieno vigore fisico. Come sappiamo un pieno sviluppo fisico non necessariamente è accompagnato da un completo sviluppo intellettivo e viceversa. Quindi, anche in questa osservazione, assume la massima importanza l’esame del modo in cui avvengono le eventuali testimonianze dei pianeti, sia benefici che malefici, alla Luna, al momento del parto, l’anno prima e l’anno dopo.
Nella seconda categoria vi sono i rapporti del diametro (opposizione) con il trigono ed il quadrato, ovvero della doppia ottava con la quinta e la quarta.
Nella terza categoria vi sono i medesimi rapporti della prima posti in relazione con l’assenza di figura o rapporti (disgiunzione).
Nella quarta categoria appare l’assenza di figura in rapporto con il solo diametro.
Se si considerano i possibili rapporti fra le tre Lune (trigono, quadrato, diametro, disgiunzione) si trovano sedici forme, che vengono distinte in quattro categorie. Ora, nel testo di Vettio Valente sono recensite undici forme, in quello di Ibn al Kammad tredici. In particolare, mancano in Vettio Valente e sono presenti in Ibn al Kammad la terza forma della seconda categoria, la seconda e la terza della terza categoria; mentre nulla dice Ibn al Kammad riguardo all’ultima forma della terza categoria e alle due ultime della quarta categoria.
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Considerazioni
La connessione tra i principali intervalli musicali, i moti degli astri e gli aspetti planetari (di opposizione, quadrato, trigono, da cui deriva l’aspetto di esagono) è scaturita da un’osservazione di principi naturali e biologici, sottoposti ai medesimi criteri e rapporti numerici.
Il calore del Sole e l’umidità della Luna, quali principi vitali per il pianeta terra, producono delle continue modificazioni che possiamo osservare e studiare all’interno di periodi naturali del tempo, quali sono l’anno tropico (il percorso della terra intorno al sole, di 365 giorni) ed il giorno (le 24 ore di tempo che impiega la terra per una rotazione completa su se stessa).
Dalla considerazione sulle qualità prime e sugli umori, quali componenti primi di una realtà di natura, si determina la descrizione delle qualità stagionali, un esame dell’atmosfera – la qualità dello “stato dell’aria”, le sue caratteristiche -, e del “temperamento” dei singoli esseri umani, di organismi biologici composti di corpo, anima e spirito.
I quattro quadranti in cui viene ripartito lo schema delle dodici case hanno una stretta connessione con la qualità degli umori, per una descrizione delle qualità stagionali e delle caratteristiche del corpo e dell’anima dell’individuo, distinguendosi in quadranti animati e corporei, inanimati ed incorporei.
Ancora, vi è un’ulteriore distinzione tra corpo e anima che riposa sulla peculiare forza di ciascuna delle dodici case e sulla loro successione temporale: declinante – angolare – succedente. Riportando un passo di Abenragel a questo proposito “i luoghi angolari (i cardini o case angolari) sono il corpo e ciò che avviene di fortunato o di sfortunato accade al corpo. I luoghi succedenti (le case succedenti) sono insieme spirito e corpo e ciò che avviene di fortunato o di sfortunato accade allo spirito ed al corpo. I luoghi cadenti sono spirito e ciò che avviene di fortunato o di sfortunato accade allo spirito.”
Quanto precede richiede di essere ampiamente descritto e commentato, ma ha il solo scopo di ricordare che tutte le distinzioni contenute nell’astrologia antica provengono e sono elaborate dal ricercatore che indaga dei principi osservabili semplicemente nella natura circostante. Su un piano più tangibile, fisico, concreto, più fortemente sottoposto a leggi biologiche, ma non solo. Mostrando come la dimensione umana è all’interno di una realtà immanente e non. Dimostrando l’influenza di una matrice, un passato, di cui possiamo cogliere degli aspetti importanti, e anche di una capacità di costruire un divenire che, secondo tali principi, è in parte rappresentabile alla nostra comprensione umana.
Lo studio della musica, della fisica, dell’astronomia, della biologia, della medicina antica, ha contribuito naturalmente alla formazione di un “corpus dottrinario” che per secoli è stato considerato un prezioso bagaglio di conoscenze sulle leggi di natura. All’interno del panorama scientifico dell’epoca antica vi sono i principi su cui sono state elaborate le principali distinzioni astrologiche, che ritroviamo in una vasta letteratura.
