“Dei Fratelli” secondo i classici, di Mario Costantino

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Introduzione

In questa esposizione parleremo degli elementi astrologici che consentono di fornire un giudizio sull’argomento dei fratelli a cui farà seguito il breve esame di alcune figure di nascita. L’indagine “sui fratelli” è un argomento tra i più difficili da affrontare con cui l’investigatore antico cercava di determinare la presenza o meno di fratelli, la loro quantità, se fossero maschi o femmine, la concordia o la discordia tra di essi, il realizzarsi o meno di una comunanza di vita, il loro buon destino e così via. Nella pratica dell’astrologo classico si procede, così come avviene per ogni altro argomento, con l’esame dei “luoghi significatori” [1] e dei loro“signori”. In questa indagine risultano utili e preziosi anche una serie di aforismi che ritroviamo in vari autori del passato (astrologi greci, arabi, latini, medievali e rinascimentali) e, secondo quanto espresso da Tolomeo [2], si dovrà stilare “la figura materna” (a cui si è fatto riferimento in precedenti articoli) al fine di raccogliere le informazioni più importanti e porre un giudizio (pur se non sempre conclusivo) sulla questione.

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I fratelli

Per introdurre l’argomento partiamo dalle considerazioni tolemaiche che appaiono come un discorso ben congegnato e da tenere assolutamente in conto. Riportiamo, pertanto, il passo iniziale del sesto capitolo del libro terzo del Quadripartito in cui Tolomeo affronta la questione de “I fratelli’:

“Quanto precede può, in termini generali, far luce su quanto attiene ai genitori. Ora, riguardo ai fratelli, chi volesse parimenti indagare la questione in modo sommario e non desiderasse, oltre i limiti di ciò che è possibile, ricercarne l’esatto numero o altre cose particolari [3] .. ,”

L’anonimo commentatore (Anonimo W 101 e Haly 60va ) [4], su questa espressione di Tolomeo … oltre i limiti di ciò che è possibile …” avverte che deve intendersi nel senso che non è possibile conoscere con certezza il numero esatto dei fratelli, ma solo dire se il tema è fecondo oppure no e la misura di questo.

“ … riguardo ai fratelli … dovrà assumere, a condizione che la questione non riguardi che i fratelli generati dalla stessa madre, il segno culminante rispetto al luogo materno, ovvero quel segno che di giorno comprende la stella di Venere, di notte la Luna. Giacché quel segno e quello seguente è per la madre il luogo dei figli e conviene pertanto al nativo in quanto luogo dei fratelli.” (Libro III, capitolo sesto, traduzione di G. Bezza) [5]

Su quest’ultimo punto diciamo che, secondo Tolomeo, l’astro che signoreggia il luogo dei Fratelli è il Mediocielo rispetto a Venere o alla Luna (a seconda che si tratti di nascita diurna o notturna)”. L’argomentazione tolemaica è che l’astro che ci parla dei fratelli è l’astro che signoreggia il luogo che culmina rispetto alla “figura materna”.  Proseguendo il testo di Tolomeo leggiamo che:

“Se le stelle benefiche si configurano a quel luogo noi prediremo l’abbondanza dei fratelli e forniremo il nostro giudizio in virtù del loro numero e del loro trovarsi in segni di forma semplice o bicorporea [6]. Se le stelle malefiche sono elevate sopra quel luogo o sono loro contrarie mediante il diametro significano la scarsità dei fratelli, soprattutto se cingono il Sole. E se la contrarietà si produce negli angoli, in particolare nell’angolo che sorge, nel caso dell’astro di Saturno nascono i primogeniti o i primi ad esser nutriti, nel caso dell’astro di Marte pochi saranno i fratelli per la morte di alcuni di loro.

Se gli astri elargitori si trovano ben situati rispetto al cielo, giudicheremo che i fratelli, da loro significati, sono leggiadri e distinti; in contraria condizione, umili ed oscuri. E se i malefici sovrastano gli elargitori o ad essi succedono, avranno vita breve”.

La buona configurazione degli elargitori è la seguente:

–          nelle proprie dignità;

–          orientali al Sole;

–           angolari o succedenti;

–          configurati ad astri non a loro contrari.

Il commentatore arabo (Ali Ibn Ridwan) [7] osserva che la vita dei fratelli è secondo la forza dei benefici. Riprendendo il testo di Tolomeo leggiamo che:

Gli astri mascolinizzati per la loro condizione celeste danno fratelli; i femminilizzati, sorelle; inoltre, gli astri che sono maggiormente orientali in ragione dei quadranti significano i primi fratelli, i più occidentali, gli ultimi.

In seguito, se gli elargitori sono concordemente configurati all’astro che signoreggia il luogo dei fratelli concedono fratelli che hanno tra loro amicizia e benevolenza; inoltre, ben configurati con la sorte di fortuna, i fratelli avranno anche comunanza di vita. Ma se si trovano in luoghi incongiunti o in posizione avversa saranno ostili, invidi e in generale si insidieranno mutuamente. Infine, chi volesse ulteriormente approfondire ciò che è proprio a ciascun fratello potrebbe anche in questo argomento trarre le proprie osservazioni ponendo l’elargitore in quanto oroscopo e ragionare quindi del resto come si suole in una genitura.” (Libro III, capitolo sesto, traduzione di G. Bezza)

Retorio [8] scrive il seguente passo sull’amicizia dei fratelli:

“Se il signore della sorte dell’amicizia osserva la sorte dei fratelli, dì che i fratelli sono amici. Se Giove e Venere e Mercurio sono ben posti nei luoghi e per le loro fasi, daranno sorelle in segni femminili, maschi in quelli maschili e saranno di lunga vita. Ma se si trovano in cattivi luoghi, li daranno, ma o di breve vita o afflitti da malattie o nemici verso il nativo, soprattutto se si trovano in cattive fasi (CCAG: combusti).”

“Riguardo all’amicizia osserva il signore della Sorte dei Fratelli: il signore trigono alla sorte,  amore mutuo; quadrato alla sorte,  amore mediocre; opposto alla sorte,  inimicizia o separazione; incongiunto alla sorte, mutua estraneazione”.

“Vi sono vantaggi reciproci tra i fratelli quando la Sorte di Fortuna è con la Sorte dei Fratelli [9]”.