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La tecnica del concepimento
Dopo aver illustrato alcuni elementi di riferimento e di un certo interesse del vasto ambito in cui ci si muove nel tentare di affrontare la complessità di questo argomento, passiamo a descrivere gli aspetti tecnici di cui tener conto. Sappiamo che è possibile determinare il momento della nascita (definito dal momento del parto), ma che, nell’antichità come nei tempi attuali, non è possibile determinare il preciso momento del concepimento (non è conoscibile sperimentalmente tale momento che può esprimersi nell’arco delle 48 ore che seguono l’atto generativo). Pertanto, all’interno della dottrina, fu ideato un metodo matematico che consentiva di risalire a ritroso nel tempo fino a giungere ad un momento teorico del concepimento.
La durata della gestazione viene scandita dai ritmi della Luna per cui si dice che la durata di una gestazione normale è rappresentata da 10 rivoluzioni siderali della Luna, che sono pari a 273 giorni, 5 ore, 10 minuti. Questo valore, accettato dai moderni, costituisce la misura della durata media della gestazione, che per gli antichi era considerata di 273 giorni e 8 ore.
Nella questione del concepimento, trattata nella letteratura astrologica classica con il nome di “Trutina di Ermete”, si pone come principio l’enunciato 51 del Centiloquio pseudo-tolemaico [5], dove si dice che “il luogo dove è la luna al momento della nascita sorgeva al momento del concepimento e, viceversa, il luogo dove è la Luna al concepimento quello è il luogo dell’oroscopo (l’ascendente) al momento della nascita”.
Questa stessa regola, secondo quanto riporta Demofilo, possiamo farla risalire, in una forma più articolata, a Petosiride che pone la possibilità di una corrispondenza tra la Luna e l’Ascendente mediante i punti opposti, dando completezza al metodo:
“il luogo ove la Luna si trova al concepimento quello al momento del parto sorgerà, ovvero il suo opposto. E il luogo in cui la Luna si trova al parto, quello al momento del concepimento sorgeva <ovvero il suo opposto>”.
In questa forma articolata, come dicevamo prima, viene rispettato un criterio di hairesis osservando la posizione del Sole rispetto all’orizzonte (se è giorno – se è notte) e della Luna rispetto al Sole: il tempo medio viene posto ad oriente di giorno, a occidente di notte; dalla parte opposta sta il tempo minore se la Luna ed il Sole sono nello stesso emisfero, diurno o notturno, il tempo maggiore se sono in emisferi diversi. Per il resto il procedimento è identico a quello volgare.
Inoltre, l’enunciato completo del Centiloquio precisa che “la gestazione dura 273 giorni quando la luna è al suo sorgere, oppure quando la luna è al tramonto”.
Quindi, il luogo dove è la Luna al momento del concepimento, quel luogo al momento del parto sorgerà, oppure sorgerà il luogo esattamente opposto. In questa formulazione vi è una bipartizione del modo di calcolare il tempo, l’una nelle geniture diurne (nascite in cui il Sole si trova sopra l’orizzonte) e l’altra nelle geniture notturne (nascite in cui il Sole si trova sotto l’orizzonte), secondo lo schema che segue:
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Nel caso in cui la gestazione ha una durata normale di 273 giorni nel tema di nascita la Luna si trova al sorgere. Più la Luna si allontana dall’ascendente o, tanto quanto la Luna deve ancora giungere all’ascendente, tanto più il tempo della gestazione, in difetto o in eccesso, si è allontanato da questo valore medio.
Rispetto alla durata normale della gestazione di 273 giorni, i 15 giorni in eccesso e i 15 giorni in difetto vengono rappresentati rispettivamente dall’emiciclo sopra la terra (lo spazio delle sei Case poste tra l’ascendente e il discendente) e dall’emiciclo sotto la terra (lo spazio delle sei Case poste tra il discendente e l’ascendente) e sono i 30 giorni che comprendono l’oscillazione entro cui può realizzarsi la gestazione normale, che quindi viene compresa tra un massimo di 288 giorni ed un minimo di 258 giorni.
La Luna sorge all’oroscopo (ascendente) di nascita quando vi è una durata media della gestazione. Il tempo è maggiore del medio quando la Luna è sopra l’orizzonte di notte o sotto l’orizzonte nel giorno. Il tempo è inferiore del medio quando la Luna è sotto l’orizzonte di notte e sopra l’orizzonte di giorno:
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Lo schema che ripartisce il tempo maggiore e minore sulla base della posizione dei luminari sopra o sotto la terra, separatamente o insieme, si ritrova nel Vaticanus graecus 191 ed appare come la versione completa del capitolo di Retorio sul concepimento. E’ il solo manoscritto che la riporta.