Proseguendo il testo di Retorio:

“Se Saturno e Marte e la Luna sono in luoghi alieni, uccidono i fratelli. Se uno di questi astri è in luogo proprio, non da malattie ai fratelli, ma li abbatte nell’animo o ancora saranno nocivi gli uni agli altri, giacché le offerte di chi ha virtù nociva sono nocive.

Se il signore del terzo luogo sorge o è angolare, i fratelli sono nobili; se ha luce ed è ben posto, testimoniato dai benefici, dà fratelli; se un malefico l’osserva, o li uccide o li separa (li allontana in terra straniera). Quando la Luna si applica a Saturno o a Marte, uccide la sorella maggiore. Venere osservata da Saturno o Marte uccide le sorelle minori [10]. (CCAG II, 190)”

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Del terzo luogo dall’oroscopo

“Se il terzo luogo dall’oroscopo è segno bicorporeo o se il suo signore è in segno bicorporeo o di due nature, dà fratelli misti, ovvero da diversi genitori. Guarda se il terzo luogo dall’oroscopo è segno infecondo: sono infecondi i Gemelli, il Leone, la Vergine, il Capricorno, il Sagittario.”

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Dei fratelli maggiori e minori

“Conoscerai l’età dei fratelli nel modo seguente: Saturno significa i maggiori, il Sole, Marte e Giove i mediani, Mercurio i minori, la Luna le sorelle maggiori, Venere le minori. Se il primo e il secondo trigonocratore [11]di Marte sono mal posti, fanno coloro che hanno pochi fratelli, soprattutto se si ritrovano in cattive fasi. Se il primo trigonocratore è in buon luogo, il secondo in cattivo, significa la perdita (o anche separazione) dei fratelli.”

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Si prosegue riportando alcuni concetti dell’astrologia araba, tra i tanti riferimenti presenti nella letteratura astrologica, che riguardano il tema di nascita.

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Del numero di coloro che nascono prima

“Se il signore trigonico dell’oroscopo sorge all’oroscopo, dì chi nasce è primogenito, se culmina è il quarto o il primo, se tramonta, il primo o il settimo. Osserva se un malefico è angolare con il signore trigonico o l’osserva con quadrato o diametro, poiché da la morte dei fratelli; se invece è cadente o da la morte o li separa in terra straniera. Se il signore trigonico dell’oroscopo si trova nell’emisfero sopra l’orizzonte, numera da esso all’oroscopo e dì che i fratelli sono tanti quanto i segni – intermedi – e i segni bicorporei li conterai doppi. Ma se si trova nell’emisfero sotto terra, numera dall’oroscopo fino al signore trigonico. Se i benefici osservano, i fratelli vivono, se osservano i malefici, portano la loro perdita. Se dal culmine all’oroscopo non vi è alcun astro, non vi sarà un fratello maggiore e se tuttavia ciò avviene in chi ha fratelli maggiori, questi moriranno prima di lui. D’altro canto, un malevolo in questo quadrante significa la morte del fratello maggiore. Se tra l’oroscopo e il culmine inferiore non vi è alcun astro, non vi sono fratelli minori; la loro presenza significa piuttosto la morte dei minori, come pure la presenza di Saturno e di Marte. Se tra l’oroscopo e il culmine inferiore trovi il signore trigonico, unito od osservato da un benefico, vi saranno fratelli minori. Nel caso del malefico, o non li dà o li uccide”. (Pingree, Dor. 333-334; Parisinus gr. 2425 fo. 136)

“Se il signore della sorte dei Fratelli è all’oroscopo, dì che il nativo è figlio unico, se è in segno bicorporeo, dì che ha fratelli da altro padre o altra madre. Se la sorte e il suo signore sono i segni maschili: da altro padre, in segni femminili, da altra madre. I malefici, quando osservano il terzo luogo mostrano la morte dei fratelli, soprattutto per presenza o per opposizione”. (Liber Hermetis, cap. 30)

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Sahl ibn Bishr [12]

“Se il signore del terzo luogo sorge o tramonta: assenza di fratelli; ma al culmine: ha fratelli maggiori, al culmine sotterraneo, ha fratelli minori”.

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Doroteo [13]

“Considera i signori del triangolo [14] di Marte e prendi il più orientale e il più forte e se entrambi fossero pari in forza, conta dal primo”.

Si tratta del computo del numero dei fratelli che qui vediamo esposto in modo compiuto:

a)      sopra l’orizzonte: conta i Segni dal trigonocratore all’oroscopo;

b)      sotto l’orizzonte: conta i Segni dall’oroscopo al trigonocratore.

“Se la Luna si separa da Saturno, nella notte: non avrà fratelli maggiori o morranno, poiché è condizione di primogenitura – le separazioni della Luna sono effettivamente indicative in particolare per i fratelli della medesima madre -. Se si separa da Venere: una sorella maggiore che ama le cose di Venere e che ha fortuna in vecchiaia. Se si separa da Mercurio: chi nasce è il minore, di intelletto saldo”.

Al-Tabari, il traduttore di Doroteo, osserva che “la separazione della Luna dai pianeti significa i fratelli che sono nati prima, l’applicazione quelli che nasceranno dopo”. (fo. 9r)

“Se il Sole sorge, è sfavorevole ai fratelli ed in particolare, se si oppone o è quadrato a Saturno o a Marte significa la perdita dei maggiori e comunque sempre li debilita”. (da Retorio)

“Marte in XII o IV o VII e il signore dell’oroscopo o signore della Luna con Marte o Marte che osserva Mercurio: inimicizia tra alcuni fratelli, soprattutto se Marte signoreggia oroscopo o Luna”.

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Riepilogo

Alla luce di quanto esposto da Tolomeo egli si propone di rispondere a cinque questioni:

1) se vi sono fratelli e se molti o pochi;

2) se sono maschi o femmine;

3) se sono felici o infelici;

4) se sono minori o maggiori del nativo;

5) se vi è concordia o discordia fra loro e il nativo.

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Egli circoscrive l’argomentazione ai figli nati dalla stessa madre e precisa che i luoghi da osservare sono tre:

a)    il medio cielo della madre;

b)   il luogo che sorge dopo di esso;

c)    il luogo del significatore materno.