In generale lo schema prevede due condizioni che danno il tempo maggiore di 288 giorni di gestazione e due condizioni che danno il tempo minore di 258 giorni di gestazione e che dipendono da un diverso modo di operare a seconda che si tratti di nascita diurna o di nascita notturna.
Nel caso di nascita notturna il tempo medio di 273 giorni ha il suo luogo all’occidente, mentre, nel caso di nascita diurna il tempo medio di 273 giorni ha il suo luogo all’oriente.
Tutti gli elementi del cielo e gli elementi mobili che appartengono ad un ciclo di tempo, sono distinguibili in due fazioni, la solare e la lunare. Dicendo questo tocchiamo una delle questioni fondamentali dell’astrologia, la distinzione di tutti i fenomeni secondo i cicli luminosi che sono determinati in relazione ai cicli del Sole e della Luna e che originano delle diverse qualità dei segni, degli astri, e così via, a seconda di una maggior similitudine con ciò che fa parte del giorno e con ciò che fa parte della notte, di ciò che è diurno e di ciò che è notturno (del partito o fazione diurna o notturna). Quindi, questa diversa maniera di misurare il periodo della gestazione si fonda sul concetto di fazione (hairesis) secondo cui, come è previsto in tutti i capitoli della dottrina della previsione, l’angolo d’oriente (l’ascendente) ha fazione solare, mentre l’angolo d’occidente (il discendente) ha fazione lunare. Quindi, il Sole, l’oroscopo (l’ascendente), il novilunio, il giorno, sono della medesima fazione. La Luna, l’occidente, il plenilunio, la notte, sono della medesima fazione. Da qui ne consegue anche che vi sono dei modi in cui gli eventi si producono. In una maniera più piena, più rilevante o più limitata, più scarna, a seconda che rispondano o meno alla fazione del tema di nascita.
Nell’esperienza comune sappiamo che il bimbo può venire alla luce dopo 7 o 8 o 9 o 10 mesi solari. In termini di mesi lunari – mesi lunari siderali – si tiene conto unicamente di nascite al settimo e al nono mese (solare) e ciascuno di questi periodi ha un eccesso e un difetto:
– il tempo medio per le nascite al nono mese sono 10 rivoluzioni siderali della Luna (273 gg; 8 ho.), il minore è 258 gg., il maggiore 288 gg.: da mesi 8,6 a mesi 9,6;
– il tempo medio per le nascite al settimo mese sono 7 rivoluzioni siderali della Luna (191 gg. 8 ho.), il minore è 176 gg., il maggiore 191 gg.: da mesi 5,9 a mesi 6,9.
La distinzione appena vista consente di ricercare il momento del concepimento anche per le nascite dei settimini.
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Ricerca del giorno del concepimento
A questo punto si calcola la distanza in gradi tra la posizione della Luna e, a seconda delle fasi descritte, l’angolo che corrisponde al tempo medio di 273 giorni, che sarà l’oriente o l’occidente in conformità della condizione di hairesis.
Più esattamente, di notte prenderemo la distanza della Luna dall’occidente, sottraendo sempre il luogo maggiore dal minore; di giorno prenderemo la distanza della Luna dall’oriente.
Per giungere al giorno del concepimento, la distanza in gradi zodiacali tra la Luna e l’ascendente o tra la Luna e l’occidente, viene convertita in ore o in giorni. Ogni grado di elongazione della Luna dall’ascendente corrisponde a 2 ore, 10 gradi corrispondono a 20 ore, 12 gradi a 1 giorno, come dalla tabella seguente:
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segni | gradi | giorni | segni | gradi | giorni |
0 | 0 | 0 | 3 | 6 | 8 |
0 | 12 | 1 | 3 | 18 | 9 |
0 | 24 | 2 | 4 | 0 | 10 |
1 | 6 | 3 | 4 | 12 | 11 |
1 | 18 | 4 | 4 | 24 | 12 |
2 | 0 | 5 | 5 | 6 | 13 |
2 | 12 | 6 | 5 | 24 | 14 |
2 | 24 | 7 | 6 | 0 | 15 |
Tabella 1
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Ricerca dell’ora del concepimento
Per trovare l’ora del concepimento, si deve considerare una figura ove la Luna si trovi, secondo convenienza propria, all’orizzonte orientale od occidentale.