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Saturno indica i fratelli maggiori, il Sole, Marte e Giove i mediani, Mercurio i minori, la Luna le sorelle maggiori, Venere le minori. Mentre Tolomeo parla dei pianeti maschili e femminili, Placido Titi [15] dichiara che il maschile ed il femminile si vede soprattutto dalla “natura dei luoghi” più che dalla “natura propria delle stelle”. Da quanto si legge di questi autori sull’argomento, osserviamo che Tolomeo dichiara che il luogo dei fratelli è il culmine ed il luogo succedente, mentre Ali Ibn Ridwan e Placido Titi considerano il significatore materno ed il culmine.

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Placido propone uno schema per il giudizio, prendendo in considerazione specificatamente:

–          i due benefici, Venere e Giove;

–          i due malefici, Saturno e Marte;

–          i segni bicorporei e i segni fecondi (trigono acqueo).

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Possiamo pertanto distinguere differenti condizioni degli elementi posti da Placido.

I benefici familiari ai luoghi dei fratelli in segni bicorporei o fecondi:

a)      con la configurazione dei malefici;

b)      senza la configurazione dei malefici.

I benefici familiari ai luoghi dei fratelli in segni non bicorporei e non fecondi:

a)      con la configurazione dei malefici;

b)      senza la configurazione dei malefici.

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Il Cancro, lo Scorpione e i Pesci sono fecondi. L’Ariete, il Toro, la Bilancia e il Sagittario, sono mediocri. Il Leone, la Vergine, il Capricorno, l’Acquario e i Gemelli sono sterili.

Degli astri la Luna è feconda, Venere e Giove sono fecondi e lo è Mercurio se commisto ai benefici.

Per quanto riguarda la figura materna possiamo dire che è una metodica puramente tolemaica, in quanto non sembra che venga presa in considerazione da altri autori. Abbiamo detto che la figura materna si realizza ponendo al sorgere o Venere o la Luna (per nascita diurna o notturna). In questa figura, così eretta, Venere o la Luna sono all’oroscopo e irraggiano con quadrato il culmine e con esagono l’undicesimo luogo. Questa è in se stessa una testimonianza di prolificità perché partiamo dalla considerazione che la madre, per essenza, è feconda. Se vogliamo, invece, valutarne la prolificità, dobbiamo esaminare le seguenti condizioni [16]:

1)      che il significatore, Venere o Luna, abbia un qualche diritto sul decimo o sull’undicesimo luogo;

2)      che in quei luoghi non vi siano malefici;

3)      che in quei luoghi non vi siano segni sterili;

4)      che gli elargitori dominino i luoghi e vi si configurino.

Quest’ultima considerazione è una delle cose più importanti. E’ evidente che, di per sé, la figura materna ha un astro prolifico all’oroscopo. Diversamente dalla figura paterna i cui significatori, Sole e Saturno, sono posti all’oroscopo e non sono significatori prolifici. Al medesimo modo, vi possono essere dei dubbi sulla possibilità di comprendere dalla figura paterna i figli nati dallo stesso padre. Questo perché si può parlare dei figli dalle figure delle donne e non dalle figure degli uomini o, comunque, con più facilità dalle figure femminili. Nella “figura materna” si parte sempre da questa condizione e il sorgere di Venere o della Luna è la primissima testimonianza per la nascita del figlio, in quanto, di per sé, è un astro benefico che si configura e dà figli, poi vi è tutto il resto del giudizio.

In generale, il giudizio più importante deve essere tratto dall’astro posto nel terzo luogo della natività e dal suo signore. Già risulta meno efficace, non essendovi astri nel terzo luogo, riferirsi solo al giudizio tratto dal signore del Segno della terza Casa. In alternativa, in questo caso, da più fiducia l’esame del“significatore naturale dei fratelli”, che è Marte, avvalendosi dei giudizi concernenti il trigonocratore di Marte [17].

In definitiva in questo argomento occorre esaminare gli astri presenti in terza Casa od opposti alla terza Casa, i loro signori e i trigonocratori. Inoltre, come costantemente riportato nella letteratura dei vari autori arabi, latini e di epoca successiva, per l’argomento dei fratelli, risulta sempre indispensabile tener conto di Marte, “significatore naturale dei fratelli”, deitrigonocratori di Marte, delle applicazioni e delle separazioni della Luna, nonché della Sorte dei Fratelli.

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Esame dei fratelli – Primo esempio

Cominciamo l’indagine con la figura di John Fitzgerald Kennedy [18], membro di una importante famiglia statunitense di origine irlandese le cui vicende politiche partono dalla località di New Ross nella contea di Wexford. John Fitzgerald Kennedy è il secondo di nove, tra fratelli e sorelle, nati da Joseph P. Kennedy Senior e Rose Fitzgerald. Per l’esame che segue forniamo la figura di nascita di J.F. Kennedy redatta per il 29 maggio 1917 alle ore 15,01 di fuso (ore 20,01 di T.U.):

 latitudinideclinazioniDH [19]visibilità [20]
     
Sole+21.632.69
Luna-4,76+00.673.34
Saturno+0.37+21.110.18-24,71 (v.)
Giove-0.83+17.743.65-7,05 (n.v.)
Marte-0.27+17.063.94-9,49 (n.v.)
Venere+0.33+23.122.14-7,28 (v.)
Mercurio-3.63+14.403.87-6,04 (n.v.)
Tyche0.03
Daimon0.03

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Non ci sono pianeti in terza Casa. Signori del luogo dei fratelli sono Giove e Saturno. Giove, pianeta elargitore, è unito a Mercurio e a Marte (significatore naturale dei fratelli) ed è in trigono alla Luna e a Tyche. Saturno è al culmine, è in segno fecondo,  è in esagono a Giove, a Mercurio e a Marte (nel mondo), è unito a Daimon ed è opposto a Tyche.

La Sorte dei Fratelli è in Vergine, il suo signore è Mercurio. Mercurio è unito a Giove (signore del terzo luogo e pianeta elargitore) e a Marte (significatore naturale dei fratelli), in trigono alla Luna e a Tyche, in esagono a Saturno, in equidistanza alla Sorte dei Fratelli e alla Sorte della Vittoria.