Se la Luna è da porre nel grado levante, prendiamo l’ascensione obliqua della Luna del tema di nascita e la poniamo come ascensione obliqua dell’ascendente del tema di concepimento. Sottraiamo 90° ed otteniamo l’ascensione retta del Mediocielo. L’A.R.M.C. viene convertita in ore a cui sottrarremo il tempo siderale dato dall’effemeride per quel giorno che abbiamo ritrovato essere il giorno del concepimento e sottraiamo quindi la differenza dei meridiani e l’accelerazione del tempo siderale, il risultato sarà l’ora (in U.T.) del concepimento, sulla cui base costruiamo l’intera figura (considerando anche la sizigia precedente e le sorti dei luminari).
Se la Luna è da porre al grado d’occidente, prendiamo la discensione obliqua della Luna del tema di nascita e la poniamo come discensione obliqua dell’angolo d’occidente della figura del concepimento. Se la discensione obliqua è maggiore di 180 sottraiamo 180°, se è minore di 180 aggiungiamo 180°, ed abbiamo l’ascensione obliqua del grado dell’ascendente. Per il resto si prosegue come per il caso precedente.
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Sul triangolo di Efestione
Nella questione del concepimento, come in tutti gli argomenti, risulta di fondamentale importanza anche l’osservazione della figura stilata per il momento del novilunio o plenilunio che precede la data di nascita, la cosiddetta sizigia. Essa ha il valore di una matrice, contenente indicazioni di carattere generale, delle nascite che avvengono nei 14 giorni seguenti, cioè fino alla successiva fase novilunica o plenilunica.
Al fine di conoscere se il bambino è novimino o settimino, gli astrologi greci (ne parlano Efestione e Retorio) adottavano una tecnica che si fondava sul triangolo rettangolo e che troviamo spiegata in termini pitagorici da Proclo nel suo commento alla Repubblica di Platone.
La costruzione di questo triangolo veniva ritenuto fondamentale per la conoscenza della durata del feto nel grembo materno e per la sua “viabilità” inteso come il superamento del periodo di gestazione ed il raggiungimento dell’età adulta come espressione di una vita compiuta.
Proclo definisce il cateto primo (lato 3) il “lato dell’essere” che rappresenta la discesa che l’anima attraversa prima di passare la “distesa della vita” (lato 4). La viabilità si realizza solo quando l’anima attraversa questa distesa e chiude se stessa (lato 5):
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Partendo dalla figura della sizigia (novilunio o plenilunio) precedente la natività occorre considerare due luoghi:
A. il grado del novilunio o plenilunio.
B. il grado che sorge ad oriente nella sizigia.
Se nella figura di nascita A cade nel I lato, B nel II o viceversa o se entrambi cadono nel I chi nasce è di nove mesi.
Se A cade nel II lato, B nel III o viceversa o se entrambi cadono nel II chi nasce è di sette mesi.
Se A cade nel III lato, B nel I o viceversa o se entrambi cadono nel III chi nasce non è un essere umano o ha forma mostruosa o muore nell’età della nutrizione (nei primi anni di vita).
Tali indicazioni si osservano secondo lo schema che segue:
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1) Esempio:
Il primo esempio è un Uomo nato il 7/6/1960 alle ore 20,05 T.U. (21,05 di fuso – in località lat. 38°N09’, long. 15°E13’):
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Secondo il triangolo di Efestione, dall’esame della sizigia novilunica, avvenuta il 25/5/1960 alle ore 12,28 T.U. (ore 13,28 di fuso), vediamo trattarsi di nascita novimina (A nel II lato e B nel I lato):
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Il riferimento è allo schema 4 dove osserviamo che il grado del novilunio (4°17’ Gemelli) è nel II lato della figura di nascita e l’ascendente della sizigia novilunica (26°11’ Vergine) è nel I lato:
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La Luna, l’anno prima della nascita, è in trigono alla Luna di nascita, l’anno dopo è disgiunta. Sia l’anno prima (per trigono e declinazione) che l’anno dopo (per esagono) la Luna riceve la testimonianza di Giove.
Dato che la nascita è notturna e la Luna si trova sopra l’orizzonte, dovremo riferirci all’ipotesi 1.
La Luna al tempo del concepimento è al grado d’occidente con il tempo medio di 273 giorni a cui aggiungeremo dei giorni.
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Calcolo del giorno del concepimento
Per la ricerca del giorno del concepimento convertiamo l’elongazione in gradi zodiacali tra la Luna e il discendente in ore e giorni:
Luna radix 22° 52’ Scorpione 232° 52’ –
Occidente radix 12° 16’ Cancro 102° 16’ =
differenza 130° 36’
Secondo la tabella dei giorni (tabella 1) vediamo che i 130° 36’ sono 4 segni zodiacali (120°) ed una frazione di 10°36’, quindi, aggiungeremo al tempo medio 10 giorni compiuti ed una frazione di alcune ore che determineremo meglio nel prosieguo:
tempo medio 273 gg. + 10 gg. = 283 gg. (tempo medio rettificato)
Per effettuare il calcolo del giorno procediamo in senso contrario partendo esattamente da un anno prima della nascita sottraendo i 366 giorni dell’anno bisestile (365 giorni per anni non bisestili), giungendo al 7/6/1959, e i giorni dal 7/6/59 all’1/1/59 = 158 gg.:
(366 gg. e 158 gg.) 524 gg. –
tempo medio rettificato 283 gg. =
differenza 241 gg.
Adesso si prosegue sommando all’1/1/1959 i 241 gg. di differenza (31+28+31+30 +31 +30+31+29gg. = 241gg:) per giungere al giorno 29/8/1959. Il 29/8/1959 in effetti la Luna transita il grado 12° Cancro, procederemo quindi alla determinazione dell’ora del concepimento con lo scarto di ore tralasciato in precedenza.
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Calcolo dell’ora del concepimento
La discensione obliqua 220°,17 della Luna radix, posta a 22°52’ Scorpione, rappresenta la discensione obliqua dell’angolo d’occidente della figura del concepimento. Essendo un valore superiore a 180 sottraiamo 180° ed abbiamo l’ascensione obliqua del grado dell’ascendente: 220°,17 – 180° = 40°,17.
L’AR.MC viene determinata sottraendo 90°. L’AO.HOR 40°,17 + 360° = 400°,17 – 90° = 310°,17 di AR.MC. A questo valore sottraiamo il tempo siderale del giorno di concepimento trovato, la differenza dei meridiani e, una volta calcolata l’accelerazione del tempo siderale, otterremo l’ora del concepimento (in T.U.) per costruire la figura:
AR.MC 310°,17 : 15 = 20h 40m 01s +
24h 00m 00s =
44h 40m 01s –
(T.S. Greenwich ore 0 del 29/8/59)
22h 25m 49s =
22h 14m 12s –
(long. meridiano per il luogo di nascita)
01h 00m 52s =
21h 13m 20s
(coeff. accelerazione tempo siderale)
x 0,9972696
Ora del concepimento 21h 09m 52s
Il tempo di 21h 13m 20s viene convertito in valori decimali, moltiplicato per il coefficiente di accelerazione del tempo siderale e successivamente riconvertito in valori sessagesimali per giungere alle 21h 09m 52s.
La figura del concepimento stilata per il 29/8/1959 alle ore 21h 10m T.U. – lat. 38°N09’ long. 15°E13’ -, ha l’AR.MC di 310°,10 e l’AO.HOR di 40°,10, quest’ultima corrispondente ad un grado zodiacale di 28°46’ Toro (luogo opposto alla Luna radix posta a 22°52’ Scorpione). Infine, la Luna del tema del concepimento è posta a 15°07’ Cancro laddove l’angolo d’occidente del tema di nascita è a 12°16’ Cancro. La figura così determinata costituisce il tema del “momento teorico del concepimento”:
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2) Esempio:
Il secondo esempio riguarda la Donna nata (in località lat. 41°07’N, long. 16°53’E) il 22/12/1970 alle ore 22,45 T.U. (ore 23,45 di fuso):
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Secondo il triangolo di Efestione, dall’esame della sizigia plenilunica, avvenuta il 12/12/1970 alle ore 21,04 T.U. in località: lat. 41°07’N, long. 16°53’E; dove vediamo che si tratta di nascita novimina (A nel II lato e B nel I lato), circostanza confermata dall’interessata:
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La Luna, l’anno prima della nascita, è in trigono alla Luna di nascita, l’anno dopo è disgiunta. L’anno prima Venere testimonia per esagono la Luna; l’anno dopo Giove testimonia per quadrato la Luna.
Dato che la nascita è notturna e la Luna si trova sotto l’orizzonte, dovremo riferirci all’ipotesi 2.
La Luna al tempo del concepimento è al grado d’occidente con il tempo medio di 273 giorni a cui sottrarremo dei giorni.