Marte è in Toro (segno di Venere, non infecondo, che concede fratelli). Trigonocratori di Marte sono la Luna e Venere. Marte, Mercurio e Giove sono in trigono alla Luna e alla Sorte di Fortuna (posta in quarta Casa). Dei pianeti elargitori osserviamo che la Luna e Venere sono in quadrato tra loro e nei domini di Mercurio (il signore della Sorte dei Fratelli), che la Luna, Tyche, Giove, Mercurio e Marte sono in trigono.

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Della presenza dei fratelli, del loro rapporto e comunanza di vita

Il primo signore della triplicità dell’Ascendente è Saturno. Trovandosi Saturno angolare, in presenza di più pianeti nel quadrante tra il medio cielo e l’Ascendente, ipotizziamo la presenza di più fratelli e di fratelli maggiori. Si può anche temere la morte di fratelli maggiori e minori (per la figura di Saturno al meridiano, con Tyche e Daimon, per l’aspetto tra Saturno e l’unione di Marte e Mercurio). Possiamo dire che i fratelli sono di sesso diverso (per la Luna che si applica al trigono di Marte, Mercurio e Giove e all’esagono di Saturno, quadranti e pianeti femminili e maschili). Riguardo ai fratelli medi e minori possiamo congetturare amicizia ma anche una comunanza di vita e di attività (per l’unione Giove, Mercurio e Marte e la figura rispetto alla Luna, a Tyche e alla Sorte dei Fratelli). Al riguardo, sappiamo del comune percorso politico di John e di Robert e la vicinanza delle rispettive famiglie tanto che, dopo l’assassinio di John, Robert si è, per tanti aspetti, preso cura dei nipoti. Inoltre, del fratello minore Ted, che ha ricoperto vari incarichi politici, finché gli scandali sulla sua vita privata non hanno negativamente influito sul prosieguo della sua carriera e sulla sua possibile candidatura alla presidenza.

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La figura estratta

Gli elementi che danno certezza di una presenza di più fratelli, di sesso differente, sono qui proposti e ribaditi in più forme tanto da consentire l’immediata verifica di alcune informazioni importanti che confortano un giudizio di presenza di più fratelli, di sesso differente (perché i significatori si presentano in Segni maschili e femminili e in quadranti mattutini e vespertini), tra cui vi è una comunanza di vita e di attività. Per la questione dei fratelli, la figura di Saturno al culmine è indicativa della morte di un fratello maggiore. Sappiamo che il primogenito Joseph P. Kennedy muore, a soli 29 anni, durante una missione aerea nei cieli d’Europa nel corso della seconda guerra mondiale. Come sempre avviene per argomenti complessi, le vicende note di una vita già vissuta, ci consentono di “porre i tasselli al loro posto” con cognizione di causa. Nell’esame di un tema di nascita di cui sappiamo poco o nulla la prudenza deve prevalere unitamente alla responsabilità professionale di comunicare cose certe o, comunque, sottoposte alla verifica dell’esperienza.

Di questo tema diurno, già ricco di tante informazioni sulla questione, proponiamo, per completezza dell’indagine, la “figura estratta materna” di concezione tolemaica, redatta per il 29 maggio 1917 alle ore 14,49,41 di fuso (ore 9,49,41 di T.U.) e in cui sorge Venere:

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 latitudinideclinazioniDHvisibilità
     
Sole+21.565.56
Luna-4.56+02.801.31
Saturno+0.37+21.112.03-24,68 (v.)
Giove-0.83+17.714.94-7,05 (n.v.)
Marte-0.28+16.974.70-9,48 (n.v.)
Venere+0.32+23.055.97-7,28 (v.)
Mercurio-3.59+14.455.01-6,03 (n.v.)
Tyche1.75
Daimon1.75

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Venere sorge in Gemelli (segno sterile) ed è unita al Sole. Mercurio, come già visto, è in Toro (segno di mediocre fecondità), unito a Giove e a Marte. Questi tre pianeti si configurano al culmine (dove Mercurio e Giove concedono figli e Marte non toglie la possibilità di avere figli). Inoltre, tra Mercurio e Venere vi è ricezione (e commistione di natura). Infine, Mercurio (signore dell’Ascendente e di Venere) è unito a Giove (signore del decimo e dell’undicesimo luogo materno) e a Marte (significatore naturale dei fratelli). Culminano l’Acquario e i Pesci e tra Giove e Saturno vi è un largo esagono. L’undicesimo luogo è in Pesci e in Ariete. Giove, che domina su decima e undicesima Casa, si configura al culmine e riceve il trigono applicativo della Luna e l’esagono applicativo di Venere (è anche l’indice di una prolificità della madre). La Luna è nel quarto luogo di questa figura, non è afflitta, riceve il quadrato sovreminente di Venere e si oppone alla decima Casa e ai Pesci (segno fecondo). La Luna è unita a Tyche e si configura al luogo dei figli della propria madre, da cui osserviamo i fratelli. Inoltre, la Luna “si applica” al quadrato di Venere, al trigono di Mercurio, di Giove e di Marte (più figli e, quindi, più fratelli).

Anche in questa figura, la testimonianza di Saturno a Venere e all’Ascendente  (il luogo materno) e l’unione di Marte con Mercurio (signore di Venere e dell’Ascendente della figura materna) fanno temere perdite e dispiaceri che riguardano i figli. Infine, Venere e Luna sono i trigonocratori di Marte e, come abbiamo visto, la Luna si applica al quadrato di Venere e al trigono di Marte (presenza di fratelli).

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Esame dei fratelli – Secondo esempio

Proseguiamo l’indagine con la figura di Grace Kelly [21], attrice di straordinaria bellezza, di grande fascino ed eleganza, che ha segnato fortemente le cronache mondane e influenzato anche i canoni femminili degli anni 50′ e 60′. Per l’esame che segue forniamo la figura di nascita di Grace Kelly redatta per il 12 novembre 1929 alle ore 5,20 di fuso (ore 10,20 di T.U.).