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Calcolo del giorno del concepimento
Per la ricerca del giorno del concepimento convertiamo l’elongazione in gradi zodiacali tra la Luna e il discendente in ore e giorni, sottraendo il luogo maggiore dal minore:
Occidente radix 29° 22’ Pesci 359° 22’ –
Luna radix 23° 27’ Bilancia 203° 27’ =
differenza 155° 55’
Secondo la tabella dei giorni (tabella 1) vediamo che i 155° 55’ sono 5 segni zodiacali (150°) ed una frazione di 5°55’, quindi, sottrarremo al tempo medio 12 giorni compiuti ed una frazione di alcune ore che determineremo meglio nel prosieguo:
tempo medio 273 gg. – 12 gg. = 261 gg. (tempo medio rettificato)
In questo caso possiamo direttamente sottrarre alla data di nascita del 22/12/1970 il periodo di 261 giorni (22+30+31+30+31+31+30+31+25gg. = 261gg.) con un percorso a ritroso per giungere al giorno 5/4/1970. In effetti nelle prime ore del 5/4/1970 la Luna transita il grado 29°22’ Pesci, procederemo quindi alla determinazione dell’ora del concepimento.
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Calcolo dell’ora del concepimento
La discensione obliqua 188°,29 della Luna radix, posta a 23°27’ Bilancia, rappresenta la discensione obliqua dell’angolo d’occidente della figura del concepimento. Essendo un valore superiore a 180 sottraiamo 180° ed abbiamo l’ascensione obliqua del grado dell’ascendente: 188°,29 – 180° = 8°,29.
L’AR.MC viene determinata sottraendo 90°. L’AO.HOR 8°,29 + 360° = 368°,29 – 90° = 278°,29 di AR.MC. A questo valore sottraiamo il tempo siderale del giorno di concepimento trovato, la differenza dei meridiani e, una volta calcolata l’accelerazione del tempo siderale, otterremo l’ora del concepimento (in T.U.) per costruire la figura:
AR.MC 278°,29 : 15 = 18h 32m 01s –
(T.S. Greenwich ore 0 del 5/4/1970)
12h 51m 32s =
05h 40m 29s –
(long. meridiano per il luogo di nascita)
01h 07m 28s =
04h 33m 01s
(coeff. accelerazione tempo siderale)
x 0,9972696
Ora del concepimento 4h 33m 15s
La figura del concepimento stilata per la località di nascita e il 5/4/1970 alle ore 4h 33m 15s T.U., ha l’AR.MC di 278°,26 e l’AO.HOR di 8°,26, quest’ultima corrispondente ad un grado zodiacale di 14°23’Ariete (luogo opposto alla Luna radix posta a 23°27’ Bilancia). Infine, la Luna del tema del concepimento è posta a 1°49’Ariete laddove l’angolo d’occidente del tema di nascita è a 29°22’ Pesci:
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3) Esempio:
Questo caso riguarda un Bimbo nato con delle gravi malformazioni agli occhi il 27/4/1987 alle 12,56 di ora estiva (ore 10,56 T.U. ) in località lat. 41°07’N, long. 16°53’E:
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Secondo il triangolo di Efestione, dall’esame della sizigia plenilunica avvenuta il 14/4/1987 alle ore 2,32 T.U. (ore 4,32 ora estiva) in località lat. 41°07’N, long. 16°53’E, vediamo trattarsi di nascita con malformazioni (A nel III lato e B nel I lato):
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La Luna, l’anno prima della nascita, è in trigono alla Luna di nascita, l’anno dopo è disgiunta. Sia l’anno prima (per quadrato) che l’anno dopo (per trigono) la Luna riceve la testimonianza di Giove.
Dato che la nascita è diurna e la Luna si trova sopra l’orizzonte, dovremo riferirci all’ipotesi 4.
La Luna al tempo del concepimento è al grado levante con il tempo medio di 273 giorni a cui sottrarremo dei giorni.
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Calcolo del giorno del concepimento
Per la ricerca del giorno del concepimento convertiamo l’elongazione in gradi zodiacali tra la Luna e l’oroscopo in ore e giorni, sottraendo sempre il valore maggiore dal minore:
Hor radix 17°27’ Leone 137°27’ –
Luna radix 29°24’ Ariete 29° 24’ =
differenza 108° 03’
Secondo la tabella dei giorni (tabella 1) vediamo che il valore rappresenta 3 segni zodiacali (90°) ed una frazione di 18°03’, quindi sono da sottrarre al tempo medio 8 giorni compiuti ed una frazione che al momento non considereremo ai fini del tempo medio rettificato:
tempo medio 273 gg. – 8 gg. = 265 gg. (tempo medio rettificato)
Alla data di nascita sottraiamo 365 gg., giungendo al 27/4/1986, e i giorni dal 27/4/1986 all’1/1/1986 = 117 gg.:
(365 gg. e 117 gg.) 482 gg. –
tempo medio rettificato 265 gg. =
differenza 217 gg.