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Note biografiche

Nacque a Filadelfia in Pennsylvania nel 1929, figlia terzogenita di 4 fratelli nati da  John Brendan Kelly e da Margaret Majer, sorella di Margaret Katherine (nata nel 1925), di John Brendan Kelly Jr. (nato nel 1927) e di Elizabeth Anne (nata nel 1933). La sua famiglia di origine irlandese era una delle più importanti della città, saldamente cattolica e di recente ricchezza; tutta l’educazione di Grace e dei suoi fratelli si basò sui principi del cattolicesimo, che diventerà il collante dell’unione tra Grace Kelly e il principe Ranieri.

Il padre Brendan Kelly, di origini irlandesi, sportivo professionista, proveniva da una famiglia di muratori e costruì in tempi brevi la propria fortuna come industriale. La madre Margaret Majer, modella famosa di origini tedesche, era anche lei una sportiva. In famiglia i fratelli seguirono l’amore per lo sport dei genitori e, in questo, Grace si distinse per il carattere timido e riservato ed un corpo gracile che nell’infanzia le portò frequenti febbri e raffreddamenti. Nell’adolescenza il suo fisico irrobustito le consenti di partecipare a molte gare sportive raccogliendo varie medaglie e coppe. La sorella minore racconta, al riguardo, che la sorella Grace partecipò a molte gare non per spirito competitivo ma “perché le piaceva la gente che vi partecipava”. Dopo essersi diplomata, contro il volere della famiglia, nel 1947 si trasferì a New York per frequentare l’American Academy of Dramatic Arts. Molto presto, prima come modella per le maggiori riviste femminili di moda, poi come attrice debuttante a Broadway e in ruoli secondari in televisione, entra nell’immaginario sia maschile che femminile. Bella, alta, elegante e sofisticata, corpo esile e flessuoso, esprime dei tratti ed un’immagine di personalità diversi da quelli in voga del periodo. Gli ingredienti necessari ci sono tutti: la straordinaria bellezza, la disinvoltura davanti alla macchina da presa, frutto, nella realtà, di studi ed impegno e di una forte volontà e determinazione nel voler raggiungere il successo.

Suo padre fu un milionario che si è fatto da sé (self-made-man), vincitore di tre medaglie d’oro nella specialità del canottaggio a due olimpiadi; il fratello di Grace seguì questa tradizione. La strada di Filadelfia, Kelly Drive, è intitolata a John Junior, che fu membro del consiglio comunale. Si racconta che a stimolare il lato artistico della giovane Grace fu lo zio paterno George Kelly, commediografo vincitore di un premio Pulitzer. La madre Margaret Majer invece, nacque a Schloss Helmdorf  in Germania e si trasferì con la famiglia a Filadelfia in giovane età. Grande atleta, energica e determinata, la signora Majer fu la prima donna a insegnare educazione fisica nella University of Pennsylvania, mentre la sua avvenenza teutonica le consentì un discreto successo come cover girl. Secondo tutti i biografi, comunque, il vero eroe della futura principessa rimane il padre John Kelly: bellissimo, carismatico e vincente sarà per sempre il faro di Grace.

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 latitudinideclinazioniDHvisibilità
     
Sole-17.634.77
Luna-4.08-07.022.70
Saturno+0.85-22.592.33-27,60 (v.)
Giove-0.81+21.703.18
Marte-0.21-19.384.35-3,67 (n.v.)
Venere+1.53-09.645.61-20,52 (v.)
Mercurio+1.02-14.075.42-9,10 (n.v.)
Tyche1.47
Daimon1.47

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Non ci sono pianeti in terza Casa. Signore del luogo dei fratelli è Saturno. Saturno (in segno di mediocre fertilità) ha un preciso esagono con Venere e con l’Ascendente. Saturno è opposto a Giove (il suo signore) e la Luna (in ricezione con Giove) vi si applica per quadrato. Venere sorge in proprie dignità e riceve l’applicazione della Luna posta in segno fecondo (e in quinta Casa). Mercurio sorge in un segno fecondo, è in trigono a Tyche (posta nel segno fecondo del Cancro) e riceve l’applicazione della Luna.

Marte è in Scorpione (segno fecondo), nelle proprie dignità, in Casa angolare e unito al Sole. Trigonocratori di Marte sono Marte e Venere. Marte e Venere non si osservano (non vi è particolare amicizia o vi è indifferenza) e sono qui indicativi di fratelli per l’angolarità e l’essere in proprie dignità. Dei pianeti elargitori osserviamo che la Luna, in segno fecondo, si separa dal trigono di Mercurio, dal quadrato di Giove e dal trigono del Sole. Inoltre, la Luna, si applica al trigono di Venere ed al trigono di Marte (i due trigonocratori di Marte) e al quadrato di Saturno (signore del terzo luogo).

La Sorte dei Fratelli è in Ariete, il suo signore è Marte. Marte è nelle proprie dignità ma sotto i raggi del Sole. Marte e Sole sono in trigono alla Sorte di Fortuna e Tyche si configura all’Ascendente e a Mercurio. La Sorte dei Fratelli è con la Sorte di Nemesi [22] e non riceve aspetti dal suo signore. Per quanto detto, per la condizione di Marte e Venere, della Sorte dei Fratelli e del suo signore, oltre a indicare la presenza di fratelli qui possiamo ipotizzare una certa rivalità e competizione nell’infanzia e un prevalere del soggetto, rispetto ai fratelli, in età adulta. Inoltre, se ne può trarre l’indicazione di indifferenza più che di comunanza di vita tra i fratelli.

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Della presenza dei fratelli, del loro rapporto e comunanza di vita

Il primo signore della triplicità dell’Ascendente è Marte. Trovandosi Marte angolare e in proprie dignità, essendovi un pianeta nel quadrante tra il medio cielo e l’Ascendente, più pianeti tra il fondo cielo e l’Ascendente, in Segni maschili e femminili, può farsi l’ipotesi di più fratelli, di sesso diverso. In questa figura Venere è angolare, si configura ed è in ricezione con Saturno. È un aspetto forte in cui Venere è sovreminente, questo può far pensare ad un attaccamento ai fratelli ma anche, nel corso della vita, ad una lontananza tra i fratelli. Infine, diciamo che vi sono fratelli di sesso diverso per la Luna che si applica al trigono di Marte e di Venere (oltre a separarsi da Mercurio, Giove e Sole, indicativo di fratelli maggiori maschi).

Anche in questo tema siamo in presenza di più fratelli, di sesso differente, con diversi elementi che ci consentono di esprimere un giudizio al riguardo. Non sempre le figure ci forniscono così tanti elementi che rendono più agevole l’indagine e l’approfondimento di alcuni dati particolari. Ciò nonostante risulta estremamente proficuo soffermarsi sui tanti aspetti tutti concernenti la questione dei fratelli.

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La figura estratta

Di questo tema notturno proponiamo anche la “figura estratta materna”, redatta per il 12 novembre 1929 alle ore 14,34,44 di fuso (ore 19,34,44 di T.U.) e in cui sorge la Luna:

 latitudinideclinazioniDHvisibilità
     
Sole-17.743.42
Luna-3.77-04.785.84
Saturno+0.84-22.590.17-27,60 (v.)
Giove-0.81+21.701.46
Marte-0.21-19.453.00-3,67 (n.v.)
Venere+1.52-09.824.57-20,52 (v.)
Mercurio+0.97-14.313.92-9,10 (n.v.)
Tyche3.58
Daimon3.58

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La Luna sorge in Pesci, in segno fecondo (è in prima Casa con una DH 5,84). Giove domina sulla Luna e sul medio cielo della figura estratta ed è in esagono (nel mondo) e in quadrato, per Segno, alla Luna (Giove domina e si configura al luogo materno e domina il luogo procreativo materno). Saturno domina sulla decima Casa, è unito al culmine e forma un quadrato sovreminente alla Luna. Dei pianeti elargitori, osserviamo che Venere e Mercurio (nel mondo) sono in esagono al medio cielo e a Saturno e Giove si configura all’undicesimo luogo. Venere e Marte sono i trigonocratori della Luna. Marte è in trigono alla Luna e all’Ascendente, mentre Venere è opposta all’Ascendente (il luogo materno). Il sorgere della Luna in Pesci è un indizio chiaro della fecondità materna. Mercurio, in segno fecondo, e Venere testimoniano il medio cielo (luogo procreativo della madre,); inoltre, Tyche è nel quinto luogo, è in aspetto a Venere, a Giove (pianeti elargitori) e a Mercurio (in segno fecondo), a confermare una condizione forte di base che porterà figli (e fratelli per il soggetto), più di uno, maschi e femmine.

Il culminare in questa figura di Saturno, che testimonia fortemente sia la Luna che Venere, può costituire l’indizio di eventi negativi e di sciagure che possano riguardare i figli (maggiormente le figlie!?). Importanti stelle brillanti riportate dalla tradizione (AlgolAldebaran, Vindemiatrix, Laguna (M8), Alnasl [23]) sono con la Luna (e l’Ascendente), sono unite al medio cielo e a Saturno, a Giove e a Mercurio, ad indicare il destino importante che concerne i figli ma (con Saturno quadrato alla Luna, tra medio cielo e Ascendente), portano anche una indicazione di disgrazia o infortunio che sarà nota a tutti e che avrà una grande risonanza mediatica.

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Conclusioni

L’indagine è complessa e gli elementi da osservare sono tanti. Il lettore attento potrà rendersi conto che, anche in questa specifica indagine, possono emergere, seppur richiedendosi una sufficiente esperienza dell’interprete, una serie di informazioni utili e preziose. Per questo motivo, si preannuncia un seguito, una parte seconda, in cui mostreremo altri temi, di persone comuni, di cui viene approfondita la questione dei fratelli.

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Note

[1] Significatore è ciascun punto del tema di nascita (luminari, pianeti, cuspidi delle case, sorti) che, possedendo un significato particolare per propria natura (benefica o malefica) o per posizione nella figura (salute, matrimonio, figli, fratelli, professione ecc.), ci consente, secondo i principi dell’arte, di poter approfondire le principali e specifiche questioni della vita di una persona.

[2] Claudio Tolomeo, in greco Κλαύδιος  Πτολεμαῖος (CláudiosPtolemâios), in latino Claudius Ptolomaeus (Pelusio, 100 circa – 175 circa), fu un astrologo, astronomo e geografo greco antico di epoca imperiale e cultura ellenistica che visse e lavorò ad Alessandria d’Egitto. Considerato uno dei padri della geografia, fu autore di importanti opere scientifiche, la principale delle quali è il trattato astronomico noto come Almagesto.

[3] Scrive, d’altro canto Retorio: “E’ difficile e pressocché impossibile dichiarare il numero dei fratelli. Si racconta infatti che Ecuba partorì 19 figli e noi stessi vedemmo in Bisanzio una madre che aveva generato 24 figli. D’altro canto, alcuni uomini hanno più mogli e una sola donna molti mariti. E’ pertanto più saggio parlare di molte nozze o di molti figli o di molti fratelli. Allo stesso modo, gli antichi ritenevano che nei limiti del possibile fosse ragionevole dichiarare il numero dei fratelli. Anche noi pertanto ci apprestiamo a dichiarare quanto è nei limiti del possibile”. (CCAG II, pag. 189)

[4] Ali ibn Ridwanbū l-ḤasanʿAlī ibn Riḍwān al-Miṣrī (Giza, 988 circa – 1061 circa) è stato un medico musulmano egiziano, un astrologo e un astronomo. Commentò libri di antica medicina greca, e in particolare opere di Galeno. Il suo Commentario dell’Ars Parva di Galeno fu più tardi tradotta da Gherardo da Cremona. È anche noto per la sua osservazione della supernova SN 1006 nell’anno 1006. Tale descrizione è all’interno del suo Commentario di Claudio Tolomeo, noto come Tetrabiblos. Fu in seguito ampiamente ricordato come Haly, o Haly Abenrudian. Secondo A. C. Crombie contribuì anche alla teoria dell’induzione. Fu impegnato in una celebre polemica scientifica contro un altro medico, Ibn Butlan, ma in realtà il suo carattere lo portò spesso a polemizzare animosamente con altri scienziati, del passato e contemporanei, come Hunayn ibn Ishaq, al-Rāzī, il tunisino Ibn al-Jazzār e Ibn al-Ṭayyib.