Adesso si prosegue sommando all’1/1/1986 i 217 gg. di differenza (31+28+31+ 30+31+30+31+5gg.) per giungere al giorno 5/8/1986. In questa data la Luna transita il grado 17°27’ Leone dell’Ascendente radix.
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Calcolo dell’ora del concepimento
L’ascensione obliqua 15°32’ della Luna radix (posta a 29°24’ Ariete) rappresenta l’ascensione obliqua dell’oroscopo del concepimento. Sottraendo 90° avremo l’ascensione retta del Mediocielo (15°32’ + 360° = 375°32’ – 90° = 285°32’). A questo valore sottraiamo il tempo siderale del giorno di concepimento trovato, la differenza dei meridiani e, una volta calcolata l’accelerazione del tempo siderale, otterremo l’ora del concepimento (in T.U.) per costruire la figura:
AR.MC 285°32’ : 15 = 19h 02m 08s +
24h 00m 00s =
43h 02m 08s –
(T.S. Greenwich ore 0 del 5/8/86)
20h 53m 00s =
22h 09m 08s –
(long. meridiano per il luogo di nascita)
01h 07m 28s =
21h 01m 40s
(coeff. accelerazione tempo siderale)
x 0,9972696
Ora del concepimento 20h 58m 13s
La figura del concepimento stilata per la località di nascita e il 5/8/1986 alle ore 20h 58m 13s T.U., ha l’AR.MC di 285°55’ e l’AOHOR di 15°55’, quest’ultima corrispondente ad un grado zodiacale di 26°33’ Ariete (luogo della Luna radix 29°24’ Ariete). Infine, la Luna del tema del concepimento è posta a 14°16’ Leone laddove l’angolo levante del tema di nascita è a 17°27’ Leone:
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4) Esempio:
L’ultimo caso riguarda una Bimba nata, a meno di sette mesi e del peso di 700 grammi, il 2/2/1994 (in località lat. 45°11’ N, long. 9°10’ E) alle ore 15,45 di fuso (ore 14,45 T.U.):
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La Luna, l’anno prima della nascita, è in opposizione alla Luna di nascita, l’anno dopo è in trigono. L’anno prima Venere testimonia per esagono la Luna; l’anno dopo Giove testimonia per quadrato la Luna.
Dato che la nascita è diurna e la Luna si trova sotto l’orizzonte, dovremo riferirci all’ipotesi 3.
Teniamo presente, come illustrato nella prima parte, che per nascita settimina il tempo maggiore corrisponde al tempo medio di 191 gg. Pertanto, in questo caso, la Luna al tempo del concepimento è al grado levante con il tempo medio di 191 giorni a cui aggiungeremo dei giorni.
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Calcolo del giorno del concepimento
Per la ricerca del giorno del concepimento convertiamo l’elongazione in gradi zodiacali tra la Luna e l’ascendente in ore e giorni:
Luna radix 4° 04’ Scorpione 214° 04’ –
Hor radix 24° 10’ Cancro 114° 10’ =
differenza 99° 04’
Secondo la tabella dei giorni (tabella 1) vediamo che tra Cancro e Scorpione vi sono 3 segni zodiacali (90°) ed una frazione di 9°04’, quindi sono da aggiungere al tempo medio 8 giorni compiuti ed una frazione di 8 ore che momentaneamente tralasciamo:
tempo medio 191 gg. + 8 gg. = 199 gg. (tempo medio rettificato)
Alla data di nascita sottraiamo 365 giorni, giungendo al 2/2/1993, e i giorni dal 2/2/93 all’1/1/93 = 33 gg.:
(365 gg. e 33 gg.) 398 gg. –
tempo medio rettificato 199 gg. =
differenza 199 gg.
Adesso si prosegue sommando all’1/1/93 la differenza di 199 gg. (31+28+31+30+31+30+18gg.) per giungere al giorno 18/7/1993.
In principio avevamo tralasciato il conteggio di alcune ore il che conferma che questo giorno di concepimento approssimato è in realtà il 19/7/1993 e ne troviamo una conferma dal fatto che il giorno 19/7/93 la Luna transita il grado 24°10’ Cancro.