[5] Il Camerario, autore dell’edizione del quadripartito su cui si basarono i lavori rinascimentali, inserì un termine “prima del luogo materno”, che ha reso poco comprensibile il testo. Il luogo del culmine non è quello della genitura ma della madre (della figura estratta materna), come tiene a precisare l’anonimo commentatore (Anonimo W., p. 100). Subito insorge un dubbio e concerne il modo di comporre la figura materna, se si debbano lasciare intatte le ampiezze delle ore ineguali, come vuole Placido, se si debba porre il significatore all’orizzonte del luogo natale, come usa Cardano o se, come propone Giuntini, si debba assumere il significatore all’elevazione del suo proprio polo. Ma questo dubbio doveva già trovare soluzione nel capitolo precedente, e qui l’anonimo commentatore non è ambiguo. Si tratta del medesimo discorso posto per la composizione della figura dei genitori, del padre e della madre. Per la figura materna si pone al sorgere all’oroscopo Venere, in nascita diurna, la Luna in nascita notturna. Una volta fatta la figura materna essa si mantiene ai fini dell’osservazione per l’argomento dei fratelli (G. Bezza, dai seminari di Roma del 1998).

[6] Nella fascia temperata, le stagioni mostrano il variare delle condizioni climatiche che ben conosciamo, primavera, estate, autunno ed inverno. L’ingresso della stagione è il Segno Tropico in cui l’emanazione luminosa del Sole, nel corso dell’anno tropico, subisce la massima variazione. Il pieno della stagione è il Segno Solido, con il consolidarsi e stabilirsi delle caratteristiche climatiche proprie della stagione. L’ultima parte della stagione e il Segno Bicorporeo, che comporta un mescolarsi della natura climatica già presente alla natura che caratterizzerà la stagione che segue (di qui la definizione di “natura mobile, mutevole” e “doppia natura”). Segni bicorporei sono i Gemelli, la Vergine, il Sagittario e i Pesci.

[7] Si rimanda al contenuto della nota 4.

[8] Astrologo greco del VI secolo d.C., originario dell’Egitto, Retorio ci appare una figura di grande rilievo nella storia dell’astrologia. Egli unisce tra loro metodi e tradizioni diversi: Antioco, Tolemeo, Teucro, Valente, Doroteo e costituisce l’intermediario privilegiato tra l’astrologia dell’età tardo-imperiale e quella bizantina. Sul suo vasto compendio di astrologia, che consta apparentemente di 118 capitoli, in buona parte pubblicati nelle appendici del Catalogus Codicum Astrologorum Graecorum, cfr. D. Pingree, Antiochus and Retorius, «Classical Philology», 1977, pp. 203-223.

[9] Per questa e per le altre sorti indicate nell’articolo ci riferiamo al sistema di calcolo successivo a quello adottato da Placido Titi e da Adriano Negusanzio. Qualche anno dopo la morte di Placido, nella ristampa della CoelestisPhilosophia del 1675, Francesco Brunacci e Francesco Maria Onorati propongono un metodo di calcolo che mantiene la stessa struttura del calcolo del Placido ma viene svolto interamente sull’equatore operando con l’ascensione obliqua dell’oroscopo e con le ascensioni miste (am) dei luminari, ovvero con le aoch nell’emisfero ascendente e con le doch in quello discendente, in modo da ottenere l’ascensione mista della sorte. Sulle argomentazioni teoriche e le modalità del calcolo, si segnala l’articolo pubblicato all’interno del sito www.cieloeterra.it dell’associazione Cielo e Terra “La sorte oraria, il vero oroscopo lunare”, di Marco Fumagalli, che amplia quanto già indicato nell’altro suo articolo “il calcolo delle sorti secondo Placido Titi” (pubblicato su Linguaggio Astrale n. 103 di giugno 1996).

La Sorte del Genio, Daimon, in ogni genitura può rappresentare l’intelletto, l’animo, il comportamento, i desideri profondi e le istanze interiori che indirizzano le scelte importanti della nostra vita.

La Sorte di Fortuna, Tyche, in ogni genitura può rappresentare il corpo, la vita, le acquisizioni, le sostanze materiali, la convivenza, il matrimonio e quanto viene condiviso nella vita di coppia. In ambito religioso, sono i beni condivisi nella comunità e la comunione con gli altri. Come la Luna, può esprimere qualcosa riguardo la casa, il domicilio, il luogo in cui si vive.

La Sorte di Fratelli si trae dal rapporto tra Saturno e Giove rispetto all’Ascendente, sia in nascita diurna che in nascita notturna.Indica i fratelli e, per la condizione del dominatore della sorte, il carattere e le questioni che riguardano i fratelli.

[10] Queste affermazioni non sono di per sé sufficienti a indicare la breve o lunga vita dei fratelli e l’amicizia o inimicizia tra loro e il nativo. Inoltre, il riferimento alla combustione ha un maggior riferimento alla qualità di vita che non alla maggiore o minor concordia fra di essi.

[11] Signori della triplicità/trigonocratori: nel giorno/nella notte

Triplicità di fuoco Ariete, Leone, Sagittario Sole Giove

Triplicità di terra Toro, Vergine, Capricorno Venere Luna

Triplicità di aria Gemelli, Bilancia, Acquario Saturno Mercurio

Triplicità di acqua Cancro, Scorpione, Pesci Venere Marte

Doroteo di Sidone e gli arabi assumevano tre signori del Trigono o trigonocratori: primo trigonocratore, secondo trigonocratore e partecipante; e suddividevano i tempi della vita, del matrimonio e di tutte le questioni, in tre parti. Nell’esperienza fatta finora, con l’intento di cogliere dati essenziali e certi, è pienamente efficace l’osservazione di due soli trigonocratori.

[12] Sahl ibn al-Bishr Israili, spesso conosciuto come Zahel o Zael (c. 786-845?). È stato un astrologo ebreo, astronomo e matematico da Tabaristan. Era il padre di Ali ibn Sahl il famoso scienziato e medico che si convertì all’Islam.

[13] Doroteo di Sidone (C. 75 CE) ha scritto un poema didascalico sull’astrologia oroscopica conosciuta in greco col nomePentateuco (cinque libri). Il Pentateuco, che era un libro di testo di astrologia greca che è giunto fino a noi principalmente da una traduzione in arabo risalente all’800 d.C. realizzato da Omar Tiberiade (di per sé una traduzione di un Medio persiano riveniente da un originale greco). Il testo, in alcune parti risulta frammentario, non è quindi del tutto affidabile, ed è stato senz’altro corrotto dalle interpretazioni dei traduttori persiani successivi. Tuttavia, rimane una delle nostre migliori fonti per la pratica dell’astrologia ellenistica, ed è stato un lavoro che ha avuto una grande influenza sugli astrologi cristiani, persiani, arabi e medievali. Molto poco si sa circa Doroteo. Molto probabilmente ha vissuto e lavorato in Alessandria d’Egitto, nel primo secolo d.C., che all’epoca oltre ad essere il centro scolastico più importante del mondo ellenistico.

[14] Si rimanda a quanto detto sui “trigonocratori” o “signori del triangolo” in nota 11.

[15] Placido Titi (Perugia, 16031668) è stato un monaco olivetano italiano, professore di matematica, fisica e astronomia presso l’università di Pavia dal 1657 sino alla morte.Nacque a Perugia dalla famiglia nobile dei Titi. Il padre morì presto e Placido venne cresciuto dalla madre Cecilia. Ha studiato dapprima all’università di Padova dove suo zio era professore di teologia. Il ducato di Milano a quel tempo era governato dagli Asburgo di Spagna, amministrato dall’arciduca Leopoldo Guglielmo d’Austria, che aveva forte interesse nella scienza dell’alchimia e dell’astrologia, e Placido gli dedicò le case astrologiche. Infatti Placido Titi rese famoso il sistema delle case, noto come sistema placidiano, che è quello dell’astrologia moderna. Egli non inventò il metodo, lo ha appreso dall’astrologo ebreo Abraham Ibn Ezra come il sistema impiegato da Tolomeo, un’attribuzione che fu accettata da Placido.

[16] Nell’argomento dei figli già il sorgere di un astro che non da figli è una delle condizioni sfavorevoli all’averne. Nascere al sorgere di Saturno, del Sole, ancor più che il sorgere di Marte, è una delle condizioni del non avere figli. Per una conferma dell’indicazione sfavorevole iniziale, occorre osservare che la figura non sia contraddetta da altre figure significative. Nella figura materna il fatto che ci sia un benefico che irraggia il culmine è come una condizione interna alla figura stessa che asseconda il principio che una madre tende ad avere figli.

[17] “Sui trigonocratori di Marte vi è un’ampia e solida letteratura con degli elementi costanti che fanno parte dell’astrologia tardo-greca. Per prima cosa, mentre il trigonocratore di Giove significa i figli, il trigonocratore di Marte significa i fratelli. Si osserva il primo ed anche il secondo trigonocratore e il loro esame è molto utile nei giudizi anche in questo argomento”.(considerazioni di G. Bezza)

[18] Nel presente sito è già stato pubblicato un articolo sul tema di nascita di John Fitzgerald Kennedy: “John Fitzgerald Kennedy, potere, consensi e un tragico destino”.

[19] La distanza oraria si riferisce alla suddivisione del giorno in 24 ore ed è la misura oraria dell’astro osservato nella sua posizione relativa rispetto alla linea meridiana (asse fondocielo/mediocielo) ed alla linea dell’orizzonte (asse ascendente/discendente). I valori in distanza oraria (DH) indicati nella figura di direzione partono da un valore zero in prossimità del meridiano e determinano i quattro quadranti di sei ore l’uno del cerchio completo, nel seguente modo: dal fondocielo all’ascendente e dal fondocielo al discendente da 0 a 6 ore; dal mediocielo all’ascendente e dal mediocielo al discendente da 0 a 6 ore. Questo significa dire che l’astro situato esattamente sulla cuspide della seconda, dell’undicesima, della nona e della quinta Casa ha un valore di distanza oraria pari a 2 ore (DH 2.00); l’astro situato precisamente sulla cuspide della prima, della dodicesima, dell’ottava e della sesta Casa ha un valore di distanza oraria di 4 ore (DH 4.00), e così via.

[20] In questa colonna viene fornito il dato della visibilità degli astri per il giorno della nascita. Con la sigla v. intendiamo “visibile” o fuori dai raggi del Sole; con la sigla n.v. intendiamo “non visibile” o sotto i raggi (invisibilità e combustione). Con la sigla l.e. indichiamo la “levata eliaca” (che può essere mattutina o vespertina), con t.e. il “tramonto eliaco” (mattutino o vespertino).

[21] Nel presente sito sono già stati pubblicati diversi articoli sul tema di nascita di Grace Kelly dove sono state approfondite le principali questioni della sua vita: Grace Kelly, la carriera“; “Grace Kelly, il matrimonio“; “Grace Kelly, i figli“; “Grace Kelly, la vita“.

[22] La  Sorte di Nemesi può rappresentare esperienze in cui bisogna confrontarsi con difficoltà impegnative ed affanni; in dati casi, dice qualcosa riguardo la propria rovina e la morte. La Nemesi può rappresentare esperienze in cui bisogna confrontarsi con difficoltà impegnative che insorgono, con ansie ed affanni. La Nemesi che culmina fa emergere ciò che è nascosto.

[23] Nel tema materno estratto vediamo che la Luna sorge con la stella Algol. Nella tradizione Algol, detta Caput Medusae, è la stella più brillante tra le stelle che costituiscono la testa della Medusa, denominate gorgoneio, della costellazione di Perseo. Il mito greco definisce Medusa e le sue sorelle  quali mostri orribili ed oscuri che impersonificano “le nubi della tempesta che si forma sul mare”. Secondo gli Arabi Beta Perseo è lo spirito maligno, lo spettro, il fantasma pauroso, l’orco”. È la stella dell’animosità, del potere e dell’audacia anche secondo gli astrologi del Rinascimento. Nella tradizione (Andrea Argoli) Aldebaran conferisce un’anima combattiva, il valore e la ferocia. La costellazione del Sagittario è denominata umana, bifronte, dalla natura doppia, armata, terrestre, molle, quadrupede, ferina, alata, di scarso seme, sterile. La stella Alnasl la punta della freccia dell’arco e le si attribuisce una natura nociva (probabilmente perché poco al di sopra vi è la Nebulosa della Laguna, un ammasso aperto debolmente visibile).