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Calcolo dell’ora del concepimento
In questo caso l’ascensione obliqua 226°,64 della Luna radix (posta a 4°04’ Scorpione) rappresenta l’ascensione obliqua dell’ascendente del concepimento. Sottraendo 90° avremo l’ascensione retta del Mediocielo della figura del concepimento (226°,64 – 90° = 136°,64). A questo valore sottraiamo il tempo siderale del giorno di concepimento trovato, la differenza dei meridiani e, una volta calcolata l’accelerazione del tempo siderale, otterremo l’ora del concepimento (in T.U.) ai fini della costruzione della figura:
AR.MC 136°,64 : 15 = 09h 08m 16s +
24h 00m 00s =
33h 08m 16s –
(T.S. Greenwich ore 0 del 19/7/93)
19h 47m 12s =
13h 21m 04s –
(long. meridiano per il luogo di nascita)
00h 36m 40s =
12h 44m 24s
(coeff. accelerazione tempo siderale)
x 0,9972696
Ora del concepimento 12h 41m 18s
La figura del concepimento stilata, in località lat. 45°11’N, long. 9°10’E, per il 19/7/1993 alle 12h 41m 18s T.U., ha l’AR.MC di 136,80 e l’AOHOR di 226,80, quest’ultima corrisponde ad un grado zodiacale di 5°20’ Scorpione:
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Lo scarto che si realizza, in questo come negli altri casi, rispetto al grado zodiacale della Luna radix (4°04’ Scorpione) dipende dal fatto che alcuni segni sorgono curvi ed altri sorgono retti (il grado sarà più prossimo nei pressi dell’equinozio autunnale e sempre più lontano nei pressi dell’equinozio primaverile).
Infine, per quest’ora di concepimento, la Luna è a 27°33 Cancro (lat. -3.71) e lo scarto rispetto a gradi 24°10’ Cancro dell’Ascendente di nascita è giustificato dal variare della latitudine della Luna rispetto al circolo dell’eclittica.
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Conclusioni
La formazione della figura del concepimento può esserci laddove si abbia certezza dell’ora di nascita e quando il parto sia avvenuto in modo naturale. La principale utilità riguarda l’esame delle condizioni generali di salute del bimbo che nasce, quando vi sia qualche timore per le sue condizioni di vita. Quindi, l’indagine nei casi dove vi sono malattie gravi fin dai primi anni di vita, per la quale risulta fondamentale esaminare le configurazioni presenti nella figura del concepimento rispetto alle figure che eventualmente si ritrovano al momento del parto, nel tema di nascita. Può risultare così più chiara la valutazione della gravità delle condizioni esaminate.
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Bibliografia
Vettii Valentis Anthologiarum libri novem ed. D. Pingree, Leipzig 1986
Vettius Valens d’Antioche. Anthologies, livre I (a cura di J. Fr. Bara), Leiden 1989
J. Vernet, Un tractat d’obstetricia astrologica, Boletin de la Real Accademia de Buenas Letras de Barcelona, n. 2, 1949, pagg. 69-96
C. Tolemeo, Opera vol. III/2: De iudicandi facultate et animi principatu; Pseudo-Ptolemaei Fructus sive Centiloquium, ed. AE Boer, Leipzg 1961
G. Bezza, Arcana Mundi, Antologia del pensiero astrologico antico, Milano 1995
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Note
[1] Hipp. de victu I, 6-10.
[2] Sulla questione si veda A. Delatte, Les harmonies dans l’embryologie hippocratique Mèlanges P. Thomas, Bruges 1930, pagg. 160-171. Secondo F. Cumont (L’opuscole de Jean Pèdiasimos, Revue Belge de Philologie et d’Histoire, 1923, pagg. 5-21 le speculazioni che fanno della gestazione una melodia e dell’aborto una falsa nota rimonterebbero a Posidonio e alla sua interpretazione del mito di Timeo sulla creazione dell’anima.
[3] Dal Manuale di armonia, in: Die Harmonielehre des Klaudios Ptolemaios, a cura di I. Durino, “Goteborg Hogskolas Aesskrrft”, n. 36 del 1930.
[4] Per disgiunzione si intende l’assenza di figura o rapporto tra due pianeti o Case (dette anche luoghi).
[5] Il calcolo esposto nel Centiloquio pseudo tolemaico, accanto all’opinione “volgare”, ne presenta un’interpretazione più elaborata che viene fatta risalire ad un manoscritto bizantino del sec. XIV, probabile copia di un originale greco non più tardo del VI sec. d.C.